giusi bartolozzi giuseppina rubinetti carlo nordio

LA GUERRA DELLE DUE GIUSI – AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA È IN ATTO UNA GUERRA INTESTINA IN “ROSA”, TRA LA VICECAPO DI GABINETTO, GIUSI BARTOLOZZI, SOPRANNOMINATA “LA ZARINA DI VIA ARENULA” E LA CAPA DELLA SEGRETERIA DEL MINISTRO, GIUSEPPINA “GIPPY” RUBINETTI. LA PRIMA, HA UN OCCHIO DI RIGUARDO PER GLI INTERESSI DELLE TOGHE FUORI RUOLO, COME LEI. LA SECONDA È PIÙ VICINA ALLE POSIZIONI DELL’AVVOCATURA. RISULTATO? LA BATTAGLIA STA FACENDO FINIRE SU UN BINARIO MORTO LE RIFORME “GARANTISTE” E “LIBERALI DI NORDIO

giusi bartolozzi 5

Estratto dell’articolo di Ermes Antonucci per “il Foglio”

 

Una guerra intestina […] rende da mesi invivibile la vita all'interno del ministero della Giustizia. Una guerra “rosa”, nel senso che vede contrapposte due donne di peso nel mondo della giustizia. Due persone di grande fiducia del Guardasigilli Carlo Nordio, che le ha volute con sé a Via Arenula, non sapendo che questo binomio avrebbe ben presto scatenato un conflitto impossibile da gestire, che sta facendo finire su un binario morto le tanto annunciate riforme garantiste e liberali .

 

E' la guerra delle due Giusi: Giusi Bartolozzi, vicecapo di gabinetto, e Giuseppina, detta Gippy, Rubinetti, a capo della segreteria del ministro. La prima [...] è una delle tante toghe collocate fuori ruolo al ministero. La seconda, invece, è una delle poche avvocate al servizio del Guardasigilli.

 

CARLO NORDIO ALBERTO RIZZO GIUSI BARTOLOZZI

Bartolozzi è stato giudice a Gela, a Palermo e poi alla Corte d'appello di Roma. Dopo è entrata in politica, venendo eletta alla Camera nel 2018 con Forza Italia. Nel luglio 2021 passò al gruppo Misto dopo essere stata rimossa dalla commissione Giustizia per aver annunciato il voto contrario a un emendamento proposto da FI, considerato norma ad personam dalle opposizioni. Il ritorno di Bartolozzi nei ranghi della magistratura è durato poco. Appena diventato ministro, infatti, Nordio ha deciso di nominare il presidente del tribunale di Vicenza, Alberto Rizzo, come suo capo di gabinetto e Bartolozzi sua vice.

giuseppina rubinetti 4

 

Rubinetti svolge invece le funzioni di avvocato nello studio dell'ex vicepresidente del Csm, Michele Vietti, e fa parte del consiglio di amministrazione della fondazione Einaudi.

Sia Bartolozzi sia Rubinetti hanno un forte ascendente sul ministro Nordio, anche se è soprattutto la prima a essersi fatta strada in Via Arenula.

 

“Al ministero non si prendono più decisioni in maniera collegiale, tutto è accentrato nelle sue mani, è lei che comanda”, ci hanno riferito lo scorso giugno alcune fonti del ministero parlando di Bartolozzi, ormai ribattezzata con simpatia la “zarina di Via Arenula” : “[...] Fa il vice, il capo di gabinetto, il sottosegretario e anche il viceministro. […]Fa tutto lei”.

 

Con un occhio agli interessi delle toghe fuori ruolo, come lei. Portava la firma di Bartolozzi, ad esempio, l'emendamento al decreto sulla Pubblica amministrazione elaborato per aumentare di dieci unità il numero di magistrati da destinare al ministero della Giustizia.

 

CARLO NORDIO

[...] Rubinetti, dal canto suo, rilasciato sia più sensibile – logicamente – alle posizioni dell'avvocatura. Tuttavia, è piuttosto diffusa tra alcuni componenti del governo la sensazione che anche lei a volte difende gli interessi delle toghe. Col risultato, paradossale, che sia Bartolozzi sia Rubinetti vengono di volta in volta individuate come le protettrici scomode dei privilegi della magistratura.

 

In generale, quella tra gli interessi togati e dell'avvocatura appare come una sfida impari, come confermano le ultime novità provenienti dal ministero. Per elaborare i decreti attuativi della riforma Cartabia dell'ordinamento giudiziario e del Csm, Nordio ha nominato una commissione composta da 26 membri, di cui diciotto magistrati (inclusa Bartolozzi).

 

CODICE NORDIO - POSTER BY MACONDO

[...] la bozza di decreto legislativo formulata dalla commissione prevede un vasto annacquamento delle novità garantiste introdotte dalla riforma Cartabia [...] Se ciò è avvenuto attorno a una legge delegata approvata dal passato Parlamento, anche piuttosto marginale, si pensa a cosa possa accadere nei corridoi del ministero quando alla Camera dovrebbe cominciare l'esame delle proposte di riforma costituzionale della giustizia. Altro che guerra rosa, un conflitto nucleare. Oppenheimer.

CARLO NORDIO

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