La gioia del trionfo, la condivisione sui social delle otto medaglie (6 argenti e 2 bronzi) vinte agli Europei di Roma con la tipica del sincro. Tutto rovinato da commenti fuori luogo, espliciti, volgari e sessisti. E Linda Cerruti, inevitabilmente e comprensibilmente, c'è rimasta male.
"Come ogni anno, dopo mesi e mesi di sacrifici (sveglia alle 5, allenamenti e fisioterapia fino a sera, repeat) è arrivata quella settimana in cui alzo la testa fuori dall'acqua, e respiro...", spiega prime di usare parole dure con chi l'ha insultata. "Sono rimasta basita nonché schifata dalle centinaia, probabilmente migliaia, di commenti fuori luogo, sessisti e volgari che ho letto.
Trovo a dir poco vergognoso leggere quest'orda di persone fare battute che sessualizzano il mio corpo. Un sedere e due gambe sono davvero quello che resta, l'argomento principale di cui parlare?
L'unica cosa che posso fare è denunciare l'inopportunità di quei commenti, specchio di una società ancora troppo maschilista e molto diversa rispetto a quella in cui un domani vorrei far nascere e crescere i miei figli. Ringrazio le persone che mi hanno difeso e hanno apprezzato la foto per quello che è: l'immagine di un'atleta di nuoto artistico orgogliosa dei suoi risultati".
Il post di Linda Cerruti su Instagram
Come ogni anno, dopo mesi e mesi di sacrifici, è arrivata quella settimana in cui alzo la testa fuori dall’acqua, e respiro. Sia chiaro, non mi sto lamentando, ma sto solamente riportando la realtà quotidiana che è stata più che ripagata da una carriera piena di soddisfazioni.
Due giorni fa ho condiviso una foto fatta nella spiaggia in cui vado da sempre, in cui ho coltivato i primi sogni e che per me ha anche un forte valore simbolico. La foto mi ritrae in una posa artistica, tipica del mio sport, a testa in giù e in spaccata, insieme alle otto medaglie vinte in quello che è il miglior campionato europeo della mia carriera. Il post è stato ripreso da vari giornali fra i quali @gazzettadellosport , @tuttosport , @larepubblica e @ilfattoquotidianoit .
Stamattina una mia amica mi invia uno di questi post condiviso dalle testate giornalistiche sulla loro pagina Facebook, lo apro e rimango letteralmente basita nonché schifata dalle centinaia, probabilmente migliaia, di commenti fuori luogo, sessisti e volgari che lo accompagnano. Qui sopra, scusandomi in anticipo con le giovani atlete che mi seguono per quanto leggeranno (ma l’alternativa è il silenzio, che è uno dei motivi per cui oggi leggiamo ancora queste cose), riporto alcuni screenshot esemplificativi della pochezza di alcune frasi a commento della foto.
Dopo più di 20 anni di allenamenti e sacrifici, trovo a dir poco VERGOGNOSO e mi fa davvero male al cuore leggere quest’orda di persone fare battute che sessualizzano il mio corpo. Un sedere e due gambe sono davvero quello che resta, l’argomento principale di cui parlare?
Il minimo, nonché l’unica cosa che posso fare, è denunciare l’inopportunità di quei commenti, specchio di una società ancora troppo maschilista e molto diversa rispetto a quella in cui un domani vorrei far nascere e crescere i mie figli. Ci tengo, allo stesso tempo, a ringraziare tutte le persone che hanno preso le distanze da questi commenti, mi hanno “difesa” ed hanno apprezzato la foto per quello che è: l’immagine di un’atleta di nuoto artistico orgogliosa dei suoi risultati. E’ questa l’Italia che orgogliosamente rappresento portando la bandiera tricolore in giro per il mondo.
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