sergej bubka

IL TONFO DI SERGEJ BUBKA, LO ZAR DEL SALTO CON L’ASTA: DA EROE NAZIONALE UCRAINO A SOSPETTO COLLABORAZIONISTA DEI RUSSI - L’OLIMPIONICO, AUTORE DI 34 RECORD DEL MONDO, SAREBBE INDAGATO DALL’INTELLIGENCE DI KIEV PER AVER VENDUTO CARBURANTE PER 10.000 EURO AGLI OCCUPANTI RUSSI NEL DONETSK – LUI SMENTISCE: “NON TORNO A CASA DAL 2014, NON SONO POTUTO NEMMENO ANDARE AL FUNERALE DI MIA MADRE”. MA GLI UCRAINI GLI RIMPROVERANO UNA CERTA...

Tonia Mastrobuoni per repubblica.it - Estratti

 

Sergej Bubka

E’ stato impossibile non amare Sergej Bubka, lo “zar del salto con l’asta” che per quasi trent’anni ha regalato brividi a milioni di appassionati di atletica, prima gareggiando per l’Unione sovietica, poi per il suo Paese d’origine, l’Ucraina. Bubka sembrava sfidare la forza di gravità con poteri sovrumani, era talmente fuori dai canoni da sfidare gli avversari con un’asta rigidissima e inutilizzabile per chiunque. E lui la piantava sicuro in terra per spiccare il volo con i piedi in avanti, primo nella storia a catapultarsi oltre i sei metri. Un numero che dalla scienza era considerato l’assoluto limite umano. E che lui ha superato in souplesse, tirando l’asticella sempre più su.

 

(...)

A Donetsk, dove una statua di bronzo lo celebra ancora oggi, con la sua leggendaria asta e il viso largo e spigoloso e contratto, sono inferociti. Secondo il sito bihus.info, la sua azienda Mont Blanc avrebbe venduto carburante per 10.000 euro agli occupanti russi. L’inchiesta ha indotto i servizi segreti ucraini Sbu ad aprire un’indagine. E il fratello di Sergej, Vasiliy, direttore delle sei pompe di benzina in Donbass attraverso le quali sarebbero avvenuti gli affari loschi con gli occupanti, è sospettato di “assistenza a un’organizzazione terroristica”.

 

Sergej Bubka

Già a settembre, Bubka aveva reagito alle notizie registrando un video in cui aveva sostenuto di aver “sempre lottato per l’Ucraina” e aveva aggiunto che “ora una campagna sta cercando di distruggere la mia reputazione”. L’ex pluricampione aveva ricordato di non essere più tornato in Donbass dal 2014, l’anno dell’occupazione dei territori a est dell’Ucraina e dell’annessione della Crimea. “Non ho più potuto visitare la mia famiglia e non sono potuto andare neanche ai funerali di mia madre, quest’anno. Io non ho nulla a che fare con alcun business nei territori occupati”. Anche il suo avvocato, Serhiy Yakimets, ha smentito le notizie e ha parlato di “distorsione della realtà e manipolazione”. E adesso Bubka ha minacciato una querela contro il sito ucraino, che ha pubblicato tuttavia dei documenti che dimostrerebbero le transazioni.

 

bubka porta a porta

Ma le difese dello “zar dell’asta” non convincono. Da anni Bubka è un personaggio estremamente potente nel mondo dell’atletica e fa parte del Comitato olimpico. E gli ucraini gli rimproverano una certa freddezza verso la sua terra d’origine martoriata dall’invasore russo. A Politico la campionessa del mondo in carica di salto in alto Yaroslava Mahuchikh ha raccontato che “quando è cominciata la guerra, tutti gli atleti hanno collaborato e hanno aspettato una dichiarazione di Bubka. Era il minimo. Scrivemmo una lettera, ma lui non la firmò”. Di più: gli atleti ucraini scrissero al Comitato olimpico per chiedere l’esclusione di Russia e Bielorussia dalle prossime Olimpiadi. E da Montecarlo, dove Bubka risiede da decenni, per diverso tempo tutto tacque.

bubkabubka porta a portabubkaBUBKABUBKA 1Sergej Bubka

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…