juve toro

LA JUVE MATA IL TORO, CAIRO ESONERA MIHAJLOVIC – DOUGLAS COSTA E MANDZUKIC REGALANO AI BIANCONERI LA SEMIFINALE DI COPPA ITALIA – PROTESTE GRANATA SULLA SECONDA RETE VIZIATA DA UN FALLO SU ACQUAH: L’ARBITRO SI FA AIUTARE DALLA VAR MA NON CAMBIA IDEA – MAZZARRI AL POSTO DI SINISA? - VIDEO

 

Da la Stampa

juve toro

Le sorprese della Coppa Italia non aggiungono un’altra puntata alla serie aperta dal Milan nel derby meneghino e proseguita dell’Atalanta a Napoli. Alle semifinali passa la Juve che batte (2-0) un Toro rassegnato e impotente che si arrabbia solo una volta, sul fortunoso raddoppio di Mandzukic, favorito da un rimpallo, in un’azione secondo i granata viziata da un fallo su Acquah: l’arbitro si fa aiutare dalla Var ma non cambia opinione: per lui Khedira colpisce la palla, il suo intervento è regolare. Mihajlovic si infuria e Doveri al secondo urlaccio del tecnico lo sbatte fuori. Piccole emozioni (e recriminazioni) di un derby dominato ancora una volta dalla Juve, con il Toro depresso dalle assenze di Belotti, Ljajic e Ansaldi. I due gol arrivano entrambi con l’aiuto di un rimpallo, ma l’esito della partita non è mai in discussione. L’impegno della Juventus, dopo la vittoria con qualche `macchia´ di Verona, non tradisce Allegri ed il Torino si trova fin dal fischio d’inizio schiacciato, spesso in affanno in uscita dalla sua area di rigore, senza personalità. Impalpabile Rincon, sbiadito Baselli, i centrocampisti Matuidi e Pjanic e gli attaccanti bianconeri Douglas Costa, Dybala e Manduzkic ricuciono dopo ogni palla persa, mettendo a nudo gli strappi nella tenuta granata.  Juve subito all’attacco senza esitazioni: al 7’ prima occasione: tiro dal limite di Pjanic: troppo centrale. Quattro minuti dopo sussulto granata, più che altro grazie a un liscio di Sturaro: inguardabile il sinistro di Berenguer. Al 15’ Juve a segno: Douglas Costa sfrutta un rimpallo in area e scarica un sinistro all’angolino imparabile per Milinkovic Savic. 

 

chiellini

Dybala potrebbe chiudere subito il contro, ha tutto il tempo di mirare ma il suo sinistro viaggia alto. Il Toro cerca di riacquistare coraggio e sfiora il gol: il lancio di Milinkovic Savic arriva a Niang: il franco-senegalese controlla e il suo sinistro sporco sbatte sul palo più lontano. L’occasione fallita fa più effetto sulla Juve, decisa a non concedere altre chances ai granata; il Toro non riesce quasi più a oltrepassare la metà campo. Milinkovic Savic nega il raddoppio a Dybala (28’) fermando un potente sinistro dell’argentino. Baselli si perde anche nel contropiede più allettante, tre contro tre, e sparacchia (43’) un tiro che rimbalza, inoffensivo, davanti a Szczesny. Il tempo si chiude con un sinistro a giro di Dybala, deviato in angolo da Molinaro. 

douglas costa

La Juve, che nell’intervallo sostituisce Sturaro con Lichtsteiner, grazia il Toro al 7’ st: sul cross radente di Douglas Costa, Mandzukic non trova il pallone; De Silvestri anticipa Matuidi, dopo una bella azione combinata da Douglas Costa e Dybala e salva il Toro (14’); al 22’ la Juve mette in cassaforte le semifinali: dopo il presunto fallo non fischiato su Acquah, un rimpallo fa schizzare la palla proprio sui piedi di Mandzukic: è un gioco da ragazzi battere Milinkovic Savic. 

 

Doveri dopo la Var espelle Mihajlovic e ammonisce Burdisso per un fallo su Dybala. La tensione si spegne presto, Allegri e Mihajlovic cambiano qualche pedina; la Juve, con Higuain al posto di Mandzukic, ha ancora qualche palla-gol, Iago Falque prova il dribbling in area ma non trova il varco per tirare (42’): il derby finisce in archivio. Un altro capitolo per la Juve, un’altra delusione granata.  

 

2. MIHAJLOVIC

Gianluca Oddenino per la Stampa

mihajlovic

 

Prima l’espulsione dal campo, poi quella dal Toro. Sinisa Mihajlovic paga a caro prezzo la sconfitta nel derby di Coppa Italia allo Stadium: dopo l’eliminazione ai quarti del torneo, con un 2-0 netto nonostante le recriminazioni per il secondo gol viziato dal fallo di Khedira su Acquah, è arrivata la clamorosa decisione di Urbano Cairo di esonerarlo. Il presidente granata non era presente sugli spalti per Juve-Toro, ma nel cuore della notte avrebbe deciso di cacciare il tecnico serbo. Il condizionale è d’obbligo perché non ci sono ancora ufficializzazioni da parte del Torino, ma l’esonero sarebbe stato già comunicato a Mihajlovic da parte dello stesso Cairo. Il Toro ora dovrà prendere un allenatore in tempi brevi e la pista più probabile porta a Walter Mazzarri, disoccupato e da tempo in attesa di un segnale da parte dei granata. 

 

cairo

Il colpo di scena arriva dopo l’ennesima delusione di una stagione negativa e può essere stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Cairo aveva sempre difeso pubblicamente Mihajlovic, nonostante i malumori dei tifosi e risultati scadenti (20 pareggi in 39 partite di campionato nel 2017 concluso con l’inutile 0-0 con il Genoa). L’ultima spiaggia sembrava essere quella di Toro-Bologna, sfida in programma sabato prima della sosta invernale, ed invece la situazione è precipitata. Mihajlovic non si era presentato in conferenza stampa dopo la sconfitta nel derby: la giustificazione era per la troppa rabbia accumulata per l’errore di Doveri sul gol di Mandzukic, ma probabilmente l’allenatore aveva già intuito che cosa poteva accadergli e ha preferito restare in silenzio. 

mihajlovic

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...