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PREMIO TERNA - ALTRO CHE FANTASCIENZA! SUL TEMA: IL FUTURO ARRIVA IN FINALE IL MONDO CHE VERRA' . TRA FOTO, VIDEO E INSTALLAZIONI C'E' ANCHE UNA FABBRICA OCCUPATA. PROMOSSA A MONUMENTO
Dagoreport
Ha lanciato come tema “L'arte guarda avanti” il Sesto Premio Terna e gli artisti hanno risposto disegnando il futuro. Non quello tutto scienza e fantascienza come si sarebbe potuto immaginare. Non robotica o mutazioni genetiche. Tutt'altro: per le 1400 opere che si sono iscritte e per le 30 che sono state selezionate nelle diverse sezioni, il futuro dell'uomo è l'uomo.
Le sue relazioni, le sue paure, la sua memoria, la sua possibilità di costruire o ricostruire comunità,società e un sano immaginario.Tanto che per la prima volta nella storia di un premio a concorrere è anche un'opera collettiva. Quel Museo dell'Altrove, detto MAM- Metropoliz che nella periferia di Roma ha trasformato un ex fabbrica occupata in un' opera d'arte a più mani, realizzata insieme da artisti e abitanti.
Fotografia e Videoarte_ANDREA METE
E a fianco di questo “museo dell'altro e dell'altrove,” con analogo spirito concorrono video, foto, installazioni, pitture, sculture... Tre sezioni, trenta opere, tre premiati per ogni sezione, un montepremi di 70mila euro, una residenza a Berlino per il vincitore e 3mila e 2mila euro per il secondo e terzo classificato e infine l'esposizione dell'opera a “Paratissima” durante l'art-week a Torino, primi novembre.
VITTORIA PARINELLO
ANNA CAPOLUPO
“Guardare avanti. Con questo titolo così netto e preciso, il Premio 06 lanciava il suo invito alla comunità degli artisti, ed ecco le loro risposte, in qualche modo sorprendenti e apparentemente inaspettate. – commentano i curatori Cristiana Collu e Gianluca Marziani - Eppure non poteva essere altrimenti, lo sguardo strabico dell'arte suggerisce nuove prospettive, offre un punto di vista non ortogonale. Non ci mette davanti un orizzonte codificato, fa anche di più mette in questione lo stesso procedere in avanti, non lo immagina come una linea retta che unisce due punti, quanto piuttosto come un percorso che disegna una nuova geometria che porta con se la complessità e prova, senza arrendersi, a esplorare ogni angolo che sembri una meta, una possibile destinazione, nella consapevolezza che il cammino della ricerca e dello sguardo in avanti è quello sguardo che presta attenzione a quello che abbiamo davanti agli occhi. Anche in questa edizione, come nella precedente, emerge il tema della memoria collettiva e la coscienza del dialogo, forme primordiali e inequivocabili di contatto, con ogni tempo”.
E vincano i migliori. Sapremo presto quali: il 29 ottobre Terna annuncerà i nove fortunati vincitori.