BANG! LO SCARPARO DELLA VALLE CONTRO MARPIONNE E KAKY ELKANN: “è COLPA LORO, FURBETTI COSMOPOLITI, SE LA FIAT VA MALE, NON DELL’ITALIA O DEI LAVORATORI” - MILANO EUFORICA A +2,3%, SPREAD CALA A 331 - LE BANCHE DEL CONSORZIO DI GARANZIA HANNO GIà SMOLLATO TUTTE LE AZIONI FONSAI (MA NON ERANO OBBLIGATE A FARLO GRADUALMENTE?) - DRAGHI: SE CONTINUIAMO COSì, POSSIAMO ESSERE OTTIMISTI - PASSERA: FINMECCANICA TENGA CONTO DI BAE/EADS - RCS: CONVOCATO IL PATTO PER IL 21 SETTEMBRE…
1 - BORSA: I LISTINI EUROPEI FESTEGGIANO LA FED, MILANO CHIUDE A +2,3%...
Radiocor - Le Borse europee festeggiano il bazooka della Fed e chiudono la giornata in deciso rialzo. Tra le migliori c'e' Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha guadagnato il 2,34%. La convinzione che la Federal Reserve sosterra' l'economia Usa costi quel che costi ha dato fiato ai settori piu' ciclici, a partire da auto (+3,6% il sottoindice stoxx continentale), costruzioni (+3,5%) e materie prime (+5,8%). Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, bene Mediaset, promossa dagli analisti di Barclays, e StMicroelectronics, che ha annunciato per dicembre il nuovo piano strategico.
La mossa della Fed e la discesa dello spread ha premiato le banche, con l'eccezione di Mps. Debole Telecom Italia. Sul mercato dei cambi, l'euro e' salito ai massimi da oltre 4 mesi contro il dollaro a 1,3147 (1,2910 ieri) e si e' rafforzato a 102,83 yen (100,24), mentre il dollaro/yen e' a 78,23 (77,48). In rialzo il prezzo del petrolio: il future ottobre sul wti e' salito dell'1,12% a 99,41 dollari al barile.
2 - SPREAD BTP CHIUDE IN CALO A 331 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude la settimana in calo a 331 punti base da 345 punti di ieri. Il tasso sul decennale si attesta al 5,017%. Il differenziale della Spagna archivia la seduta a 407 punti base col tasso sui Bonos al 5,78%.
3 - MARCHIONNE, TEDESCHI SORDI SU UE E SOVRACAPACITA'
(ANSA) - I "colleghi tedeschi" sono "sordi" nella loro opposizione a non voler fare fronte comune per spingere l'Unione Europea ad affrontare il nodo della sovracapacità . Lo afferma l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
4 - FIAT: DELLA VALLE; NOI SERI, NON FURBETTI COSMOPOLITI
(ANSA) - "E' bene che questi 'furbetti cosmopoliti' sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività , che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro". Lo afferma Diego della Valle attaccando i vertici Fiat.
5 - FIAT: DELLA VALLE, COLPA DI MARCHIONNE E PROPRIETA'
(ANSA) - Il vero problema della Fiat non sono i lavoratori, l'Italia o la crisi (che sicuramente esiste): il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate". Lo afferma Diego della Valle attaccando Sergio Marchionne e il presidente di Fiat, John Elkann.
6 - FONSAI: BANCHE HANNO COLLOCATO TUTTE LE AZIONI
(ANSA) - Le banche del consorzio di garanzia hanno collocato tutte le azioni ordinarie Fonsai rimaste a loro carico dopo l'aumento di capitale. E' quanto si apprende da fonti vicine al consorzio. Le azioni Fonsai sono state acquistate da investitori istituzionali italiani ed esteri con quote frazionate, secondo quanto si apprende. Particolare interesse sarebbe stato raccolto dagli investitori inglesi.
Le banche del consorzio Fonsai, Barclays, Credit Suisse, Deutsche Bank, Mediobanca, Nomura, Ubs, Unicredit, affiancate dai sub-sottoscrittori Banca Akros, Aletti, Carige e Centrobanca avevano sottoscritto solo ieri le azioni ordinarie rimaste inoptate nella ricapitalizzazione per un controvalore di 197,7 milioni di euro. Come previsto, invece, Unipol aveva sottoscritto azioni risparmio rimaste inoptate per un controvalore di 135,9 milioni. Per l'aumento di capitale Unipol, secondo quanto si apprende poi, l'attesa è che le quote rimaste alle banche del consorzio possano venir collocate in tempi brevi. Gli istituti Nel caso della compagnia delle coop hanno sottoscritto azioni ordinarie e privilegiate per un controvalore di 259,9 milioni di euro.
