“NELLA MORRA CINESE DELLA SINISTRA, CLANDESTINO BATTE DONNA VIOLENTATA" – LA MELONI NON SI SCUSA PER LA PUBBLICAZIONE DEL VIDEO DELLO STUPRO DI PIACENZA E SCATENA UN PUTIFERIO PARLANDO A PERUGIA DI IMMIGRAZIONE E SICUREZZA - LA REAZIONE DELLE ESPONENTI DEM: "MELONI INDECENTE, POTRÀ FARE LA FINTA MODERATA PER LE CANCELLERIE INTERNAZIONALI, MA IL SUO VERO VOLTO È QUELLO DEL COMIZIO DI VOX” – VIDEO

-

Condividi questo articolo


Stefano Baldolini per repubblica.it

 

Giorgia Meloni Giorgia Meloni

Al comizio di Perugia di ieri sera Giorgia Meloni, premier in pectore almeno secondo i sondaggi, ha alzato i toni si è lasciata andare in un passaggio non proprio presidenziale. "In morra cinese sinistra, clandestino batte donna violentata", ha gridato piuttosto infervorata la leader di Fratelli d'Italia. Il riferimento è alle polemiche sollevate dalla sua diffusione del video dello stupro di Piacenza, poi rimosso da tutte le piattaforme social. Video peraltro di cui Meloni ha rivendicato la pubblicazione: "Niente di cui scusarmi, ho condiviso video per esprimere solidarietà". L'attacco è alla sinistra, che la leader non nomina mai direttamente ma evoca usando il "loro".

 

 

meloni mercato meloni mercato

Trattando di immigrazione e di sicurezza, dopo una quarantina di minuti di discorso, la leader si è scaldata. "Invece secondo me quando qualcuno lo fai entrare, gli devi dare una vita dignitosa, da italiano, da cittadino! Chiaro? Però per farlo devi governare i flussi, sennò la situazione ti scappa di mano e accade quello che abbiamo visto accadere, che loro non vedono, perché chiaramente abitando nei quartieri molto altolocati gli immigrati non c'arrivano...".

 

Mentre "nelle periferie delle città metropolitane dove hanno stipato tutti questi problemi, li vedono e creano questi problemi di sicurezza". Un crescendo retorico fino al passaggio incriminato: "Poi a loro non glielo puoi dire, perché ovviamente loro sono solidali con le violenze nei confronti delle donne, purché a operare quella violenza non sia un clandestino, perché nella loro morra cinese, clandestino batte donna violentata e quindi la solidarietà non esiste più.".

 

meloni mercato pesce meloni mercato pesce

 

 

Parole che non sono passate inosservate. A replicare diverse esponenti del Partito democratico. "La scelta delle parole svela molto di chi le pronuncia: potrà fare la finta moderata per le cancellerie internazionali, ma Giorgia Meloni rimane sempre questa. Il suo vero volto è quello del comizio di Vox". ha twittato la senatrice del Pd Simona Malpezzi.

 

 

"Giorgia Meloni ha superato la soglia della decenza del dibattito politico", in una nota Cecilia D'Elia, responsabile Pari Opportunità nella Segreteria Pd. "Parla proprio Meloni che deve ancora chiedere scusa per la pubblicazione del video della violenza subita da una donna a Piacenza. Non ci sono parole per la continua strumentalizzazione della violenza maschile contro le donne, usata solo per agitare il tema dell'immigrazione", ha aggiunto la Portavoce della Conferenza delle Donne democratiche. "Non è solo volgarità verbale: è lo specchio di chi recita moderazione e pratica intolleranza. La violenza contro le donne non ha scuse, attenuanti, ragioni", il tweet di Debora Serracchiani, Capogruppo del Pd.

simona malpezzi enrico letta debora serracchiani simona malpezzi enrico letta debora serracchiani

 

Una reazione forse inaspettata per Giorgia Meloni, che non ebbe altrettanta eco, un anno fa, quando presentando il suo bestseller "Io sono Giorgia", disse esattamente la stessa frase, arricchita da alcune aggiunte: “Nella loro morra cinese l’immigrato batte la donna violentata e donna ammazzata. Poi ci sono i gender, gli omosessuali e gli islamici che battono tutto.”

simona malpezzi simona malpezzi mattarella meloni mattarella meloni

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...