I “CACICCHI” ALLA GUERRA – I GOVERNATORI DEL SUD SALGONO SULLE BARRICATE CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA. MENTRE LA SCHLEIN PREPARA IL REFERENDUM, VINCENZO DE LUCA INCARICA L’UFFICIO LEGISLATIVO DI RICORRERE ALLA CORTE COSTITUZIONALE – IL PRESIDENTE DELLA PUGLIA, MICHELE EMILIANO, VALUTA DI FARE LO STESSO: “SIAMO DI FRONTE ALL'INIZIO DI UNA SORTA DI SECESSIONE MITE DI CUI NON TUTTI HANNO PIENA CONSAPEVOLEZZA…”

-

Condividi questo articolo


1. DE LUCA PREPARA IL RICORSO ALLA CONSULTA

Estratto dell’articolo di Dario Del Porto per “la Repubblica”

 

VINCENZO DE LUCA IN PIAZZA CONTRO IL PREMIERATO VINCENZO DE LUCA IN PIAZZA CONTRO IL PREMIERATO

Da una parte il referendum, dall'altra il ricorso alla Consulta. Il presidente della Campania Vincenzo De Luca prepara una "manovra a tenaglia" contro la legge sull'Autonomia differenziata […]

 

[…] Mentre i leader dell'opposizione portano avanti la raccolta di firme per chiedere l'abrogazione della normativa attraverso la consultazione popolare, De Luca ha incaricato l'ufficio legislativo della Regione di preparare l'impugnazione davanti alla Corte Costituzionale.

 

michele emiliano michele emiliano

Già da un mese […] gli esperti avevano iniziato a studiare il quadro giuridico della riforma. Ora è tutto pronto. Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e l'entrata in vigore della legge, da Napoli partirà il ricorso alla Consulta.

 

2. EMILIANO, 'PUGLIA VALUTA RICORSO CONTRO L'AUTONOMIA' 
(ANSA) - "La Regione Puglia con i suoi uffici sta valutando con grande attenzione ogni possibilità, compresa l'impugnazione davanti alla Corte costituzionale in via diretta della legge Calderoli che, come noto, per le Regioni è possibile solo per violazioni della sfera di competenza regionale. In questo momento l'unione fa la forza e quindi condivideremo tutte le iniziative che proporranno le altre regioni e che vanno nella stessa direzione". Lo ha detto all'ANSA il governatore pugliese Michele Emiliano, a proposito del ricorso alla Consulta che sta preparando il governatore campano De Luca e la possibilità che la Puglia possa sostenerlo.

 

2. EMILIANO "INIZIA LA SECESSIONE MITE AVREMO UNO STATO CONFLITTUALE"

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

Presidente Michele Emiliano, governatore della Puglia, lei aveva detto: l'Autonomia differenziata è uno scambio politico. Una contropartita per il presidenzialismo. È ancora convinto sia così?

BANDIERE DELLE REGIONI ALLA CAMERA DOPO L APPROVAZIONE DELL AUTONOMIA DIFFERENZIATA BANDIERE DELLE REGIONI ALLA CAMERA DOPO L APPROVAZIONE DELL AUTONOMIA DIFFERENZIATA

«Sì e oggi lo sono ancora di più viste le tempistiche di approvazione dei due provvedimenti: tra FdI e Lega è in atto un accordo politico scellerato che prevede questo tipo di scambio».

 

Perché ritiene la riforma pericolosa per il Paese?

«Perché mina il principio di unità e indivisibilità della Repubblica[…] e trasforma radicalmente la forma di Stato in un modello competitivo e conflittuale, in cui ogni sorta di dumping diventerà regola.

 

PROTESTA DELLE OPPOSIZIONI CONTRO IL DDL AUTONOMIA PROTESTA DELLE OPPOSIZIONI CONTRO IL DDL AUTONOMIA

Pochi si sono accorti che a valle di questo processo, le Regioni, senza il controllo dello Stato, potranno disporre solamente con una legge regionale «intese tra loro per migliorare l'esercizio delle proprie funzioni, anche con individuazione di organi comuni», come recita l'articolo 117 della Carta.

 

Questo prelude alla costituzione di macroregioni di fatto. Siamo di fronte all'inizio di una sorta di secessione mite di cui non tutti hanno piena consapevolezza. Questa legge pone le basi per la sistematica violazione del principio di uguaglianza tra enti e tra cittadini. Queste violazioni costituzionali impatterrano sulle aree più depresse del nostro Paese».

 

Cosa rischia il Mezzogiorno? […]

vincenzo de luca prova a entrare a palazzo chigi - 2 vincenzo de luca prova a entrare a palazzo chigi - 2

«La riforma definisce solo l'individuazione dei LEP e non anche il finanziamento degli stessi. Ma il vero problema è la devoluzione immediata delle materie che non hanno LEP; si tratta di 9 materie con 181 funzioni che incidono in maniera profonda nell'organizzazione amministrativa.

 

Per queste materie si cristallizza la spesa storica che al sud è di gran lunga inferiore a quella del nord. A questo quadro desolante si aggiunge la norma della legge che prevede la possibilità che le regioni trattengano parte della fiscalità generale oggi di spettanza dello Stato centrale. E il 40% per cento del gettito fiscale nazionale sta solo nelle tre Regioni del nord che chiedono l'autonomia. Venuto meno il principio solidaristico che i più ricchi aiutano i più poveri attraverso la fiscalità nazionale, viene meno l'Unità della Nazione».

 

BOSS IN INCOGNITO - MEME BY EMILIANO CARLI BOSS IN INCOGNITO - MEME BY EMILIANO CARLI

Il suo collega Zaia dice: finalmente il Sud dovrà spendere meglio i fondi pubblici che vengono messi loro a disposizione. È d'accordo?

«Questa storia della responsabilizzazione degli amministratori del Sud è una vera bufala. Ci sono centinaia di amministratori […]  che spendono anche meglio del nord. Il vero tema è che un amministratore del Mezzogiorno deve garantire le stesse prestazioni di un suo collega del Nord avendo trasferimenti inferiori, non si tratta quindi di essere più responsabili, ma di essere doppiamente virtuosi nel dover affrontare le stesse questioni complesse con risorse inferiori». […]

VINCENZO DE LUCA CONTRO GIORGIA MELONI: LAVORA TU, STRONZA VINCENZO DE LUCA CONTRO GIORGIA MELONI: LAVORA TU, STRONZA michele emiliano e antonio decaro michele emiliano e antonio decaro MEME SUL VIDEO DELLE CILIEGIE DI GIORGIA MELONI MEME SUL VIDEO DELLE CILIEGIE DI GIORGIA MELONI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...