LA GUERRA DEI BUONI PASTO – I REPUBBLICANI CONTRO IL PROGRAMMA DI ASSISTENZA ALIMENTARE AI BISOGNOSI: AMERICANI LIBERI, MA DI MORIRE DI FAME…

Krugman: “La guerra allo Snap fa sembrare i repubblicani una categoria di guerrieri ispirati dal male” - Paul Ryan considera il programma di assistenza “l’amaca che culla individui di sana e robusta costituzione in vite compiaciute a carico d’altri” - Ma lo Snap aiuta chi si trova in stato di bisogno ad aiutarsi da solo….

Condividi questo articolo


Paul Krugman per "The New York Times" pubblicato da "La Repubblica" - Traduzione di Anna Bissanti

La parola "libertà" incombe minacciosa nella moderna dialettica dei conservatori. I gruppi di lobbisti si fanno chiamare Freedom Works. La riforma sanitaria è criticata non soltanto perché costa, ma perché è un'aggressione alla libertà, proprio così. Ah, vi ricordate quando sembrava che dovessimo iniziare a chiamare le patatine fritte "le patatine fritte della libertà"?

snap cover slider esnap cover slider e

La definizione di libertà della destra, tuttavia, non è una che Franklin Delano Roosevelt, tanto per dire, potrebbe riconoscere. In particolare, la terza delle sue celebri Quattro libertà - la libertà dal bisogno - pare essere stata completamente stravolta. Sembra quasi che i conservatori, in particolare, credano che libertà è una parola come un'altra per indicare il fatto di non avere da mangiare a sufficienza.

snapsnap

Da qui la guerra dei buoni pasto: i repubblicani della Camera hanno appena votato, decidendo di tagliarli in modo drastico nel momento stesso in cui hanno deciso di aumentare i sussidi all'agricoltura. Da un certo punto di vista è più che evidente la
ragione per la quale è stato preso di mira il programma dei buoni pasto, detto Snap, se vogliamo utilizzare il suo vero nome (Supplemental Nutritional Assistance Program,
programma di assistenza alimentare ai bisognosi).

I conservatori sono profondamente convinti che sotto la presidenza di Barack Obama il governo si sia espanso, ma si trovano alle prese con il fatto bizzarro di un'occupazione nel settore pubblico in forte calo, mentre la spesa sta scendendo rapidamente come percentuale del Pil. Lo Snap, in effetti, è cresciuto veramente molto, e dal 2007 a oggi l'iscrizione al programma è passata da 26 a 48 milioni di americani.

SNAP food stamp cardSNAP food stamp card

I conservatori prendono in esame questo dato e osservano quello che, con loro enorme disappunto, non riescono a riscontrare altrove nei dati: una crescita esplosiva e incontrollata del programma governativo. Il resto di noi, per contro, vede un programma-rete di sicurezza fare esattamente ciò che si suppone debba fare: aiutare più persone in un periodo di grande difficoltà economica.

La recente crescita dello Snap, in effetti, è insolita, ma altrettanto insoliti sono i tempi che stiamo vivendo, nel modo peggiore possibile. La Grande recessione del 2007-2009 è stata la più grave dai tempi della Grande depressione e la ripresa che ne è seguita è stata molto debole. Molti rigorosi studi economici hanno dimostrato che il grosso del cospicuo aumento nell'uso dei buoni pasto va ricondotto proprio alla recessione economica.

SNAP indexSNAP index

E mentre le notizie di economia in genere sono state negative, una notizia buona almeno c'è ed è che i buoni pasto se non altro hanno alleviato le difficoltà, mantenendo milioni di americani alla larga dalla povertà. Né questo è l'unico vantaggio di tale programma: è ormai più che evidente che i tagli alla spesa in un'economia depressa acutizzano la crisi, e nonostante tutto la spesa pubblica è diminuita. Lo Snap, invece, è un programma in piena espansione, e in quanto tale ha indirettamente contribuito a salvare centinaia di migliaia di posti di lavoro.

Ma come, dicono i soliti sospetti, la recessione è finita nel 2009: perché la ripresa non ha fatto ridurre drasticamente le iscrizioni allo Snap? La risposta è che se la recessione ufficialmente è finita nel 2009, da allora abbiamo avuto una ripresa di, da e per un numero esiguo di persone all'apice della piramide della distribuzione del reddito, e nessuno spicciolo è rotolato giù verso i meno fortunati.

imagesimages

Al netto dell'inflazione, il reddito dell'1 per cento al top è aumentato tra il 2009 e il 2012 del 31 per cento, mentre il reddito reale del 40 per cento della popolazione meno abbiente, di fatto, è sceso del sei per cento. Perché mai dunque l'uso dei buoni pasto avrebbe dovuto diminuire? E ancora: lo Snap, in generale, è una buona idea?

O è forse, per dirla con Paul Ryan, presidente della Commissione bilancio della Camera, un esempio di come trasformare una rete di sicurezza "in un'amaca che culla individui di sana e robusta costituzione in vite compiaciute a carico d'altri"? Una risposta è: alcune amache. L'anno scorso il benefit dei buoni pasto ammontava a 4,45 dollari al giorno. Per ciò che concerne poi le "persone di sana e robusta costituzione", i due terzi di coloro che beneficiano del programma Snap è formato da bambini, anziani e disabili. La maggior parte del terzo rimanente è composta da adulti con figli.

paul-krugmanpaul-krugman

Oltre a ciò, in ogni caso, si potrebbe pensare che garantire nutrimento adeguato ai bambini - come fa in gran parte il programma Snap - di fatto riduce le probabilità che quei bambini diventino poveri e bisognosi dell'assistenza pubblica quando cresceranno, e non il contrario. Ed è questo che i fatti dimostrano.

DISOCCUPAZIONEDISOCCUPAZIONE

Le economiste Hilary Hoynes e Diane Whitmore Schanzenbach hanno studiato l'impatto del programma dei buoni pasto negli anni Sessanta e Settanta, nel periodo in cui si estese a tutto il paese. Le due economiste hanno scoperto che i bambini che hanno ricevuto aiuto in tenera età in media sono diventati adulti più sani e più produttivi di coloro che non ricevevano i buoni pasto e per di più - lo si è scoperto dati alla mano - diventati adulti avevano minori probabilità di rivolgersi alle reti di sicurezza per aiuto.

DISOCCUPATIDISOCCUPATI

In sintesi, lo Snap è politica pubblica nella sua migliore accezione. Non soltanto aiuta coloro che si trovano in stato di bisogno, ma li aiuta ad aiutarsi da soli. E durante la crisi questo programma ha reso un onorato servizio, alleviando le sofferenze, proteggendo i posti di lavoro in un'epoca in cui troppi policymaker paiono determinati a fare il contrario. La dice lunga dunque il fatto che i conservatori abbiano preso di mira con un furore
speciale proprio questo, tra tutti i programmi esistenti.

Adesso perfino alcuni sapientoni conservatori temono che la guerra per i buoni pasto, soprattutto se abbinata al voto per l'aumento dei sussidi all'agricoltura, arrechi danno al Gop, perché fa sembrare i repubblicani una categoria di guerrieri ispirati dal male. In realtà è così. È lo è perché lo sono davvero.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...