QUANDO RIPARTIRÀ LA SERIE A? NON C’E’ UNA DATA, CI SONO VARIE IPOTESI. ECCO QUALI - SE TORNA IL CONTAGIO IL PRESIDENTE DELLA FIGC GRAVINA PENSA DI FINIRE IL CAMPIONATO A OTTOBRE. MA COSI’ SI RISCHIA DI COMPROMETTERE LA STAGIONE SUCCESSIVA… - C’E’ UNA QUESTIONE SOTTOVALUTATA: COSA SUCCEDERÀ SE UN GIOCATORE, DOPO LA RIPRESA, FOSSE CONTAGIATO? TUTTA LA SQUADRA DOVREBBE FINIRE IN ISOLAMENTO E…
Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
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1 Chi deciderà se si tornerà a giocare e quando potrebbe succedere?
Deciderà il governo seguendo le indicazioni del comitato scientifico. La ripresa dipende dall' evoluzione del virus. Non c' è una data. Ci sono varie ipotesi. Il 17 maggio quella più ottimistica. All' inizio dell' estate (20-21 giugno) la più pessimistica. L' Uefa ha dato priorità ai campionati, che nei piani di Nyon dovrebbero finire entro il 2 agosto.
La Figc, temendo un' estate di ricorsi, va oltre. «Siamo pronti a spingerci sino a settembre-ottobre», ha detto Gravina. È chiaro che si tratta di una possibilità estrema.
2 E le Coppe?
L' idea sarebbe portarle avanti parallelamente ai campionati, ma considerando che il virus in Europa si è diffuso in tempi diversi è più facile che venga attuato il piano B con Champions e Europa League in coda ai tornei nazionali. Ovviamente tutte le partite saranno a porte chiuse.
3 Come si fanno a garantire le condizioni di sicurezza?
La Federazione dei medici sportivi ha già dato le linee guida: nuovi test ematici e diagnostici, particolarmente accurati per chi è stato infettato dal Covid-19. Le indicazioni su strutture, spogliatoi e organizzazione delle trasferte arriveranno solo quando ci sarà il via libera del governo. Anche per evitare fughe in avanti di qualche presidente.
4 Spingendoci sino a agosto, o peggio ancora a settembre-ottobre, non c' è il rischio di compromettere la stagione successiva che si concluderà con l' Europeo?
Il rischio è concreto e sul tema la serie A è spaccata. Ma la Figc teme di più il moltiplicarsi di contenziosi che avvelenerebbero il clima e provocherebbero ritardi. Il campionato rischierebbe di essere deciso nelle aule dei tribunali.
5 Come procedono le trattative sui tagli degli stipendi?
Tra Lega e Aic le distanze al momento sembrano incolmabili. I club partono dall' idea di sospendere gli emolumenti da marzo sino a quando non si tornerà a giocare, mentre il sindacato prende in esame il congelamento di una sola mensilità. Oggi in assemblea la Lega traccerà le linee guida per arrivare ai tagli: del 10 per cento se si tornerà a giocare, del 20 se la stagione non dovesse ripartire .
6 Cosa succederà se un giocatore, dopo la ripresa, fosse contagiato?
Tutta la squadra dovrebbe finire in isolamento e sarebbe inevitabile un nuovo stop del campionato.
7 E se la stagione non dovesse ripartire?
Deciderà il Consiglio federale. Lo scudetto potrebbe non essere assegnato, ma sarà stilata una classifica per promozioni e retrocessioni, cercando di limitare quanto e più possibile il numero di cause e di richieste di risarcimento.
8 Gli altri sport ripartiranno?
Per adesso solo il rugby ha calato il sipario sulla stagione.
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Il basket ha chiuso tutto tranne A e A2 maschile ma il 16 maggio dovrebbe essere decisa la chiusura. Il ciclismo intende recuperare in autunno le classiche italiane e il Giro.
Pallavolo e pallanuoto non si sono arrese. La scherma è ferma sino a tutto agosto.
9 Cosa chiede lo sport al governo?
Il calcio non chiede soldi, ma la costituzione di un fondo, curato dalla Figc con risorse proprie, in cui dovrebbe convogliare l' 1 per cento delle scommesse. Poi agevolazioni fiscali e il ritorno per un anno delle sponsorizzazioni delle società di betting. Le altre federazioni hanno presentato la propria lista di richieste con voci diverse e a volte contrastanti: si va dai contributi a fondo perduto, all' abolizione dell' imposta di registro o Iva, sino a una quota diretta sulle scommesse.