7 - CRISI: DRAGHI, SE EUROZONA SEGUE STRADA PRESA SI PUO' ESSERE OTTIMISTI...
Radiocor - Se l'Eurozona, i governi nei vari paesi 'continuano a seguire la strada presa possiamo essere ottimisti'. Lo ha detto il presidente Bce Mario Draghi. Sui mercati 'ci sono dei primi segnali positivi - ha osservato Draghi - ma la strada da percorrere e' ancora lunga'. In sostanza ci sono le condizioni 'necessarie' per una nuova fase, questo e' stato il messaggio di Draghi (che comunque non ha usato questo termine), ma si tratta di condizioni 'non sufficienti perche' altre decisioni devono essere prese'. Il presidente Bce non le ha indicate, ma una di queste e' procedere entro l'anno per trasferire alla banca centrale europea la supervisione bancaria.
8 - FINMECCANICA: PASSERA, NON PUO' RIMANERE INDIFFERENTE A EADS-BAE...
Radiocor - Finmeccanica non puo' rimanere indifferente di fronte alla possibile fusione tra Eads e Bae System e dovra' tenerne conto nei piani futuri. Lo ha dichiarato a Radiocor il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. 'Certamente - ha detto - Finmeccanica non puo' guardare con indifferenza ad un evento come questo.
L'azienda e' gia' partner di entrambe le aziende che intendono fondersi e certamente anche nei piani di Finmeccanica si dovra' tener conto di questo fortissimo consolidamento a livello europeo'. Alla domanda se Finmeccanica possa pensare di aderire in futuro al costituendo colosso della difesa europea, Passera ha risposto che 'e' un tema tutto da approfondire in cui non si possono lanciare valutazioni del genere trattandosi di tante aziende quotate di questa importanza'.
9 - CONSOB: VIA DIVIETO VENDITE SCOPERTO SU BANCARI E ASSICURATIVI...
Radiocor - E' scaduta con la chiusura dell'odierna seduta di contrattazioni il divieto delle vendite allo scoperto di titoli bancari e assicurativi adottato il 23 luglio 2012 e prorogato il 27 luglio 2012. Lo ha reso noto la Consob che tuttavia mantiene in vigore, a tempo indeterminato, le altre misure a suo tempo adottate in relazione a tutte le azioni quotate sui mercati regolamentati italiani. Resta in particolare in vigore il divieto di effettuare vendite allo scoperto 'nude', cioe' non assistite dalla disponibilita' dei titoli al momento dell'ordine, e permane l'obbligo di comunicazione alla Consob delle posizioni nette corte rilevanti (pari o superiori allo 0,2% del capitale sociale). La Consob, recita il comunicato diffuso in serata, 'continuera' a monitorare in maniera sistematica il regolare soddisfacimento degli obblighi di consegna delle azioni in fase di regolamento.
10 - RCS: PARTITE LE CONVOCAZIONI, PATTO IL 21 SETTEMBRE...
Radiocor - Partite le convocazioni per la riunione del patto di sindacato di Rcs Mediagroup. Dopo che i soci pattisti erano stati preallertati, tutte le disponibi lita', alla fine di lunghe verifiche, secondo quanto risulta a Radiocor, sono confluite per il 21 settembre. Venerdi' prossimo, alle 10 del mattino, si riuniranno quindi i dodici grandi azionisti del gruppo editoriale per discutere sugli scenari attuali e futuri.
Piu' che il piano industriale che sta elaborando l'amministratore delegato Pietro Scott Jovane e che verra' presentato dopo l'assemblea degli azionisti del 16 ottobre sull'articolo 2446 del codice civile - come precisato dallo stesso presidente del Cda Angelo Provasoli - i soci pattisti avranno l'occasione di confrontarsi sulle recenti vicende che hanno riguardato i movimenti del titolo in Borsa (salito di oltre il 250% in un'ottava), che hanno spinto la Consob ad avviare un monitoraggio e che hanno poi visto depositare un esposto in Tribunale da parte di un professionista.
Non si esclude peraltro che i pattisti prendano in esame il destino di quella quota del 5,257% passata dalle mani dei Ligresti a quelle di Unipol. Su questo tema ancora non e' da to sapere il destino della partecipazione: o scattera' la vendita con la prelazione da parte degli altri pattisti, o se si assistera' ad una modifica degli equilibri interni al Patto con l'ingresso di un socio dal profilo differente da quello dei Ligresti.
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