venezi boccia sangiuliano giuli

STASERA A POMPEI BEATRICE VENEZI DIRIGE IL CONCERTO AL G7 DELLA CULTURA DOPO GLI ATTACCHI DI MARIA ROSARIA BOCCIA: “È CONSIGLIERA RETRIBUITA DAL MINISTERO MA DIRIGERÀ L’ORCHESTRA, PAGATA, AL G7” – DEL CONTRATTO CON CACHET DELLA "BACCHETTA NERA" NON C’È TRACCIA. DIVERSE FONTI SPIEGANO CHE L’ACCORDO SAREBBE STATO "MESSO IN CARICO" ALLA NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI – CIO’ NON TOGLIE CHE IL CACHET DELLA BACCHETTA CARA ALLA MELONI SARÀ PAGATO COI FONDI DEL MINISTERO (E NON CANCELLA ALMENO 10 CONCERTI E ALTRI EVENTI PAGATI CON CONTRIBUTI DEL MINISTERO DA NOVEMBRE 2022, CIOE' DA QUANDO VENEZI È CONSULENTE DEL MINISTERO STESSO) - IL CASO DEL LIBRO SU PUCCINI PIENO DI STRAFALCIONI...

Leonardo Bison e Thomas Mackinson per "Il Fatto Quotidiano"

beatrice venezi

 

Oggi è il gran giorno: a Pompei arrivano i grandi del mondo per il G7 della Cultura. Il summit lascia per qualche ora Napoli: visita agli scavi e poi concerto nell’anfiteatro antico. La tappa pompeiana, in forse fino all’ultimo a causa del coinvolgimento della “non consulente” Maria Rosaria Boccia nell’organizzazione dell’evento, è stata confermata: visita e concerto della Nuova Orchestra Scarlatti, direzione di Beatrice Venezi nonostante sia pagata 30 mila euro dal ministero come consigliera.

 

(...)

Del contratto con cachet di Venezi, che Boccia giura esistesse, non c’è traccia. Il Fatto le ha chiesto di conoscere contraenti e compenso ma non ha ottenuto risposta, mentre più fonti, dentro e fuori il ministero, spiegano che sarebbe stato stracciato e messo in carico alla Nuova Orchestra Scarlatti, per la quale il concerto al G7 è l’evento più importante mai fatto prima d’ora.

 

GENNARO SANGIULIANO - MARIA ROSARIA BOCCIA

Dal ministero, ufficialmente, smentiscono. Ma difficile sia stata davvero l’orchestra, come ha detto pochi giorni fa la stessa Venezi, a pensare a lei: “Ci hanno chiamato solo per suonare e c’è un solo contratto”, dice il fondatore e direttore artistico Gaetano Russo, mentre fa le prove. “Mai mi hanno chiamato in così tanti per sapere i dettagli di un contratto”.

 

Di sicuro fino al 2022 l’orchestra napoletana mai ci avrebbe scommesso, perché questo dice il loro archivio di eventi, ma le cose cambiano. Proprio grazie alla Venezi e alle sue entrature col governo Meloni, della quale è amica personale: premiata nel 2021 dai giovani di Fratelli d’italia ad Atreju, il primo maggio 2022 dirigeva un concerto per loro. È lei che prende un’orchestra abituata a palcoscenici meno ambiziosi e la porta con sé sul tetto del mondo, quando a due passi c’era quella del Teatro San Carlo di Napoli, tra le più richieste a livello internazionale.

beatrice venezi

 

Il contratto della Venezi, “girato” in corsa sull’orchestra, non toglie che il suo cachet sarà comunque pagato coi fondi del ministero che vanno alla Scarlatti e non cancella gli eventi già diretti da lei pagati con contributi del Mic o altri ministeri da quando è consulente del ministero stesso (novembre 2022): almeno 10 concerti, ad esempio quello dell’11 luglio 2023 a Lucca per l’apertura delle celebrazioni pucciniane, quelli di luglio e agosto, dove era già pagata anche come direttore artistico della Fondazione di Taormina Arte, la Turandot al Teatro Colon di Buenos Aires per 33 mila euro. E via dicendo.

 

giorgia meloni beatrice venezi

PER IL GOVERNO e il ministero non è più l’ora delle polemiche ma di andare in scena. Oggi per tutto il giorno saranno interdetti al pubblico l’ingresso e tutta l’area dell’anfiteatro. Comunque alle 17 tutto il sito di Pompei sarà off-limits, con i custodi ridotti a fare i “respingitori di visitatori”. Per cercare di non far sì che fossero più gli orchestrali sul palco che il pubblico presente, a tutti i 250 lavoratori di Pompei è arrivato l’invito ad assistere al concerto dell’anfiteatro: “Ingresso tassativo” tra le 18.30 e le 18.50, richiesto vestito adeguato. Invito rivolto non solo ai dipendenti ministeriali, ma anche a quelli di Ales, la società in house del Mic, quelli in appalto e gli interinali.

 

MARIA ROSARIA BOCCIA E GENNARO SANGIULIANO AL FESTIVAL DEL LIBRO POSSIBILE POLIGNANO A MARE

Il concerto di Venezi non deve solo esserci, deve essere un trionfo mediatico. Anche chi voleva ascoltare solo alla fine le due-tre arie d’opera cantate da Andrea Bocelli dovrà prima sorbirsi tutto il programma diretto da Beatrice Venezi.

 

Speriamo che la direttrice-consigliera non faccia un “fuori programma”, decidendo di parlare dell’ultimo libro che ha scritto su Giacomo Puccini (Puccini contro tutti, Utet). Anche quello rientrato nella polemica sui compensi ministeriali che la Venezi ha negato di ricevere.

esordio alla camera del ministro alessandro giuli

 

A sfogliarlo spuntano strafalcioni da bacchettata sulle mani. A pagina 144, ad esempio, la Venezi cita il famoso incontro fra Puccini e Mussolini e lo data a novembre del 1923 a Venezia. Per gli storici veri, e perfino per Puccini che raccontò l’incontro nei suoi diari, si svolse il primo dicembre ma non a Venezia come scrive l’autrice, bensì a Roma, a Palazzo Venezia, nel Salone della Vittoria. Luogo che, “il maestro della destra” come l’autrice è soprannominata, dovrebbe ben sapere, in quanto amatissimo dal Duce che da quel balcone si affacciava per arringare le folle.

beatrice venezi foto di bacco (2)MARIA ROSARIA BOCCIA E GENNARO SANGIULIANO AL FESTIVAL DEL LIBRO POSSIBILE POLIGNANO A MARE 1storia instagram di maria rosaria boccia su beatrice venezi 5beatrice venezi premiata foto di baccostoria instagram di maria rosaria boccia su beatrice venezi 7

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...