BANCHE, TREMATE! - IL CEO DI PAYPAL, DAN SCHULMAN, ANNUNCIA: “STIAMO LAVORANDO A UN DIGITAL WALLET ALLARGATO, INCLUSIVO E GLOBALE” - GLI ACCORDI CON INTESA SANPAOLO E PAYTRIPPER (L’ISTITUTO DI PAGAMENTO DI ENEL) E LA CRESCITA DEL MERCATO ITALIANO GRAZIE AL LOCKDOWN: “È TRA I PRIMI DIECI E RESTANO GRANDI POTENZIALITÀ DI CRESCITA. LA PANDEMIA HA ACCELERATO L'ACCETTAZIONE DEI PAGAMENTI DIGITALI, CONSENTENDO UN SALTO DI 3-5 ANNI NELL'ATTITUDINE A USARLI...”
Enrica Roddolo per “L’Economia - Corriere della Sera”
Pochi mesi prima della pandemia globale, Dan Schulman con i ceo di JPMorgan, Walmart, Mastercard e altri 200 big Usa, si sono ritrovati davanti a un tavolo, con l'iniziativa Business Roundtable.
Obiettivo: provare a ridefinire la missione di una Corporation. Qual è dunque, nel 2021, la mission di una grande azienda come PayPal? «Servire la comunità in cui opera, il benessere dei suoi dipendenti, oltreché gli interessi economici dei suoi azionisti», spiega in un'intervista esclusiva con L'Economia, il presidente e ceo di PayPal, Dan Schulman.
Serve insomma una nuova responsabilità sociale delle aziende, specie le più grandi?
«Non solo, più le azioni delle aziende vanno nella direzione di sostenere e migliorare le condizioni del contesto territoriale e umano in cui operano, più le aziende lavorano bene, con maggiore profitto: tutto si tiene.
peter thiel, elon musk fondatori di paypal
E al numero uno delle priorità di un'azienda devono esserci i dipendenti: pre-pandemia nella nostra realtà ho iniziato a registrare le difficoltà economiche di alcuni impiegati. E dire che ero certo avessero buoni stipendi, sopra la media... ho iniziato a pensarci e il risultato è un piano di partecipazione azionaria per dipendenti e soluzioni di copertura sanitaria accessibili».
Già Henry Ford a inizio '900 la pensava così, convinto che agire sugli stipendi fosse l'antidoto a turnover e bassa produttività. Sta già pensando a ulteriori iniziative per i 27.700 dipendenti del big di San Jose in California, Mr Schulman?
«Stiamo iniziando a dare la possibilità di avere la disponibilità del salario prima del tempo di maturazione, senza oneri. Perché specie adesso nel post pandemia il cash flow, è legato alla serenità».
Il ruolo dei ceo sempre più vicino a quello del governo, se i manager come dice devono prendersi cura non solo dei conti ma della salute anche sociale dei propri dipendenti. È così?
«Pubblico e privato devono lavorare in sinergia per assicurarsi che i dipendenti abbiano stabilità finanziaria. Anche a vantaggio del profitto aziendale».
E quali sono le aspettative della «Corporate America» verso la presidenza di Joe Biden?
«Non so quanto farà il governo, ma l'attenzione ai dipendenti è quanto facciamo noi in PayPal. Perché se tratti chi lavora per te con rispetto, ci metterà più passione. E questo si tradurrà in migliori risultati anche per gli shareholders».
A proposito, è vero che quando lavorava in Virgin Mobile (prima di approdare nel 2015 in PayPal, al tempo appena separatasi da eBay) ha passato 24 ore a chiedere l'elemosina a New York?
«Sì, avevamo un'iniziativa a favore di una Ong per gli homeless e volevo capire vivendola quell'esperienza. Poi ho fatto qualcosa di simile quando sono passato in American Express». Ha sempre dichiarato di voler «democratizzare il sistema finanziario».
E in America PayPal adesso ha lanciato prodotti nuovi come Buy now, Pay later in cui si offre una specie di «finanziamento», quasi una banca. Arriverà anche in Italia?
«Nel 2020 in effetti abbiamo lanciato davvero tanti prodotti nuovi, uno sulle cripto valute che contiamo di proporre anche internazionalmente. E poi PayPal QrCode per permettere di pagare in negozio con il cellulare nel post pandemia.
