ancelotti

SPINGENDO LA NAZIONALE PIU’ IN LA’ – PARLA ANCELOTTI: "L’ITALIA? PREFERISCO ALLENARE I CLUB, PER ORA... - BAYERN? LE MIE SCELTE ANDAVANO DIFESE. A MADRID MI SI ACCUSAVA DI AVERE UN RAPPORTO TROPPO STRETTO COI GIOCATORI, A MONACO DI NON AVERLO. BISOGNA CHE SI METTANO D’ACCORDO – PUÒ ESSERE LA STAGIONE DEL…"

ancelotti

Stefano Cantalupi per La Gazzetta dello Sport

 

Carlo Ancelotti ha voglia di parlare. E tanta. Ma è costretto a limitarsi, quando l’argomento è il Bayern, anche se l’esonero è un boccone amaro che proprio non va giù. Lo si capisce subito, a Torino: è lì per ritirare il Premio letterario intitolato ad Antonio Ghirelli (il libro si chiama “Il leader calmo”, realizzato con Chris Brady e Mike Forde), ma esordisce con una battuta: “Sarei venuto anche se il Bayern non mi avesse cacciato, evidentemente volevano essere sicuri che arrivassi puntuale”. E già prima delle interviste a microfoni unificati arrivano alcune precisazioni:

 

“La tranquillità è il mio stile, ho avuto insegnanti calmi… la maestra, mio padre, Liedholm. A Madrid mi si accusava di avere un rapporto troppo stretto coi giocatori, a Monaco di non averlo. Bisogna che si mettano d’accordo. La verità? Io non voglio rapporti coi giocatori, li voglio con le persone. E’ diverso”.

ancelotti

 

NAZIONALE — Poi, davanti a tv e taccuini, riparte diretto: “Contento di essere qui e di parlare in italiano (riferimento indiretto a chi gli imputava un tedesco inadeguato, ndr), ora andrò in vacanza fino a giugno, mi divertirò molto. E guarderò calcio, certo. Non mi logora, lo preferisco a cinema e passeggiate, è bello vederlo anche da fuori”. Comincerà stasera con la Nazionale (“agli spareggi sarà dura, ma abbiamo compattezza di gruppo, difesa solida e storia”), che non ha in mente di allenare, per ora:

 

“Preferisco i club – assicura -, sarà così fino a quando avrò voglia di stare sul campo tutti i giorni. Poi potrei accettare l’azzurro, se mi volessero. Anche se, come ora, altre nazionali potrebbero avere tasso tecnico superiore al nostro”.

ancelotti

 

BAYERN E DINTORNI — Inevitabile tornare sull’addio ai campioni di Germania: “In 22 anni non ho mai avuto rapporti difficili – spiega -. Solo che faccio delle scelte e ci vuole l’intelligenza di capirle, più una società che le difenda. La solidarietà dei colleghi mi ha fatto piacere, questo è il calcio inutile scandalizzarsi”. Un accenno al gioco espresso dai vari club in Europa: “Non posso dire chi stia giocando meglio adesso, e comunque non conta nulla. Se fai spettacolo prima di dicembre, poi lo paghi a marzo-aprile. Il Napoli? Può essere la sua stagione, Sarri lavora bene perché ha la possibilità di dare continuità al suo progetto”. E chi ha orecchie per intendere, intenda.

 

ancelotti

LE ITALIANE — I tifosi vorrebbero vederlo sulla panchina della propria squadra. C'è chi lo vede su quella del Milan, chi su quella della Roma. Ma Ancelotti vede tutt'altro: "Sulle panchine italiane vedo esattamente chi c'è adesso". Alla battuta di Vincenzo Montella di volere Carletto come suo vice risponde col sorriso: "Farei volentieri il suo secondo. Facciamo una partita per uno, ma dobbiamo trovare la società che ce lo fa fare. E la troveremo". Promesso.

ANCELOTTICARLO DAVIDE ANCELOTTICARLO DAVIDE ANCELOTTICARLO DAVIDE ANCELOTTIancelotti

 

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…