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ATTENTI EMIRI! DOPO NEW YORK, VENEZIA, ROMA, UN'OSCURA MINACCIA SI ABBATTE SUI VOSTRI CONTI: IL MEGA PROGETTO DI SANTIAGO CALATRAVA A DUBAI PER IL GRATTACIELO PIÙ ALTO DEL MONDO - 1 MILIARDO DI SPESE PREVISTE? PREPARATEVI A SBORSARNE UNA VAGONATA IN PIÙ...

Da http://www.ingegneri.info

 

torre calatravatorre calatrava

L’estetica di Santiago Calatrava in ‘versione islamica’: è l’originale commistione di stili all’interno del progetto della Torre del Dubai Creek Harbour, il cui design è stato appena presentata ufficialmente. Voluta da Emaar Properties, la torre andrà a modificare in modo significativo lo skyline di Dubai, inserendovi il ‘marchio’ del celebre (e talvolta controverso) architetto spagnolo/svizzero, ingegnere strutturale, scultore e pittore Santiago Calatrava. E soprattutto battendo un record: quello degli 828 metri di altezza del Burj Khalifa, attualmente  il grattacielo più alto del mondo.

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La Torre sarà il cuore vibrante del Dubai Creek Harbour, intervento urbano che avrà una superficie pari a due volte la dimensione del centro storico della cittá di Dubai e che si troverà a 10 minuti dall’aeroporto internazionale di Dubai. Il lungomare si estenderà lungo la Dubai Creek, culla della storia e della cultura di Dubai, e nelle immediate vicinanze di Ras Al Khor National Wildlife Sanctuary.

 

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“Il progetto di Santiago Calatrava, selezionato tramite concorso, ha vinto dopo una lunga competizione fra i migliori architetti del mondo, e corrisponde perfettamente alla nostra richiesta di avere un simbolo che definisca il cuore pulsante del centro di Dubai Creek Harbour”, ha spiegato Mohamed Alabbar , Presidente di Emaar Properties. “Il progetto non solo offre un design eccellente ma racchiude un insieme di tecnologia e rispetto per il contesto ambientale che lo rende unico nel suo genere. Con questa torre stiamo creando una nuova attrazione turisitica che sarà il motore economico a lungo termine della città di Dubai e anche di tutti gli Emirati Arabi Uniti”.

 

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Non è certo il primo progetto di Calatrava in Medio Oriente. Lo studio dell’architetto ha in corso d’opera il Shara Crossing, che connette tre ponti e un tunnel sottomarino a Doha (Qatar). Intanto, solo per dare un’idea di quanto sia richiesto Calatrava nel mondo, in Cina ha ottenuto l’incarico di disegnare altri tre ponti per la cittá di Huashan, negli USA sta lavorando al progetto del ponte Margaret McDermott di Dallas e la chiesa Ortodossa di San Nicola nel WTC di New York. Recentemente è stato inaugurato il Museo del Domani di Rio de Janeiro in Brasile, una prima fase del WTC di New York e il Turning Torso di Malmo in Svezia, un grattacielo di 190 metri premiato con il prestigioso riconoscimento del “10 year Award”, indetto dal CTBUH.

 

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Il disegno della Torre del Dubai Creek Harbour è ispirata a un giglio ed evoca l’immagine di un minareto tradizionale, elemento caratteristico della cultura islamica. La parte terminale dalla sua forma ovale e geometrica serve da piattaforma e punto d’osservazione. La forma longilinea del fiore serve da supporto per la struttura, la quale viene ancorata al suolo da robusti tiranti che simbolizzano le nervature delle foglie del giglio. Tale struttura formata dai cavi apporta una maggiore solidità e una grande precisione tecnica, tutto questo grazie all’uso dell’ingegneria più contemporanea.

 

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“Il suo disegno si ispira alla tradizione araba che è sempre presente negli edifici emblematici come la Alhambra o la Moschea di Cordoba. In queste strutture troviamo esempi meravigliosi di bellezza ed eleganza dove la matematica e la geometria si abbracciano e si esprimono nel senso di architettura classica “ spiega Santiago Calatrava. “In questo senso, il design della Torre del Dubai Creek Harbour sente una notevole influenza dell’arte classica del passato e alla cultura del luogo, inoltre si configura come una grande sfida d’ingegneria e della tecnologia piú avanzata. Durante tutta la mia carriera ho considerato la tecnologia come un veicolo che serve per la bellezza e per l’arte in sè. Questo progetto suppone un traguardo artistico ispirato dall’idea che diventi un punto d’incontro per i cittadini, non solo di Dubai ma di tutti gli Emirati Arabi Uniti e del mondo. Un simbolo di fede e di progresso”.

 

progetto dubai creek harbour progetto dubai creek harbour

La Torre offrirà una vista a 360 gradi della città, qualcosa di unico e senza precedenti grazie a una stanza chiamata The Pinnacle Room da dove poter osservare i panorama. L’osservatorio include altre nove differenti esperienze, fra le quali una piattaforma superiore per avere una ampliata vista alla cittá, due balconi girevoli e giardini sospesi che avvolgono la struttura ricreando alla perfezione i giardini di Babilonia.

 

Inoltre ci saranno altre tre piattaforme pubbliche di osservazione, tutte in cristallo, fra cui una che sarà un lounge bar. Bisogna aggiungere che tutte le piattaforme possono essere trasformate per eventi in aggiunta a uno spazio ad-hoc per gli eventi dentro la torre. Nella base la Torre si collega a una Piazza Centrale con area commerciale, museo, auditorium coperto e altre installazioni.

dubai creek harbour  progettodubai creek harbour progetto

 

Lo sviluppo del progetto si avvale di svariati test fra cui quelli nel tunnel del vento, varie prove antisismiche e tutte le altre richieste dalla normativa attuale vigente. Ogni aspetto della torre è stato disegnato e sviluppato rispettando pienamente le più stringenti norme internazionali di sicurezza, dalla scelta dei materiali alla tecnologia.

 

Il progetto prevede anche un’attenzione speciale alla sostenibilità, che lo studio sostiene diventerà un ‘modello’. Sono previste inoltre connessioni pedonali e corridoi verdi con piante e fiori con le fermate di metro e tram. La piazza centrale sarà facilmente raggiungibile dal Dubai Creek Harbour. La torre avrà un sistema innovativo di climatizzazione ad alto rendimento e un sistema che raccoglierà l’acqua dalla facciata per utilizzarla per la pulizia della stessa.

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Sono state progettare varie zone verdi protette dal sole. Lamelle mobili e porte scorrevoli serviranno a dosare l’entrata della luce naturale del sole sui giardini sospesi e direzionarla adeguatamente, così da ottimizzare l’efficenza e il risparmio energetico.

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