LORENZO, CHE MARTELLO! IL PILOTA DUCATI VINCE ANCHE IN CATALOGNA, MARQUEZ SECONDO – SUL PODIO ANCHE UN INFINITO VALENTINO ROSSI CHE ORA IN CLASSIFICA E’ A MENO 27 DALLO SPAGNOLO DELLA HONDA - CADUTA E RITIRO PER DOVIZIOSO
Massimo Calandri per repubblica.it
Meno di un mese fa lo davano per finito, dubitavano pure potesse trovare una squadra per la prossima stagione. Jorge Lorenzo ha chiuso la bocca a tutti i suoi detrattori dominando sulla pista catalana come solo lui sa fare, e firmando il suo 2° successo consecutivo con la Ducati dopo quello al Mugello. Il maiorchino, che a fine stagione lascerà la Rossa per passare alla Honda, a questo punto si rilancia anche in ottica mondiale:
Marquez gli arriva dietro e tutto sommato è contento perché a -12 gp dalla fine il suo vantaggio è sempre ampio, però con il maiorchino in questo stato di grazia non c'è da stare sicuri. Jorge dopo il traguardo impugna il martello e festeggia nel box della Rossa, dove la felicità si mischia ai rimpianti: che peccato, perdere dalla prossima stagione un pilota così. "Questo è il 'Giorgio' che conosco. Quando guida così è difficile per tutti", sorride l'ingegner Gigi Dall'Igna. Con 66 punti in classifica (a -49 da Marquez), 'Giorgio' ha raggiunto in classifica Dovizioso: il forlivese con l'altra Gp18 è caduto ancora, è un nuovo ritiro e a questo punto il sogno iridato sembra definitivamente compromesso. L'infinito Valentino sale sul podio ed è l'ennesima impresa, con una Yamaha che tra un paio di gare potrebbe tornare competitiva: il Doc è comunque 2° in classifica a -27 da Marc, e non ha perso tutte le speranze. Anzi.
Marquez si arrende: "Ducati troppo forte" - "Sono contento, è buon risultato", sorride Valentino. "Dopo le prove era evidente che Ducati e Marquez andavano più forte, mi sarei accontentato del 4° posto: questi sono punti importantissimi". Marquez allarga le braccia: "Oggi la Ducati andava troppo forte: ma la classifica rimane buona". Lorenzo è raggiante: "Straordinario, come tutto sia cambiato in così poco tempo. Siamo stati competitivi in tutto il fine-settimana: oggi sono partito male, ma ho mantenuto la calma e da metà gara ho aperto un gap, spingendo ancora un po' nel finale". Semplice, no?
Le "martellate" di Jorge - Lorenzo non ha cominciato a martellare dal via perché Marquez gli si è scaltramente messo davanti al primo tornante, e però sul traguardo del giro iniziale il maiorchino ha fatto urlare il Desmodronico: Marc si è fatto prudentemente da parte, in attesa di scaldare meglio i suoi pneumatici hard. Dietro alla coppia spagnola si sono fatti sotto Dovizioso ed un ispirato Valentino, mentre Iannone - esplosivo al via e per una frazione di secondo davanti a tutti - scivolava dietro inesorabilmente, come gli accade un accade un po' troppo spesso.
Dovi, un altro "zero" - Jorge, come previsto con le "ali" alla Rossa, aumentava il ritmo senza fare troppi calcoli sul consumo dei pneumatici. Marquez gli restava appiccicato addosso. Il Doc preferiva non forzare, accontentandosi della quarta posizione mentre Dovi provava a riagganciare i due davanti. Al 9° giro però gli si chiudeva il davanti e finiva nella ghiaia: per il forlivese un altro "zero" - è la terza volta in 7 gp -, il campionato a questo punto pare già perduto.
Quel Doc ispirato - Lorenzo non ha preso respiro, quasi mai. Solo al 15° dei 24 giri ha rallentato di un paio di decimi, ma nella tornata successiva è tornato inesorabilmente a guadagnare sul campione del mondo in carica, fuoriclasse e metronomo: 2 secondi di vantaggio per il maiorchino, con Valentino - altri 4 secondi più lontano - che provava a gestire un prezioso podio tenendo a distanza una coppia di Honda (Pedrosa, Crutchlow).
Jorge, che progressione - Morbidelli (12°) stava andando a punti, ma è caduto a 4 tornate dalla fine come Syahrin, protagonista di un high-side spettacolare ma per fortuna senza gravi conseguenze. In quello stesso giro Lorenzo segnava 1'40"322, ed era come un pugno tirato sul tavolo del Montmelò: qui comando io. Anche quel testone di Marquez si arrendeva, accontentandosi di un 2° posto che gli permette di consolidare il primato e di guadagnare comunque 4 punticini sul suo rivale più vicino: l'infinito Valentino, che con una Yamaha non ancora all'altezza delle altre ha portato a casa un risultato d'oro. Ma adesso ci sarà da fare i conti anche con quel Martello di Lorenzo.