COS’HANNO IN COMUNE RENZI E LA FIGC? NON CONTANO NIENTE IN EUROPA! TAVECCHIO E IL CT CONTE BOICOTTANO IL VOTO PER IL PALLONE D’ORO DOPO LA DECISIONE DELLA FIFA DI NON INSERIRE BUFFON NELLA LISTA DEI FINALISTI - IL GIALLO DELLA VOTAZIONE SEGRETA
Francesco Saverio Intorcia per “la Repubblica”
Le schede per votare il Pallone d’oro, Antonio Conte e Gigi Buffon non le hanno neppure viste. Sono rimaste in un cassetto della Federcalcio, destinataria della e-mail spedita dalla Fifa con un link da cui scaricare il materiale elettorale, da compilare, autenticare e rispedire. Non hanno votato neppure Antonio Cabrini e Melania Gabbiadini, ct e capitano delle azzurre, in giuria per la sezione rosa del premio.
Il boicottaggio dell’Italia, che non ha inviato rappresentanti a Zurigo, per la mancata candidatura di Buffon, è stata «una decisione della Federazione intera, non una scelta personale. Volevamo lanciare un segnale dopo una mancanza di rispetto», fanno sapere da via Allegri. Non una mossa solitaria del presidente Tavecchio, che pure l’ha condivisa, ma una strategia istituzionale collegiale, forte e silenziosa, calata dall’alto.
Questo il ragionamento: è l’Italia che vota, in qualità di membro Fifa, attraverso il ct e il capitano pro tempore, e che mette il suo timbro sui documenti. Ed è l’Italia che può astenersi. Insomma, non ha deciso Conte e neppure Buffon, che peraltro per regolamento non avrebbe potuto indicare se stesso sulla scheda.
Il portiere, che giunse 2° nel 2006 alle spalle di Cannavaro (ma votavano solo i giornalisti, allora) nel 2015 ha messo insieme scudetto, Coppa Italia e finale di Champions con la Juve. Non avrebbe avuto chance in un concorso ridotto a bega personale fra Messi e Ronaldo, unici ad aggiudicarselo con questa formula. Però meritava il podio, come Neuer nel 2014. Invece non è mai stato in corsa, escluso già dal primo listone di 59 nomi (c’erano invece Pirlo e Chiellini, poi fuori dai finalisti).
ANTONIO CONTE E CARLO TAVECCHIO
Soltanto all’interno di questa lista - di paternità incerta - il Comitato Football Fifa può scegliere con voto telematico i 23 finalisti, che poi vengono svelati a fine ottobre quando si aprono le operazioni di voto per la giuria mondiale, composta da tre rappresentanti per ogni nazione (ct, capitano e un giornalista).
Membri del Comitato sono fra gli altri Rummenigge, Weah, Chilavert, Bilardo, il presidente del Real Florentino Perez, l’ex vicepresidente federale Demetrio Albertini che ricorda: «Ho protestato allora e ho chiesto chi abbia stilato il listone dei 59, nessuno mi ha dato una risposta precisa. Volevo votare Buffon lo stesso ma il sistema elettronico non lo permetteva».
Buffon ha ricevuto la nomination per un posto nel Dream Team, con Casillas, De Gea, Navas e Neuer. Ma qui il listone (55 nomi) l’avevano stilato 25mila calciatori. Ha vinto Neuer, pure lui assente a Zurigo: alla squadra dei sogni, in posa per la foto di rito, mancava il numero uno.