VAFFAN-KURSK - PUTIN NON SI È FATTO FREGARE DA ZELENSKY: NONOSTANTE L'INVASIONE UCRAINA NELLA REGIONE DI KURSK, NON HA SPOSTATO I MILITARI DAL DONBASS, DOVE LE TRUPPE RUSSE AVANZANO COME UN RULLO COMPRESSORE - ALLO STESSO TEMPO, LA PRESENZA DEI SOLDATI DI KIEV IN RUSSIA VIENE "NORMALIZZATA" CON LA COSTRUZIONE DI RIFUGI ANTI-AEREI - TUTTI SI ASPETTAVANO UNA RISPOSTA MUSCOLARE E IMMEDIATA DEL CREMLINO CHE, INVECE, SA CHE IL TEMPO GIOCA A SUO FAVORE: ZELENSKY NON HA PIÙ UOMINI DA MANDARE AL MACELLO, "MAD VLAD" SÌ...

-

Condividi questo articolo


1. RUSSIA, 'A KURSK INIZIA LA COSTRUZIONE DI RIFUGI CONTRO I RAID'

VLADIMIR PUTIN - KURSK VLADIMIR PUTIN - KURSK

(ANSA) - Il governatore ad interim della regione di Kursk, Alexey Smirnov, ha annunciato che stanno iniziando a installare strutture modulari in cemento armato per creare rifugi per la protezione dai raid nel capoluogo dell'oblast russa in cui è in corso un'offensiva militare ucraina. Lo riporta la Tass citando il canale Telegram di Smirnov.

 

"Oggi è iniziata l'installazione dei rifugi in cemento armato a Kursk. La decisione di installare tali strutture è stata presa dal quartier generale operativo", ha scritto il governatore aggiungendo che l'amministrazione della città di Kursk ha identificato alcuni luoghi solitamente affollati dove posizionare i rifugi, che saranno a ridosso di 60 fermate dei mezzi pubblici. Secondo Smirnov, altri 10 rifugi saranno realizzati nella cittadina di Zheleznogorsk e, secondo l'Afp, misure simili saranno adottate a Kurchatov.

SOLDATI RUSSI CATTURATI DAGLI UCRAINI NELLA REGIONE DI KURSK SOLDATI RUSSI CATTURATI DAGLI UCRAINI NELLA REGIONE DI KURSK

 

2. ZELENSKY, UN ALTRO INSEDIAMENTO NEL KURSK IN MANI UCRAINE

(ANSA) - Un altro insediamento nella regione russa di Kursk "è sotto il controllo ucraino": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che riferisce di una sua visita nella regione di Sumy al confine con la Russia. "Ho visitato la zona di confine della regione di Sumy e ha tenuto un incontro con il Comandante in capo (Oleksandr, ndr) Syrsky e il capo dell'Amministrazione militare di Sumy - si legge nel messaggio -. Il Comandante in capo ha riferito sulla situazione operativa in tutte le aree di operazioni attive... c'è un altro insediamento sotto il controllo ucraino".

vladimir putin vladimir putin

 

3. KIEV PORTA LA GUERRA A CASA DEL NEMICO

Estratto dell’articolo di Antonella Scott per “il Sole 24 Ore”

 

Facendo riferimento all’ingresso di forze ucraine in territorio russo, Vladimir Putin continua a parlare di «episodio terroristico», di «provocazione». Nei giorni scorsi il suo consigliere Jurij Ushakov ha addirittura usato il termine «bravata», sminuendo la portata di un’operazione a cui la Russia, dopo più di 15 giorni, non ha ancora saputo o voluto dare una risposta adeguata.

OFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO IN RUSSIA OFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO IN RUSSIA

 

Mentre accelera in diverse direzioni l’offensiva in corso in Donbass, senza ridurre il numero delle forze impegnate. Potrebbe essere una tra le tante ipotesi fatte in questi giorni: Putin […] avrebbe scelto di “accettare” senza reagire la presenza degli avversari in terra russa; lasciandoli consumare risorse e aspettando – novello Kutuzov – un momento più adatto per provare a cacciarli.

 

Anche se i generali ucraini sembrano ben attenti a non spingersi troppo in profondità in territorio nemico e a rendere ben difendibili le proprie posizioni, che possono contare sulla regione di Sumy, alle spalle, per i rifornimenti e il sostegno logistico. Che la misurata reazione russa sia frutto di una strategia o sia invece un segnale di debolezza, il tono di Putin non cambia: «Puniremo i terroristi, non c’è alcun dubbio», ha detto il presidente russo […]

 le autorità russe sarebbero consapevoli del fatto che potrebbero volerci mesi per respingere l’incursione ucraina.

VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN

 

La macchina della propaganda avrebbe dunque dato ai media di Stato l’indicazione di far apparire il più possibile normale una situazione in cui se anche la guerra è arrivata a riguardare direttamente parte della popolazione, nelle regioni di Kursk e Belgorod ai confini, la vittoria resta inevitabile.

 

[…] al contrario, uno degli obiettivi del comando ucraino è proprio quello di portare la guerra nella casa di chi ha invaso, facendola percepire ai russi come la conseguenza di quanto il regime di Putin ha fatto all’Ucraina.

vladimir putin vladimir putin

[…] Per questo Mosca è tornata nel mirino: subendo nella notte di mercoledì quello che il sindaco Serghej Sobjanin ha definito su Telegram «uno dei più pesanti attacchi di droni di sempre», anche se le difese aeree a più strati create a protezione della capitale «hanno reso possibile l’abbattimento di tutti gli ordigni nemici».

 

Il ministero della Difesa ha parlato di 11 droni respinti sulla regione di Mosca e tre nella vicina Kaluga, oltre ad altri 31 nelle regioni di confine: Kursk, Brjansk, Belgorod.

 

attacco ucraino a kursk 5 attacco ucraino a kursk 5

A Mosca i principali aeroporti hanno ridotto l’attività solo per qualche ora. Qui come nelle altre regioni, affermano le autorità locali, l’attacco non avrebbe provocato né vittime né danni.

 

[…] Nell’oblast di Kursk […] Confermando per la prima volta di aver utilizzato lanciarazzi Himars di produzione americana, le forze speciali ucraine hanno pubblicato un video che documenterebbe la distruzione di alcuni ponti sul fiume Sejm, fatti saltare a protezione del territorio occupato. Sul fronte orientale ucraino, i russi affermano di aver preso ieri il controllo di un’altra località, Zhelanne, che li avvicinerebbe ulteriormente alla periferia di Pokrovsk, tra i più importanti centri strategici e logistici del Donetsk rimasto sotto controllo ucraino. Ed è soprattutto qui che verrà messa alla prova la scommessa lanciata dai generali ucraini a Kursk.

vladimir putin vladimir putin attacco ucraino a kursk 3 attacco ucraino a kursk 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…