BANKITALIA METTE ALL'ANGOLO LE BANCHE: BASTA TRUCCHETTI SUI COSTI E SUGLI INTERESSI

Francesco De Dominicis per www.liberoquotidiano.it

Addio definitivo alla commissione di massimo scoperto, cioè i super interessi applicati dalle banche quando il conto corrente va in rosso. Prezzi chiari e trasparenti, con l'obbligo di pubblicare una tabella allegata all'estratto conto con l'indicatore sintetico di costo (isc) dei servizi e prodotti offerti ai clienti. Stop agli incentivi per gli operatori di sportello che vendono finanziamenti legati alla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, in modo da limitare che consumatori sprovveduti vengano indotti a sottoscrivere contratti di finanziamento pericolosi.

E ancora: giro di vite sulla pubblicità sul credito al consumo, nelle quali dovranno avere più evidenza le informazioni obbligatorie per i consumatori. Sono alcune delle novità contenute in un giro di vite appena annunciato dalla Banca d'Italia sulle regole di vigilanza. Le nuove norme - che riguardano tutte le categorie di clienti, sia imprese sia famiglie - dovrebbero entrare in vigore entro l'anno.

La mossa di via Nazionale, sulla carta, sembra una rivoluzione, ma tutto dipenderà dalla concreta applicazione da parte degli operatori, vale a dire gli istituti. Di fatto, Bankitalia riscrive buona parte delle cosiddette istruzioni di vigilanza sulla trasparenza e sulla correttezza. Si tratta del complesso pacchetto regolamentare che le banche dovrebbero rispettare quando vendono prodotti e servizi ai propri clienti. Ecco, qui di seguito, tutte le novità.

Addio alla commissione di massimo scoperto. Dopo un balletto che va avanti quasi da un decennio, Bankitalia mette al bando i giochetti degli istituti sui super interessi applicati ai conti correnti che vanno in rosso: anche per un solo giorno di sconfinamento, la stangata veniva calcolata anche su un intero trimestre. Con una serie di interventi legislativi si era cercato di mettere un freno ai banchieri.

Ma lo scorso anno il Governo di Mario Monti nel 2012 aveva varato una norma "salva banche" che consente tutto'ora di aggirare il divieto di cms, rendendo legittimo l'utilizzo di altre forme complesse di remunerazione dei "fidi". Ora potrebbe esserci più chiarezza: da Bankitalia via libera solo alla "commissione onnicomprensiva per la messa a disposizione dei fondi per gli affidamenti" e a una semplice "commissione di istruttoria veloce per gli sconfinamenti". Prezzi dichiarati in anticipo, niente trucchi con imprese e famiglie.

Prezzi chiari nell'estratto conto. Novità nell'estratto conto periodico, il documento con cui i clienti vengono informati circa i movimenti sul loro conto corrente o deposito. L'istituto centrale invita le banche a utilizzare sempre di più i canali telematici, come la posta elettronica. Ma l'innovazione più rilevante riguarda i prezzi e le varie commissioni: all'estratto conto, dovrà obbligatoriamente essere allegata una tabella con l'indicatore sintetico di costo (isc), in modo da rendere chiaro quanto pesa complessivamente sulle tasche dei correntisti ciascun servizio "acquistato" allo sportello.

Cessione del quinto, vietati i premi ai bancari. Secondo via Nazionale il mercato della cessione del quinto (dello stipendio o della pensione) ha creato "forti disagi per i consumatori". Stiamo parlando del prestito agganciato alla busta paga o all'assegno previdenziale: la rata viene prelevata direttamente dall'istituto sul "cedolino" mensile fino a un massimo di un quinto. Vengono rafforzati gli obblighi informativi e vietati gli incentivi per gli addetti commerciali allo sportello: a conti fatti un freno a un prestito che probabilmente ha messo in ginocchio non poche famiglie.

Credito al consumo, pubblicità più chiara su costi e interessi.Di rilievo gli interventi sui mini prestiti, quelli chiesti in banca o nelle finanziarie per acquistare elettrodomestici, televisori, computer, automobili e vestiti. La pubblicità dovrà essere più chiara, in modo da mettere uno stop agli annunci ingannevoli: nei messaggi commerciali si dovrà dare più evidenza alle informazioni obbligatorie (in particolare quelle sui costi dei finanziamenti). Più chiarezza, poi, per quanto riguarda il Taeg, il tasso annuo effettivo globale. Bankitalia spiega che quando il prodotto è legato al conto corrente, devono essere conteggiati anche alcuni costi del c/c insieme con gli interessi.

Arriva il conto di base. Svolta per il conto di base, un prodotto a costo (quasi) zero già previsto nel 2012 nell'ambito di una convenzione a quattro - Abi, Poste, Tesoro e Bankitalia - e tuttavia mai decollato anche per la resistenza degli istituti di credito. Si tratta di un servizio di base, più semplice del conto corrente, ma sostanzialmente simile. Le banche non hanno un grosso interesse a promuoverlo (rende poco) e nei primi 12 mesi hanno venduto come "conto di base" anche prodotti più costosi e complessi. Di qui l'intervento di palazzo Koch. Che indica con chiarezza le caratteristiche e obbliga le banche a pubblicizzarlo nelle filiali.

Occhio ai finanziamenti in valuta estera. C'è poi l'altolà ai finanziamenti in valuta estera (sterlina, franco svizzero, dollaro Usa ...) con l'obbligo, per le banche, di informare i clienti sui rischi legati a questo tipo di prestiti e in particolare sui pericoli derivanti dalle oscillazioni sfavorevoli del tasso di cambio e di quello di interesse.

Clienti informati quando lo sportello passa di mano. Più informazioni ai clienti quando uno o più sportelli passano di mano da una banca all'altra. Via Nazionale pretende che la notizia arrivi ai correntisti in modo puntuale e tempestivo, visto che la cessione di un'agenzia comporta la sostituzione degli strumenti necessari per usufruire dei servizi connessi ai conti (Iban, carta di credito, bancomat). Ma se il cliente non è informato si può trovare dalla sera alla mattina con una tessera di pagamento inutilizzabile oppure potrebbe avere problemi nell'accredito dello stipendio.

 

CRACK BANCAROTTA CROLLO Banca Legnano UNIONE BANCARIA banca brasileSOLDI jpegSOLDI EUROSUICIDIO CRISI SOLDI jpegreal brasilianoMUTUOMutuo Casa

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…