SESSO E CASA BIANCA - DUE SILURI (PICCANTI) CONTRO I LEADER DEMOCRATICI: NELLE EMAIL CANCELLATE DA HILLARY C'È IL RAPPORTO 'INTIMO' CON LA SUA ASSISTENTE HUMA ABEDIN? - L'EMAIL DEL FIGLIO DI JOE BIDEN E' TRA GLI INDIRIZZI DEL SITO PER SCOPATORI FEDIFRAGHI ASHLEY MADISON. PER LUI E' UNA TRAPPOLA

Si scalda la campagna elettorale, e si sollevano le lenzuola: Hunter Biden, già silurato dall'esercito perché positivo alla cocaina, finisce anche nello scandalo del sito per cornificatori. Lui sostiene che la sua email sia stata registrata da qualcun altro - Il rapporto speciale tra Huma e Hillary, due donne toste con mariti traditori, ma utili alla causa...

Condividi questo articolo


 

1. ANCHE IL FIGLIO DI JOE BIDEN TRA GLI UTENTI DI ASHLEY MADISON? LUI NEGA

. (LaPresse/EFE) - Migliaia di funzionari e militari statunitensi si sono visti comparire nelle liste diffuse online da hacker, che elencano i presunti utilizzatori del sito Ashley Madison, servizio che organizza incontri per adulteri.

 

BARACK OBAMA JOE BIDEN E HUNTER BIDEN BARACK OBAMA JOE BIDEN E HUNTER BIDEN

La diffusione dei dati, a seguito dell'attacco hacker, potrebbe sfociare in azioni disciplinari nei confronti dei funzionari e militari americani, quando venga dimostrato che abbiano 'flirtato' in orario di lavoro. Secondo le prime stime, circa 15mila indirizzi email potrebbero appartenere a domini di governo o forze armate americane.

 

Secondo i media, tra i nomi più noti legati a Washington ci sarebbe anche quello di Hunter Biden, il figlio del vicepresidente Joe Biden. Parlando con Abc, oggi il 45enne ha dichiarato che "l'account è stato chiaramente creato da altre persone senza che ne fosse a conoscenza".

HUNTER BIDEN E LA MOGLIE KATHLEEN HUNTER BIDEN E LA MOGLIE KATHLEEN

 

 

2. LA STORIA «BUSSA ALLA PORTA DELLA MIA STANZA» LE EMAIL DI HILLARY ALL' ASSISTENTE

Giuseppe Guastella per “Corriere della Sera

 

Quanto vale per un politico che aspira alla presidenza della più grande potenza del mondo poter contare sulla devozione e sulla fedeltà dei collaboratori più stetti? Per Hillary Rodham Clinton non c' è prezzo per ciò che è in grado di darle Huma Abedin, la donna da molti anni a lei più vicina, colei alla quale è perfino concesso di bussare direttamente alla porta della sua camera da letto.

 

Da quando è scoppiato il caso delle email, l' entourage della Clinton ha eretto un alto muro di protezione anche a difesa di questa 39enne musulmana di padre indiano e madre pachistana che, nata a Kalamazoo (Michigan), ma cresciuta in Arabia, cominciò a collaborare con lo staff dell' ex first lady ad appena 19 anni, mentre ancora studiava alla George Washington University.

 

huma abedin anthony weiner hillary e bill clinton huma abedin anthony weiner hillary e bill clinton

Sull' uso da parte di Hillary Clinton di un server privato per la posta elettronica mentre era segretario di stato con Barack Obama, il Dipartimento della Giustizia e l' Fbi stanno indagando per capire se sia stata violata la legge sulla gestione di documenti riservati e segreti. Clinton, che è in corsa per le presidenziali del 2016, ha consegnato ai «Federali» una copia della memoria del server che era basato a New York nella sede di una società privata, fuori dal controllo delle autorità governative, sostenendo pubblicamente di non aver mai ricevuto o trasmesso documenti classificati come «riservati» o «top secret».

hillary clinton huma abedin hillary clinton huma abedin

 

L' inchiesta si è estesa ai suoi collaboratori che hanno usato la stessa posta con estensione «clinton.com», quindi anche alla Abedin, scoprendo che tra gli oltre 30 mila messaggi consegnati da Hillary Clinton, almeno 305 contenevano informazioni riservate. Moltissime le email scambiate con Abedin, che gestiva anche la posta del suo capo, tra le quali una in cui, come rivela il New York Times , alla richiesta della stessa Abedin di come potesse fare per incontrarla al più presto, l' ex segretario di stato risponde: «Solo bussare alla porta della camera da letto se è chiusa».

hillary clinton huma abedin hillary clinton huma abedin

 

Lo stretto rapporto tra le due donne ha ispirato in passato anche teorie cospirative, come quando qualcuno lanciò sospetti sul passato della Abedin in Arabia e sulla sua influenza sul segretario. Fandonie - fu la risposta dei consiglieri della Clinton - che avevano lo scopo di danneggiare Hillary Clinton macchiando la reputazione della sua principale assistente, colei nei cui confronti nutre una fiducia incondizionata. Un rapporto così stretto che nel 2007 il magazine Vogue scrisse che Huma Abedin era «l' arma segreta» di Hillary. Ora il New York Times la definisce addirittura una «figlia surrogata».

 

HUMA ABEDIN E HILLARY CLINTON HUMA ABEDIN E HILLARY CLINTON

Hillary, che non mancò nel 2010 al matrimonio di Huma, la vuole sempre al suo fianco nei viaggi e vuole che sia anche lei ad occuparsi della campagna elettorale come vice responsabile della raccolta dei fondi di alcuni sostenitori. Un paio di anni fa, i repubblicani sollevarono dubbi su un conflitto di interessi nell' assunzione della Abedin nello staff della Clinton al Dipartimento di Stato, con un contratto che le consentiva di ricevere pagamenti anche da privati, come la Fondazione Clinton e lo studio di consulenza Douglas J. Band, che fu consigliere di Bill Clinton alla Casa bianca.

HILLARY CLINTON CON LA SUA ASSISTENTE HUMA ABEDIN jpeg HILLARY CLINTON CON LA SUA ASSISTENTE HUMA ABEDIN jpeg

 

Quando la questione è riemersa nei giorni scorsi, l' avvocato della donna ha dichiarato che si stava «offuscando la sua reputazione con affermazioni senza fondamento». Anche John Podesta, il responsabile della campagna elettorale della ex first lady, è corso in difesa della sua vice: «È parte integrante del team e non tollereremo questo tentativo di farla a pezzi».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...