E ancora Buy now, Pay later, una flexible payment option. PayPal mette a disposizione soluzioni finanziarie a zero interessi che i consumatori possono impiegare per comprare ora e pagare poi, suddividendo il costo di un ordine in 3 oppure 4 rate, mentre i commercianti hanno il beneficio di essere pagati subito. Dagli Usa la stiamo esportando in diversi Paese europei e prossimamente sì, pure in Italia. Ma è solo l'inizio».
Quanto vale l'Italia per PayPal?
«È tra i primi dieci mercati se guardiamo alle Pmi che utilizzano PayPal per la loro attività, e restano grandi potenzialità di crescita. Abbiamo oltre 8,7 milioni di conti attivi, il 63% degli italiani si dice interessato a nuovi metodi di pagamento, il 60% ai pagamenti contactless. Quanto alle Pmi italiane, nonostante la pandemia, grazie a PayPal e alle soluzioni digitali, sono state in grado di continuare e anzi espandere il loro business anche fuori dai confini nazionali».
Di quanto?
«Dai nostri dati le transazioni interne sono cresciute del 32% e del 40% quelle internazionali, comparando primo trimestre di quest' anno e del 2020».
Complice il lockdown nella pandemia, PayPal è lievitata: alla fine del primo trimestre 2021 ci sono 392 milioni di conti attivi in più di 200 mercati (+21%). Negli ultimi 12 mesi valgono oltre 1 trilione di dollari i pagamenti con PayPal, con 31.455 transazioni al minuto.
«Si, commercianti e consumatori stanno rivolgendosi a PayPal con numeri record: nel 2020 abbiamo aggiunto circa 68 milioni di consumer accounts e oltre 5 milioni di business accounts. Un anno record per noi. La pandemia ha accelerato drammaticamente l'accettazione dei pagamenti digitali, consentendo un salto di 3-5 anni nell'attitudine a usarli. Il nuovo digital lifestyle ha cambiato per sempre il modo in cui viviamo».
A proposito di pagamenti contactless col cellulare, in Italia «piccole» realtà come per esempio Satispay, hanno avuto successo con la rivoluzione digitale post pandemia. Crescerete in Italia con acquisizioni?
«Sono sempre alla ricerca di nuove acquisizioni interessanti, in tutto il mondo non solo negli Usa. E presto molta attenzione all'Europa: ogni trimestre sul tavolo ho dai 200 ai 300 dossier. Dunque guarderemo anche a realtà interessanti sul mercato italiano. Intanto in Italia stiamo spingendo sulle partnership che consentono gli e-payments verso la pubblica amministrazione».
Altre novità dopo l'accordo PayPal-Intesa Sanpaolo per il servizio PagoPA, messo a punto dall'Agenzia per l'Italia Digitale, che consente a cittadini e imprese pagamenti online verso la pubblica amministrazione?
«C'è un nuovo accordo PayPal-PayTipper (l'istituto di pagamento di Enel): la collaborazione permetterà agli italiani di scegliere PayPal per pagare in modo semplice, facile e sicuro tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le Pubbliche amministrazioni centrali e locali, ma anche verso le aziende a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le Asl e le società di pubblica utilità».
Criptovalute, quale futuro si aspetta?
«Lo scorso anno abbiamo introdotto la possibilità di comprare e vendere criptovalute sulla nostra piattaforma, con più successo di quanto immaginato: a marzo abbiamo annunciato il checkout con le crypto valute, ad aprile abbiamo portato le criptovalute su Venmo e i suoi 70 milioni di clienti. E dico criptovalute perché oggi sono le più popolari ma siamo aperti ad altri i sviluppi del digital money. Sempre rispettando le regole dei governi e il framework regolatorio globale».
Come faremo shopping in futuro?
«In secondi, non giorni, e le transazioni saranno meno costose e per tutti. Con l'AI assicureremo soluzioni personalizzate, non solo per fare acquisti. Ma per far crescere il denaro tramite le criptovalute, i risparmi e gli investimenti».
Darete battaglia alle banche?
«Stiamo lavorando a un digital wallet allargato, inclusivo e globale, con l'integrazione di servizi come Buy now, Pay later , crypto, donazioni, coupons, cash-a-check, money pools, shopping e altro. E con il PayPal digital wallet i nostri utenti possono fidarsi che il loro denaro è garantito da piattaforme sicure».