LA BORSA DI MILANO RECUPERA IL 3,3% CON LE BANCHE ECCITATE DAL PROGETTO DI UN ATLANTE-BIS - MA IL POST-BREXIT PER PIAZZA AFFARI È ANCORA UN PESANTISSIMO -13% - VOLKSWAGEN, UFFICIALIZZATA LA MULTA DA 15 MILIARDI DI DOLLARI PER LA TRUFFA DEL DIESEL

1.BORSA: RIMBALZO IN EUROPA, MILANO RECUPERA IL 3,3% GRAZIE ALLE BANCHE

Ma bilancio post Brexit resta -13,1%. +9% Ubi dopo il piano

BREXITBREXIT

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Arriva il rimbalzo per i mercati azionari europei dopo il doppio ko innescato dal referendum inglese per l'uscita dall'Unione europea che ha fatto perdere l'11% all'Eurostoxx50 e quasi il 16% a Piazza Affari. Nel giorno in cui il Parlamento e la Commissione Ue da Bruxelles hanno ribadito la necessita' di accelerare i tempi per la procedura di exit di Londra sono tornati gli acquisti sulle Borse a cominciare dai servizi finanziari, dalle banche e dagli assicurativi: Milano, arrivata a guadagnare oltre il 4%, ha chiuso con un incremento del 3,3% nel Ftse Mib e e ha portato il bilancio post Brexit a -13,1% circa, Parigi e Madrid hanno recuperato il 2,6%, Francoforte l'1,9%.

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A Londra il Ftse 100 ha rimontato il 2,7%. Tornando a Milano, gli acquisti hanno premiato innanzi tutto Ubi Banca (+9%) che ieri ha presentato il proprio piano industriale al 2020 e ha escluso la necessita' di ricapitalizzazion i ma tut to il settore bancario italiano si e' ben comportato anche grazie all'attesa dell'avanzamento del progetto di un Atlante bis, cioe' di un nuovo strumento di supporto alle ricapitalizzazioni degli istituti di credito piu' fragili.

 

UBI BANCA BRESCIAUBI BANCA BRESCIA

Il vicepresidente dell'esecutivo Ue, Valdis Dombrovskis ha precisato di essere 'in stretto contatto con le autorita' italiane per cio' che riguarda i possibili passi: ci sono diverse modalita' di azioni possibili che sono in corso di discussione'. Il Ftse Italia Banche ha recuperato quasi il 3%. Oltre a Ubi, bene Bpm Milano (+5,6%), Mediiobanca (+5,8%) e Intesa (+4,8%). Dietrofront sul finale per Unicredit e Bper. Sul fronte valutario respira la sterlina: il cambio euro/sterlina e' salito a 0,829 da 0,8332 e lo sterlina/dollaro a 1,3312 da 1,3228. Euro/dollaro a 1,1047 da 1,1022. Petrolio in rialzo dell'1,4% a New York a 46,97 dollari al barile.

 

2.VOLKSWAGEN: UFFICIALIZZATA MULTA NEGLI USA PER 14,7 MLD $ SU DIESELGATE

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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - E' ufficiale: rea di avere truccato i test sulle emissioni dei suoi veicoli, Volkswagen ha patteggiato con le autorita' americane. Il gruppo tedesco, travolto lo scorso settembre dallo scandalo esploso inizialmente in Usa, versera' 14,7 miliardi di dollari per avere barato su circa mezzo milione di veicoli diesel. E' quanto ha comunicato il dipartimento di Giustizia confermando le indiscrezioni del New York Times. La casa automobilistica paghera' 603 milioni di dollari aggiuntivi a 44 Stati americani e al District of Columbia e al territorio di Porto Rico.

 

3.BREXIT: FITCH, PER UE MENO EXPORT E PIU' RISCHIO POLITICO MA NO IMPATTO RATING

matthias  mueller volkswagenmatthias mueller volkswagen

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - L'esito del referendum britannico sulla Brexit pesera' sull'economia dell'Unione Europea, sia per un prevedibile calo delle esportazioni sia per l'aumento del rischio politico. Lo evidenzia Fitch in un rapporto dopo avere declassato ieri il rating sovrano della Gran Bretagna a 'AA' con Outlook negativo, perche' nell'opinione dell'agenzia l'uscita dalla Ue avra' un impatto negativo sull'economia del Paese, sulle finanze pubbliche e sulla continuita' politica.

 

L'impatto per gli altri Paesi Ue sara' minore, precisa Fitch che non prevede altre iniziative negative sui rating sovrani nell'immediato. Declassamenti e revisioni delle prospettive, tuttavia, potrebbero verificarsi nel medio termine se l'impatto della Brexit sugli altri Paesi Ue sara' maggiore del previsto.

 

fitch ratingsfitch ratings

L'uscita della Gb dalla Ue causera' in primo luogo un calo dell'export, la cui entita' dipendera' per altro dai termini eventualmente c oncordat i tra Londra e Bruxelles. Anche il calo della sterlina potrebbe contribuire, d'altro canto, a rallentare il commercio tra Gb e Ue. I Paesi piu' esposti sono Irlanda, Malta, Belgio, Olanda, Cipro e il Lussemburgo che hanno un export di beni e servizi verso la Gran Bretagna pari ad almeno l'8% del Pil.

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