PROFUMO DI VALZER A LEONARDO – POLTRONE IMPAZZITE NELL’EX FINMECCANICA: L'EX “ZARINA”RAFFAELLA LUGLINI, EPURATA DALL’AD PROFUMO NEL 2019, DIVENTA CAPO DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI DI “TELESPAZIO”. SE NE VA DALLA SOCIETÀ DI SERVIZI SATELLITARI VITTORIOSO – E PAOLO MESSA? L'EDITORE DI FORMICHE.NET VICINO A DE GENNARO, EX RESPONSABILE DEI RAPPORTI ISTITUZIONALI, SVACANZA DA DUE ANNI A WASHINGTON CON INCARICHI NON PRECISATI…

- -

 

-

Condividi questo articolo


Da www.giannidragoni.it

 

Alessandro Profumo Alessandro Profumo

Grandi movimenti di poltrone in casa Leonardo, un gruppo in cui c’è sempre molta attenzione alle caselle e basta uno sbalzo d’umore per passare dalle stelle alle stalle. L’ultima novità, mentre il vertice è atterrato al salone di Farnborough con grande dispiegamento di donne e di uomini in terra britannica, è lo scambio tra Raffaella Luglini e Gianbattista Vittorioso. Entrambi ex capi della comunicazione nella gestione di Alessandro Profumo, poi caduti in disgrazia e dirottati dall’ex banchiere di area Pd ad incarichi più periferici.

 

Luglini in Telespazio

raffaella luglini 2 raffaella luglini 2

Luglini da pochi giorni è stata nominata a capo delle relazioni istituzionali di Telespazio, la società di servizi satellitari controllata al 67% dall’ex Finmeccanica (il 33% è del gruppo francese Thales).

 

L’ex “zarina” di piazza Monte Grappa, dove era assurta da capo dell’investor relation fino al ruolo di Chief stakeholder officer (carica con ampiezza senza eguali in alcuna società italiana: direttore di relazioni esterne, rapporti con la stampa, comunicazione interna ed esterna, rapporti con gli investitori e agenzie di rating, sostenibilità) finché il 5 novembre 2019 Profumo l’aveva improvvisamente sostituita, ha lasciato la poltrona di direttore generale della Fondazione Leonardo Civiltà delle macchine. Quest’incarico le era stato offerto per compensare la perdita dell’ambita posizione nella casa madre.

 

Spezzatino di incarichi

gianbattista vittorioso gianbattista vittorioso

Con l’uscita di Luglini da piazza Monte Grappa l’a.d. Profumo aveva smantellato il Chief Stakeholder Office, creando uno spezzatino di incarichi, e aveva nominato direttore della Comunicazione Gianbattista Vittorioso, stimato dirigente (tra l’altro vanta nel cv di essere tifoso di due squadre di calcio, l’Inter e la Turris) già a capo delle relazioni internazionali, in quel momento Chief of staff del presidente Gianni De Gennaro.

 

Fondazione Leonardo

La stella di Vittorioso ha brillato fino a gennaio 2021, qualcosa deve essersi inceppato nei rapporti con l’ex banchiere, perché Vittorioso è passato in distacco a Telespazio, come responsabile dei rapporti internazionali. Al suo posto come direttore della comunicazione è arrivato Stefano Amoroso, tuttora in carica.

 

ALESSANDRO PROFUMO GIANNI DE GENNARO ALESSANDRO PROFUMO GIANNI DE GENNARO

Pochi giorni fa, il 5 luglio, Vittorioso ha lasciato Telespazio ed è stato nominato direttore generale della Fondazione Leonardo, che ha sede a Palazzo Grazioli. Così Luglini, dopo aver “scontato” due anni e mezzo di epurazione da ruoli operativi, è volata al suo posto, in un incarico che comprende anche le relazioni internazionali e che, grazie alla sua diligente applicazione, potrebbe a breve ampliarsi con ulteriori responsabilità. Vittorioso avrà come interfaccia il presidente della Fondazione, Luciano Violante, ex magistrato ed ex deputato del Pci, voluto da De Gennaro.

 

La parabola di Messa

stefano amoroso leonardo stefano amoroso leonardo

In mezzo a questi giri di poltrone c’è stato anche il passaggio dalle relazioni esterne del giornalista Paolo Messa, l’editore di AirPress e Formiche.net che era arrivato in Leonardo come responsabile dei rapporti istituzionali, sfilando le competenze a Luglini, nell’ottobre 2018, quando il presidente era il suo amico De Gennaro.

 

Pochi mesi dopo l’avvicendamento alla presidenza tra De Gennaro e Luciano Carta, nominato il 20 maggio 2020 su indicazione del M5S, Messa è stato destinato a incarichi (non meglio precisati) nel gruppo a Washington, è anche “Nonresident Senior Fellow” all’Atlantic Council di Washington.  Ma questo è solo un antipasto dei movimenti dentro il gruppo Leonardo, dei quali Poteri Deboli riferirà a breve con un nuovo articolo. (1. continua)

paolo messa paolo messa

 

 

paolo messa paolo messa raffaella luglini raffaella luglini gianbattista vittorioso. gianbattista vittorioso. paolo messa paolo messa raffaella luglini raffaella luglini gianbattista vittorioso. gianbattista vittorioso. ALESSANDRO PROFUMO ALESSANDRO PROFUMO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...