laura castelli otto e mezzo andrea scanzi

VIDEO! “CASTELLI, STIA TRANQUILLA CHE IL 4% NON LO VEDE NEANCHE CON IL BINOCOLO” – A “OTTO E MEZZO” VOLANO STRACCI TRA ANDREA SCANZI E LAURA CASTELLI. IL GIORNALISTA TRICOLOGICAMENTE IRRISOLTO ATTACCA LA LISTA PER LE EUROPEE DI CATENO DE LUCA, DI CUI FA PARTE L'EX GRILLINA: “BASTA GUARDARE IL SIMBOLO, DENTRO CE NE SONO 19, SEMBRA IL BAR DI GUERRE STELLARI… RICORDO CHE LA CASTELLI È STATA 5 STELLE, POI DIMAIANA, POI DRAGHIANA, OGGI CATENODELUCHIANA” – LA REPLICA DELL’EX VICEMINISTRO ALL'ECONOMIA: “DEVI PORTARE RISPETTO!”

 

Estratto dell’articolo di www.liberoquotidiano.it

 

andrea scanzi laura castelli otto e mezzo

"Non la stimavo da deputata 5 stelle e neanche adesso". Volano insulti a Otto e mezzo tra Andrea Scanzi e Laura Castelli. E dire che i due, fino a qualche tempo fa, sembravano dalla stessa parte della barricata. Evidentemente, però, anche nella galassia grillina non tutto era oro quel che luccicava.

 

A La7 Lilli Gruber mostra a Scanzi gli ultimi sondaggi sulle elezioni europee, ormai imminenti, prima del blackout delle ultime due settimane di campagna elettorale, e il giornalista del Fatto Quotidiano, in collegamento, picchia durissimo contro l'ex sottosegretaria all'Economia del Movimento 5 Stelle oggi candidata a Strasburgo con la lista Libertà di Cateno De Luca.

 

andrea scanzi laura castelli otto e mezzo

[...]

 

 "Sarà deludente il risultato della Lega e del Movimento 5 Stelle - prosegue il giornalista del Fatto -, sono molto curioso di capire se supereranno il 4% figure come Calenda, Renzi e Fratoianni. A proposito di chi sta tra il 2 e il 5%, la lista-caravanserraglio della Castelli, che io ricordo essere stata grande 5 Stelle, poi Dimaiana, poi Draghiana, oggi CatenoDeluchiana... Io l'ho visto il manifesto, basta guardare il simbolo: dentro ce ne sono 19, sembra il bar di Guerre stellari".

 

andrea scanzi otto e mezzo

"No questa si chiama democrazia, la democrazia di chi non vuole restare da solo all'angolo", ribatte la Castelli. "La democrazia è anche far parlare gli altri, non la stimavo da deputata 5 stelle e neanche adesso", alza i toni Scanzi. "Me ne farò una ragione", "Si figuri io. La Libertà li avete visti? Ci sono gli agricoltori, i pensionati, gli ambulanti, il popolo veneto, c'è Italexit...".

 

"Devi portare rispetto!", protesta la Castelli. "Si rilassi, lei il 4% non lo vede neanche con il binocolo e continuerà a essere una parvenu della politica. Sono sicuro che la Castelli non diventerà un europarlamentare e sarà una delle poche buone notizie delle prossime elezioni". "Oggi sono la mamma di un bambino di 2 anni, faccio il mio lavoro, la consulente, questa lista ha dentro mondi importanti che io pretendo non vengano infangati". Ma Scanzi prosegue con le badilate: "Non ho nessuna stima dei complottisti no vax o dell'oscurantismo di Adinolfi".

 

laura castelli otto e mezzo

"Forse Scanzi voleva dire che siete un po' eterogenei", prova a glissare la Gruber. "Siamo gli unici che hanno fatto un programma di 20 punti - rivendica con orgoglio la Castelli -, c'è un sistema che ci vorrebbe divisi invece quelli sono temi importanti". [...]

Andrea Scanzi e Laura Castelli - otto e mezzo

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI