LA BOLLA DAI CONTI SBALLATI - LA SEC CAZZIA FACEBOOK: “IL PROSPETTO NON TIENE CONTO DELLE STOCK OPTION”. GIÀ, PERCHÉ IL CARO ZUCKERBERG SE NE È GIÀ ASSEGNATE E NE HA DISTRIBUITE COME CORIANDOLI - AUMENTATO DEL 25% IL NUMERO DELLE AZIONI OFFERTE: L’IPO DI VENERDÌ POTRÀ VALERE FINO A 16 MILIARDI $ - CATTIVA NOTIZIA: GM SMETTE DI PAGARE LA PUBBLICITÀ SU FACEBOOK, “CUREREMO SOLO LE PAGINE DEI FAN” (CHE SONO GRATIS) - BUONA NOTIZIA: PER UNO STUDIO DI HARVARD, USARE FACEBOOK È PIACEVOLE COME FARE SESSO…

1 - FACEBOOK, CRITICHE AL PROSPETTO - "NON TIENE CONTO DELLE STOCK OPTIONS"
Sara Bennewitz per "Repubblica.it"

L'Ipo dei record, è unicum anche sulle stock options che Facebook ha già assegnato a dipendenti e manager. La società fondata da Mark Zuckerberg che a breve dovrebbe sbarcare sul mercato, adesso possiede 2,13 miliardi di azioni (compresi i titoli relativi all'aumento di capitale finalizzato al collocamento. Nel prospetto di Facebook ci sono una serie di dati calcolati per azione, tipo utile e rapporto debiti/margine lordo tenendo conto dell'attuale capitale sociale. Tuttavia, siccome l'azienda ha già assegnato numerose opzioni (612 milioni per l'esattezza), la Sec impone di rifare tutti i calcoli come se queste opzioni che matureranno nei prossimi anni, in realtà fossero già titoli.

Questo confonde ulteriormente i numeri dell'azienda, che peraltro possiede due classi di azioni (quelle di categoria A che saranno quotate, e quelle di categoria B che invece sono in mano agli attuali manager dell'azienda a cominciare da Zuckerberg. E così l'organo che vigila sui mercati Usa, considera Facebook come una società che ha già 2,75 miliardi di azioni di cui il 20% al momento ancora non esistono.

E' chiaro come questa faccia ancora una volta sballare tutti i conti, ad esempio quelli sulla capitalizzazione del gruppo. Se i titoli saranno offerti a un prezzo compreso tra 34 e 38 dollari, il primo giorno di quotazione Facebook dovrebbe valere tra 73 e 81 miliardi di dollari, ma tenendo conto di tutte le azioni potenziali della società (qualora venissero a maturazione tutte le opzioni), in realtà il gruppo avrebbe un valore compreso tra 93 e 104 miliardi di dollari. Morale: ci sono 20 miliardi di dollari che ballano, non spiccioli. Con quella cifra oggi a Piazza Affari ti puoi comprare la Telecom Italia (che tra risparmio e ordinarie capitalizza 15 miliardi di euro).

2 - FACEBOOK: AUMENTA DEL 25% NUMERO TITOLI OFFERTI IN BORSA
Radiocor - Il sito di social network Facebook ha annunciato un aumento del 25% del numero di azioni che saranno proposte in vendita in occasione del suo ingresso in Borsa atteso per venerdi', che potrebbe permettere di raccogliere circa 16 miliardi di dollari. Facebook ha annunciato un nuovo prospetto di borsa per portare sul mercato piu' di 421 milioni di azioni, rispetto agli oltre 337 milioni previsti fino ad oggi, con la possibilita' che il numero totale dei titoli messi in vendita superi 484 milioni in caso di forte richiesta da parte degli investitori.

3 - GM: SOSPENDE PUBBLICITA' SU FACEBOOK, NON SONO EFFICACI
Radiocor - Gli investimenti pubblicitari in Facebook non generano risultati soddisfacenti in termini di impatto sui consumatori: per questo motivo General M otors ha deciso di sospendere le inserzioni sul social network. Come riporta il Wall Street Journal, e' un duro colpo per la societa' guidata da Mark Zuckerberg, in un momento in cui i possibili investitori dell'Ipo di Facebook (prevista per venerdi', con il prezzo di collocamento fissato la sera precedente) esprimono preoccupazione per l'efficacia delle inserzioni pubblicitarie.

Il colosso automobilistico continuera' comunque a usare le pagine create su Facebook nell'ambito delle strategie di marketing su quelle pero' i contenuti sono pubblicati gratuitamente. 'Anche se il contenuto e' efficace e importante, stiamo sicuramente rivedendo le pubblicita' su Facebook', ha detto il direttore marketing di Gm, Joel Ewanick.

4 - USARE FACEBOOK È PIACEVOLE COME FARE SESSO
(TMNews) - Una serie di ricerche di neuropsicologi dell'Università di Harvard, guidati da Diana Tamir e Jason Mitchell, dimostrano che usare il social network Facebook procura una sensazione di piacere analoga a quelle che forniscono il sesso, il cibo e i soldi. Secondo gli scienziati, è questo il motivo alla base del successo della creatura di Mark Zuckerberg, è in grado di dare soddisfazione a più di 900 milioni di persone in tutto il mondo, che su di essa passano buona parte del loro tempo. In base all'analisi dei post effettuata dagli studiosi, emerge che quelli che raccontano di noi e delle nostre esperienze personali siano pari almeno all'80 per cento del totale.

Si conferma quindi che Facebook lo si usa soprattutto per parlare di sé. Questa, com'è noto è una delle attività favorite degli esseri umani: gli psicologi spiegano che ciò accade in quanto, allorché si parla di se stessi, nel cervello si attivano le medesime aree legate al piacere prodotto dal sesso, il cibo e il denaro. Ne deriva il rilascio di un neuro mediato chiamato dopamina, che provoca la generale sensazione del piacere.

Anche la condivisione delle informazioni (in altre parole, il pettegolezzo), provoca lo stesso tipo di piacere. In fondo, sono cose che si sapevano: solo, ora c'è la dimostrazione scientifica. Chissà che proverà Zuckerberg, quando via Facebook gli confermeranno confidenzialmente in anticipo che la sua creatura, prossima al debutto in Borsa, avrà raggiunto la valutazione di cento miliardi di dollari.

 

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