OLTRE IL GAS, LA BEFFA: LA CHIUSURA DEL NORD STREAM È UN BEL CETRIOLONE ANCHE PER L’ITALIA – SE GAZPROM DECIDESSE DI NON RIAVVIARE IL GASDOTTO CHE COLLEGA RUSSIA E GERMANIA, RISCHIAMO DI DOVER FORNIRE IL METANO AI TEDESCHI! LA GERMANIA, CHE SI È OPPOSTA ALL’HUB ITALIANO DEL GAS TRA IL 2014 E IL 2016, POTREBBE ATTIVARE LA RICHIESTA DI SOLIDARIETÀ, PERCHÉ RISCHIEREBBE DI RIMANERE A SECCO…

-

Condividi questo articolo


Sergio Giraldo per “La Verità”

 

PUTIN E I RUBLINETTI - BY EMILIANO CARLI PUTIN E I RUBLINETTI - BY EMILIANO CARLI

Prezzi ancora alti, ieri, sul mercato del gas. Il future al Ttf per il mese di agosto si è attestato a 180,5 euro/MWh. Per l'energia elettrica, il future 2023 Germania ha fatto segnare 363 euro/MWh, quotazione altissima ma in calo rispetto al massimo di 371 euro/MWh fatto registrare una settimana fa.

 

A lunedì 11 luglio gli stoccaggi italiani erano pieni al 64,5%. Il ritmo di riempimento, troppo lento nei primi tre mesi della stagione, è aumentato dal 25 giugno, dopo il decreto del governo con cui si dava mandato a Snam di riempire gli stoccaggi. Da allora, il ritmo è salito a 85 milioni di metri cubi al giorno, contro i 52 milioni di metri cubi al giorno registrati tra il 7 aprile e il 24 giugno. Considerando la riserva strategica, negli stoccaggi di Stogit ci sono oggi poco meno di 11 miliardi di metri cubi di gas in giacenza.

 

VLADIMIR PUTIN E IL GAS VLADIMIR PUTIN E IL GAS

Negli ultimi giorni, l'ulteriore calo dei quantitativi di gas in arrivo dalla Russia attraverso il punto di entrata di Tarvisio è stato compensato soprattutto da una minore domanda. Poiché circa la metà dell'energia elettrica in Italia è prodotta con centrali elettriche alimentate a gas, il consumo di questo comparto è rilevante ai fini delle valutazioni sulla richiesta di gas. Nei prossimi giorni è attesa un'ondata di caldo sulla penisola, per cui la domanda di gas per generazione termoelettrica dovrebbe risalire.

 

DRAGHI PUTIN GAS DRAGHI PUTIN GAS

Intanto, il nord Europa è in fibrillazione a causa della chiusura per manutenzione del gasdotto Nord Stream 1, che porta il gas in Germania direttamente dalla Russia. Il 21 luglio terminerà il periodo di manutenzione e i flussi verso la Germania dovrebbero riprendere, ma c'è il timore (fondato) che la Russia non riattivi le forniture dopo quella data. Prosegue infatti la grottesca querelle della turbina riparata in Canada, che dovrebbe tornare alla Russia per rimettere in funzione appieno il gasdotto.

 

NORD STREAM NORD STREAM

Ieri Gazprom ha fatto sapere di non essere in grado di garantire il buon funzionamento del gasdotto: «Gazprom non è in possesso di alcun documento che indichi che Siemens è in grado di portare la turbina a gas per la stazione di compressione di Portovaya fuori dal Canada, dove è in riparazione. In queste circostanze non è possibile garantire il funzionamento sicuro della stazione di compressione di Portovaya, che è una struttura fondamentale per il gasdotto Nord Stream», afferma una nota dell'azienda riportata dall'agenzia Tass.

 

Gasdotto nord stream Gasdotto nord stream

Il ministero per l'economia tedesco, interpellato in proposito, ha fatto sapere di non voler commentare la nota di Gazprom. Il momento è, insomma, molto delicato. Il governo tedesco ha annunciato nel frattempo un piano straordinario di contenimento dei consumi, che potrebbe partire immediatamente dopo il 21 luglio. Gli stoccaggi in Germania ad oggi sono pieni al 64,8%.

 

Anche l'Ungheria, ieri, ha dichiarato lo stato d'emergenza e ha predisposto un piano «in sette punti», ha affermato Gergely Gulyas, capo di gabinetto del presidente ungherese Viktor Orbán, che entrerà in vigore ad agosto e conterrà «il divieto di esportare vettori energetici e legna da ardere».

putin schroeder putin schroeder

 

Nell'ipotesi di carenza di gas per il mancato riavvio del Nord Stream 1, si aprono scenari cupi per la Germania. A parte l'impatto sui prezzi, saranno le misure di riduzione della domanda a rendere la vita difficile a cittadini e imprese. Il 20 luglio, il giorno prima del riavvio (ipotetico) del gasdotto, la Commissione europea presenterà l'ennesimo pacchetto di misure per il contenimento dei consumi in vista dell'inverno e per la solidarietà. In questo campo, la solidarietà si declina in una serie di accordi bilaterali conclusi nei mesi scorsi tra Stati membri.

 

I GASDOTTI VERSO L EUROPA I GASDOTTI VERSO L EUROPA

La Germania ha siglato questi accordi con Austria, Olanda e Italia. Non sono noti i contenuti, ma i criteri generali dettati in precedenza dalla Commissione europea prevedono che gli stati colpiti da carenza di gas possano chiedere assistenza e ricevere gas da altri stati membri. In caso di carenza, è molto probabile che la Germania sarà il primo Stato ad attivare la richiesta di solidarietà, così come è probabile che l'Italia sia uno dei primi Stati a fornirla. Sarebbe una nemesi amara per il Paese che ha chiuso la porta all'hub italiano del gas tra il 2014 e il 2016, preferendo accordarsi con la Russia per il Nord Stream 2.

 

E sarebbe anche un brutto colpo per l'Italia, che, nel caso, dovrebbe ridurre i consumi, o il ritmo di riempimento degli stoccaggi. Sarebbe necessario attivare un controflusso sud-nord attraverso il gasdotto che arriva a Passo Gries, o lasciare in territorio tedesco parte del gas che arriva in Italia dalla Norvegia allo stesso punto di ingresso. L'applicazione della solidarietà europea sul gas si prefigura come molto complessa e certamente richiederà che anche l'Italia dichiari il terzo stadio dell'emergenza gas e attui misure di riduzione della domanda.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...