de laurentiis calzona

“NON ABBIAMO TEMPO, NÉ ALIBI. DOBBIAMO FARE IN FRETTA. MA NON ABBIAMO PAURA DEL BARCELLONA” – BATTESIMO DEL FUOCO PER FRANCESCO CALZONA CHE DEBUTTA STASERA SULLA PANCHINA DEL NAPOLI NELL'ANDATA DEGLI OTTAVI DI CHAMPIONS – IL NUOVO ALLENATORE DEGLI AZZURRI, CHE MANTERRA’ IL RUOLO DI CT DELLA SLOVACCHIA, FACEVA IL RAPPRESENTANTE DI CAFFÈ – “HO LAVORATO CON TRE GRANDI ALLENATORI (SARRI, SPALLETTI E DI FRANCESCO) E DA OGNUNO HO PRESO. MA ADESSO DEVO METTERCI ANCHE QUALCOSA DI MIO”

Andrea D’Amico per la Stampa - Estratti

FRANCESCO CALZONA

Forse neanche i sogni sarebbero arrivati sin quassù, tra le stelle: tra Gundogan e Lewandowski, tra De Jong e Ter Stegen, tra ciò che è stato - e rimane - il Barça e Xavi. «Sono emozionato e non potrebbe essere diversamente». Il primo giorno, che poi sarebbe la prima notte, non si scorderà mai: e passeranno i mesi e poi gli anni, e magari ci saranno nipotini davanti al camino a cui raccontare quando Francesco "Ciccio" Calzona, andando incontro al destino, nel debutto sulla panchina di una squadra di club, si imbattè nel Barcellona.

 

«Si riparte da questa partita, si resetta tutto, inizia un nuovo cammino. Il pubblico di Napoli è speciale e siamo noi a doverli rendere orgogliosi. Un allenatore può cambiare poco ma non abbiamo tempo, né alibi. Dobbiamo fare in fretta. Ci tocca una squadra fortissima che ha attraversato un momento di difficoltà. Ma non abbiamo paura». La Napoli che ha osservato dal buco della serratura, standosene rispettosamente alle spalle di Sarri (per tre stagioni) e poi di Spalletti (un campionato intero) stavolta è completamente sua: lo è calcisticamente ma anche emotivamente, perché in quel Maradona che aspetta il Barça - e questa è un'altra suggestione - non potrà cadere una moneta in terra.

 

francesco calzona

Cinquantaquattromila spettatori ea guidarli, nella sua versione umilmente sfacciata, c'è Francesco Calzona, l'ex rappresentante di caffè che dopo aver fatto una lunghissima givetta ed essere stato approdato sulla panchina della Slovacchia, ha riannodato i fili della propria esistenza ed è tornato in una delle suite della propria esistenza.

 

«Ho lavorato con tre grandi allenatori - Sarri, Spalletti e Di Francesco - e da ognuno ho preso. Ma adesso devo metterci anche qualcosa di mio», spiega. Napoli-Barcellona è tante cose assieme, per dirne una la partita di Diego, e puro un ottavo di finale di Champions con dentro la prospettiva di poter vivere il proprio quarto di nobiltà e di accedere, nell'estate del 2025, al Mondiale per club : da qualche parte bisognava pur cominciare e Calzona, con la benedizione di De Laurentiis ovviamente, è stato catapultato in questo frullatore in cui, per i prossimi tre mesi, se ne starà come un recluso, prima di immergersi nell'Europa con la Slovacchia. «Non sono spaventato, sono felice».

 

francesco calzona francesco calzona

8...)

francesco calzona

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…