IL PISTOLERO SOLITARIO – LO SFOGO DI EMANUELE POZZOLO, SOSPESO DA FDI DOPO IL CASO DI CAPODANNO: “LA COSA CHE PIÙ MI HA FERITO È IL SILENZIO DI DELMASTRO. NON SI È MAI FATTO SENTIRE. MA DIMOSTRERÒ CHE NON SONO STATO IO A SPARARE” – IL DEPUTATO NON INTENDE DIMETTERSI (NONOSTANTE LA FURIA DELLA MELONI). E CONTINUA A SOSTENERE CHE IL MINI REVOLVER, DA CUI È PARTITO IL COLPO CHE HA FERITO IL GENERO DEL CAPO SCORTA DI DELMASTRO, GLI SAREBBE SCIVOLATO DALLA TASCA...

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Estratto dell’articolo di Andrea Pasqualetto e Floriana Rullo per il “Corriere della Sera”

 

EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO

«La cosa che più mi ha ferito in questi giorni è stato il silenzio di Delmastro. Non si è mai fatto sentire. Ma dimostrerò che non sono stato io a sparare». Da ieri, dopo giorni trascorsi chiuso in casa con la sua famiglia, Emanuele Pozzolo ha ripreso ad avere contatti con colleghi e amici.

 

[…] A loro ha affidato il suo sfogo dopo il drammatico epilogo del cenone di Capodanno, quando nella sala della Pro loco di Rosazza è partito il colpo che ha ferito Luca Campana, operaio 31enne e genero del capo scorta di Delmastro. Colpo sparato dalla sua pistola.

 

Chi ha parlato con lui l’ha trovato dispiaciuto, consapevole della leggerezza commessa, ma convinto delle sue ragioni. Il revolver, racconta, gli sarebbe scivolato dalla tasca. «Una leggerezza che mi ha rovinato la vita e soprattutto ha messo in difficoltà il partito», ha confidato amareggiato aggiungendo di voler tornare al lavoro. Non subito, giusto il tempo di riprendersi dalla sospensione annunciata dal premier Giorgia Meloni nei giorni scorsi.

 

EMANUELE POZZOLO - GIUSTIZIA E FATTA? - VIGNETTA BY MACONDO EMANUELE POZZOLO - GIUSTIZIA E FATTA? - VIGNETTA BY MACONDO

Giorni neri: l’inchiesta aperta dalla procura di Biella contro di lui, la denuncia della vittima e, soprattutto, l’abbandono del partito e del suo referente, Andrea Delmastro, che lo aveva fortemente voluto in Parlamento al suo fianco.

«Ma sono pronto a riprendere le mie battaglie», ha rilanciato. «Non lascerò il mio incarico in ogni caso, anche se la sospensione verrà attuata. Sono lì perché i cittadini mi hanno voluto».

 

La versione della pistola scivolata per terra dalla tasca, l’aveva già data nell’immediatezza della vicenda. Tanto che la vittima, Campana, colpito alla coscia da circa un metro di distanza, ha voluto smentirla: «Non è vero, ce l’aveva in mano», ha dichiarato subito dopo aver sporto querela contro di lui.

 

EMANUELE POZZOLO - MEME BY IL GRANDE FLAGELLO EMANUELE POZZOLO - MEME BY IL GRANDE FLAGELLO

Cosa può essere dunque successo? Forse Pozzolo la stava mostrando a qualcuno, considerato che si tratta di un mini-revolver, anche per lui una novità. Aveva ottenuto il porto d’armi per difesa personale il 12 dicembre. È forse partito un colpo maneggiandola? Una cosa sembra certa: «Il colpo è stato esploso per errore», ha detto lo stesso Campana.

 

C’è chi fa notare che in ogni caso il cane del piccolo revolver doveva comunque essere armato. E che per armarlo serve un gesto volontario. È su questi dettagli che si stanno concentrando le indagini della Procura di Biella condotte sul campo dai carabinieri. […]

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