dieselgate merkel volkswagen emissioni

AGLI INDUSTRIALI TEDESCHI CI PENSIAMO NOI – ANGELA MERKEL VIENE CRITICATA DALLE CASE AUTOMOBILISTICHE PER AVER ESCLUSO I VEICOLI DIESEL E BENZINA DAGLI INCENTIVI. E INVECE PD-IV-LEU FANNO UN REGALONE A VOLKSWAGEN & CO: NELL'EMENDAMENTO CHE REINTRODUCE LA ROTTAMAZIONE L'UNICA CONDIZIONE È CHE LA MACCHINA NUOVA SIA EURO SEI, MA NON NECESSARIAMENTE ELETTRICA...

 

 

 

 

 

 

1 – LA NUOVA ROTTAMAZIONE: 4.000 EURO DI SCONTO PER CHI SI LIBERA DELL'AUTO VECCHIA DI DIECI ANNI

Roberto Petrini per www.repubblica.it

 

DIESELGATE

Torna la rottamazione delle auto usate e inquinanti. Con un emendamento al 'decreto Rilancio' depositato in ieri alla Camera Pd, Iv e Leu aprono la strada ad una grossa operazione di ricambio del parco auto sullo stile di quelle del governo di Romano Prodi. L'operazione, se l'emendamento firmato da Gianluca Benamati, Guglielmo Epifani e altri, sarà approvato, scatterà dal 1° luglio di quest'anno e durerà fino al 31 dicembre. Prevede un contributo statale di 2.000 euro e di altri 2.000 euro da parte del concessionario, in tutto dunque uno sconto di 4.000 euro, a chi rottama un veicolo con più di 10 anni di anzianità. Anche senza rottamazione è previsto uno sconto di 2.000 euro (1.000 lo Stato e 1.000 il concessionario). La condizione è che bisogna acquistare un veicolo nuovo Euro 6 con emissioni di C02 superiori a 61g/km.

DIESELGATE

 

La misura resterà in vigore tale e quale anche il prossimo anno, fino al 31 dicembre del 2021 con la differenza che il contributo dello Stato è dimezzato, come quello del concessionario. In pratica lo sconto scende a 2.000 euro.

 

La rottamazione, in forma diversa, vale anche per il mercato dell'usato. Dal 1° luglio al 31 dicembre di quest'anno si potrà rottamare un'auto usata Euro 0,1,2 e 3 con un usato non inferiore a euro 5. Il vantaggio sta nell'esenzione degli oneri fiscali sul trasferimento dell'autovettura.

 

traffico roma blocco diesel

La misura proposta dal Pd arriva in un momento di grande crisi del mercato dell'auto, che la relazione all'emendamento all'articolo 44 del decreto, definisce "una delle principali filiere industriali del Paese". Il calo delle immatricolazioni, si sottolinea, è stato del 50 per cento rispetto all'anno precedente nel mese della riapertura. Il provvedimento di rottamazione si unisce e si integra con le misure prese dal precedente governo per stimolare la sostituzione di auto Euro 0,1,2,3,4 con veicoli elettrici o con veicoli con emissioni non superiori a 60 gr, di C02 al chilometro.

 

merkel 1

 

2 – GLI INDUSTRIALI TEDESCHI: È UN ERRORE, CON QUESTO LIMITE LE VENDITE NON CRESCERANNO ABBASTANZA

Marco Bresolin per “la Stampa”

 

Dopo la Francia, anche la Germania ha deciso di introdurre una serie di incentivi per cercare di risollevare il settore automobilistico. Ma il piano del governo di Angela Merkel ha subito suscitato la reazione negativa dell' industria tedesca dell' auto. Nonostante il forte pressing, Berlino ha deciso di tirare dritto, escludendo di fatto dai sussidi i veicoli diesel e benzina che, nonostante l' incremento dell' elettrico, rappresentano ancora il 90% delle vendite.

angela merkel volkswagen

 

Le cause automobilistiche premevano per il ripristino dello schema per la rottamazione dei vecchi veicoli, ma alla fine ha prevalso la linea della Spd. E così Angela Merkel è stata costretta a dire di no. La cancelliera, dopo una difficile trattativa tra i due partiti di maggioranza, ha preferito puntare sui sussidi per chi acquista auto elettriche: l' incentivo raddoppia e arriverà fino a seimila euro.

merkel diesel volkswagen

 

Il governo ha inoltre investito 2,5 miliardi di euro per le batterie e per la rete di infrastrutture che servirà ad aumentare le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Nel maxi-piano da 130 miliardi del governo tedesco c' è anche una riduzione temporanea di tre punti percentuali dell' Iva, dal 19% al 16%, che ovviamente si applica anche per l' acquisto di automobili, incluse quelle con motore a combustione.

 

traffico roma blocco diesel

Ma per i produttori non basterà a rilanciare le vendite, che a maggio sono diminuite del 49,5% dopo un crollo del 61,1% ad aprile. La Vda, l' associazione dell' industria tedesca dell' automotive, ha espresso il suo "rammarico" per non esser stata ascoltata.

angela merkel volkswagen

 

Pochi giorni fa il governo francese aveva annunciato un piano analogo da 8 miliardi (oltre i 5 miliardi di garanzie statali per Renault). Parigi ha portato da 6 a 7 mila euro gli incentivi per l' acquisto di veicoli elettrici da parte dei privati (da 3 a 5 mila per le aziende), ha introdotto un bonus da 2 mila euro per l' acquisto di mezzi ibridi, ma è andata incontro alle case automobilistiche introducendo incentivi alla rottamazione per l' acquisto di auto nuove: 3.000 euro per quelle a benzina o diesel, 5.000 euro per quelle elettriche.

 

MERKEL MARCHIONNE DIESELGATE

Secondo una stima della Commissione Ue, il settore automobilistico (che conta 1,4 milioni di imprese, incluso l' indotto) sarà il secondo più colpito da questa crisi dopo il turismo, con perdite tra i 90 e i 150 miliardi. L' Acea, la principale associazione dei costruttori, si è detta delusa dal Recovery Plan presentato da Bruxelles: «Troppo vago». Una bozza della Commissione circolata nelle scorse settimane parlava di un intervento da 100 miliardi per il settore, tra cui un fondo da 40-60 miliardi per investimenti nei veicoli a zero-emissioni e uno strumento da 20 miliardi per incentivare l' acquisto di mezzi non inquinanti. Ma nel pacchetto presentato la scorsa settimana non c' era traccia di queste misure.

DIESELGATEDIESELGATE

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…