LA MISTERIOSA ASCESA DI PATRIZIA SCURTI, DA SEGRETARIA SEMPLICE A BRACCIO DESTRO DI GIORGIA MELONI - È LA STANZA PIÙ SOLENNE DEL GOVERNO, QUELLA CHE AFFACCIA SU PIAZZA COLONNA, OGGI GUADAGNA 179 MILA EURO, NON HA PROFILI SOCIAL E NON ESISTE NULLA DI LEI - L’UOMO CHE SCOPRE IL SUO TALENTO È DONATO LA MORTE, EX DEPUTATO DI AN, CHE È STATO IL KISSINGER DI ALMIRANTE – DI LEI “DONNA GIORGIA” HA DETTO: “RINGRAZIO DIO, E GIANFRANCO FINI, PER AVER MESSO PATRIZIA AL MIO FIANCO. E’ IL MIO RIFUGIO, LA MIA PROTEZIONE”
Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “il Foglio”
PATRIZIA SCURTI E GIORGIA MELONI
In America il più famoso è stato Henry Kissinger, in Italia la prima è Patrizia Scurti. E’ la “segretaria di stato”, nell’accezione italiana, il tuttofare, il “tranquilla, me la spiccio io”. E’ davvero la segretaria, ma di Giorgia Meloni. A Palazzo Chigi è inquadrata come capo della segreteria particolare. Ha partecipato agli incontri riservati tra la premier Joe Biden e Xi Jinping. Olaf Scholz le ha stretto la mano.
Al G20 di Bali accarezzava la piccola Ginevra. Sua è la stanza più solenne del governo, quella che affaccia su Piazza Colonna. Il compagno è un agente di polizia mentre lei è la “pulizia”, la serenità della premier che ringrazia “Dio, e Gianfranco Fini, per aver messo Patrizia al mio fianco. E’ il mio rifugio, la mia protezione”.
gianfranco fini parla di giorgia meloni a mezzora in piu
[…] Quando Giorgia Meloni è entrata per la prima volta a Palazzo Chigi, una donna di cui non si conosce la data di nascita, il luogo di nascita (manca il cv sul sito del governo) si è rivolta ai funzionari dicendo che lei si sarebbe occupata della disposizione delle stanze. Quella donna è Patrizia Scurti, e dal 2006, come scrive Meloni, nell’autobiografia è la sua, “padrona” e lo “dico spesso scherzando, perché non c’è nulla della mia vita che non passi da lei”.
[…] E’ oramai chiaro che tutte le vere competenze del governo Meloni, i saggi, non sono che le leve della stagione Fini. Scurti, la segretaria che oggi costruisce l’agenda della premier e che ascolta le parole del presidente degli Stati Uniti, ha lavorato con Rita Marino, la storica segretaria dell’ex leader di An […]
giorgia meloni gianfranco fini 2007
Si possono scrivere libri e libri su segretarie e politica. Il più famoso è Antonio Tatò di Berlinguer. Vincenza Enea era l’ombra di Andreotti e “Marinella” (Brambilla) di Silvio Berlusconi. Matteo Renzi aveva chiamato da Firenze il suo “Franchino” Bellucci mentre Mario Monti aveva “Betty” Olivi. Con Draghi la segretaria era un cognome “la Ciorra” (Mariagrazia). Solo alla Scurti è riuscito l’inedito della Repubblica: elevarsi da segretaria, […] a capo di gabinetto, madre, sorella, consigliera, ambasciatrice […] Oggi guadagna 179.999 euro. Manca solo un euro per arrivare a 180 mila.
Ogni volta che un giornalista si avvicina a Meloni, Scurti preme il tasto del registratore per avere l’audio di quanto dichiarato. Potrebbe essere una futura prova. Nel 2006 viene “affidata” da Fini a Meloni […] L’uomo che in realtà scopre il suo talento è Donato La Morte, ex deputato di An, che è stato a sua volta il Kissinger di Almirante. Non si inventa nulla. Quanto si virgoletta lo ha dichiarato la premier: “Mi piace pensare che Patrizia mi consideri un po’ come sua figlia. In un mondo nel quale tutti pensano a cosa io possa fare per loro, Patrizia pensa sempre a cosa lei possa fare per me”.
[…] Non ha profili social (magari fosse il metodo del governo!). Non esiste nulla di lei, se non le sue fotografie durante le cerimonie, le parate, sempre vicinissima a Meloni. Sul suo profilo Whatsapp tiene l’immagine di lei abbracciata con Meloni vestita da cappuccetto blu. E’ definita l’artificiere che “disinnesca” la dinamite d’Italia, gli scervellati di FdI […]