TESORETTO? QUALE TESORETTO? – NEI PRIMI 7 MESI DEL 2024 LE CASSE DELLO STATO HANNO REGISTRATO UN EXTRA-GETTITO DI 19,2 MILIARDI RISPETTO AL 2023, DOVUTO AL BOOM DELLE RITENUTE SUI LAVORATORI DIPENDENTI – UN “MALLOPPO” CHE, COME DAGO-DIXIT, NON BASTERÀ PER “COPRIRE” UNA MANOVRA COMPLICATISSIMA DA ALMENO 25 MILIARDI – GIORGETTI FA SAPERE CHE QUESTO “EXTRAGETTITO” IN REALTÀ ERA PREVISTO NEL DEF. UN MESSAGGIO AI PARTITI IN VISTA DEL PREVEDIBILE “ASSALTO ALLA DILIGENZA” CHE SI SCATENERÀ IN AUTUNNO...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Michele Di Branco per “il “Messaggero”

 

giancarlo giorgetti giancarlo giorgetti

Una ventata di aria fresca per le casse dello Stato, tanto attesa quanto benefica. Molto positiva ma non certo risolutiva per chi, adesso, confida in una legge di Bilancio più in discesa. Nei primi sette mesi del 2024 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza, hanno raggiunto quota 328 miliardi, con un aumento di 19,2 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2023 (+6,2%). E a gonfiare le vele del fisco è stato soprattutto l'aumento del mercato del lavoro.

 

Nell'ultimo anno gli occupati sono aumentati di quasi mezzo milione così che, alla voce imposte dirette, si registra un aumento di 14 miliardi di euro mentre per le imposte indirette si evidenzia un incremento di 5,1 miliardi. A dare una accelerazione alle entrate, già positive nel primo semestre (incremento di 10 miliardi) è stato il flusso dell'autoliquidazione di luglio. Irpef e Ires versate da lavoratori e imprese hanno infatti assicurato incassi per 70 miliardi di euro (+9 miliardi, pari a +14,7%).

 

FISCO - ENTRATE TRIBUTARIE - IL MESSAGGERO FISCO - ENTRATE TRIBUTARIE - IL MESSAGGERO

[...]

 

E frutti dolci anche sul fronte della lotta all'evasione fiscale: il gettito derivante dall'attività di accertamento e controllo si è attestato a 8,4 miliardi (+2 miliardi di euro, pari a +32%). Questo turbine fiscale promette di alimentare le speranze di chi, all'interno della maggioranza che sostiene il governo, spera di poter costruire la prossima legge di Bilancio attingendo, almeno, in parte, a queste entrate.

 

Ma dal ministero dell'Economia frenano e negano l'esistenza di un "Tesoretto". Gli uomini vicini al ministro, Giancarlo Giorgetti, fanno infatti osservare che il presunto extragettito in realtà non esiste perché il flusso delle entrate è in linea con quanto previsto nel Def messo nero su bianco in primavera.

 

Insomma, nessuna illusione: il ministro Giorgetti, che alcuni giorni fa aveva parlato di «Manovra difficile», cerca già di allontanare il prevedibile assalto alla diligenza che si scatenerà in Parlamento in autunno. Peraltro, si fa notare dal ministero di Via XX Settembre, è certamente prematuro proiettare un miglioramento dei conti anche per il prossimo anno.

 

[...]

 

giorgia meloni e giancarlo giorgetti 3 giorgia meloni e giancarlo giorgetti 3

All'interno della maggioranza (soprattutto tra le fila di Lega e Forza Italia), tuttavia, sono convinti che qualche concessione, sul piano delle risorse, dal Tesoro potrebbe comunque arrivare. Il buon andamento delle entrate potrebbe alimentare qualche posta una tantum e c'è chi guarda, ad esempio, al "Bonus Befana" da 80 euro che dovrebbe arrivare nel 2025 e che è stato bloccato dalla Ragioneria proprio per mancanza di copertura. In ballo ci sono le famiglie monoreddito titolari di dichiarazioni dei redditi inferiori a 28 mila euro. Solo una suggestione, al momento.

 

[...] Numeri che non trovano conferma al Tesoro, dove vige la massima cautela. Si rassicura invece sulla nuova programmazione prevista nel Piano strutturale di bilancio. «Non credo ci aspetteranno 7 anni di coperte corte», ha spiegato il sottosegretario Federico Freni, ma «anni di rispetto della programmazione e quindi di scelte politiche». [...]

 

federico freni federico freni

Una manovra che dipenderà anche da altre due importanti partite fiscali dalle quali ci si aspetta ulteriori risorse utili: la quinta rata della rottamazione quater in scadenza il 15 settembre prossimo e il concordato biennale preventivo al quale i lavoratori autonomi potranno aderire entro il 31 ottobre.

giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...