BORSE EUROPEE POSITIVE, MILANO +0,8% - IL DEBITO PUBBLICO SALE DI 26 MLD € - BCE: RIFORMARE IL LAVORO E LIBERALIZZAZIONI (CAPITO CAIMARIO? ALTRO CHE TASSE) - AIR FRANCE, 2MILA LICENZIAMENTI NEL 2012. COME FARÀ AD ASSORBIRE ALITALIA? CHIEDERE AD AIRONE PASSERA! - GLI SPUMANTI GANCIA IN MANO AI RUSSI - PURE L’ORO TRACOLLA - CAPPELLACCI MANDA IN TILT TISCALI DEL RIVALE SORU - LA GRECIA SMANTELLATA NON RIESCE A RISCUOTERE LE TASSE - IL VIAGRA ROSA NON ECCITA GLI INVESTITORI…

1 - BORSA: PROSEGUE POSITIVA CON EUROPA, FTSE MIB +0,81%...
(AGI) - Prosegue con il segno positivo la mattinata a piazza Affari: dopo un rallentamento in scia alla nuova impennata dello spread Btp-Bund, gli indici hanno ripreso vigore per provare il rimbalzo dopo la seduta nera di ieri. Il Ftse Mib guadagna lo 0,81% a 14.546 punti e l'All Share lo 0,6 a 15.281.

Milano, sostenuta dal buon andamento delle banche, e' tra le migliori in Europa; previsto in lieve rialzo anche l'avvio delle contrattazioni a Wall Street, in una giornata densa di dati macroeconomici per gli Usa. Sul listino milanese brlla, per il secondo giorno consecutivo, Bpm (+4,04%), ormai sulla soglia degli 0,30 euro per azione. Corre Intesa Sanpaolo (+3,02%), seguono Unicredit (+1,05%) e Mps (+2,56%).

In rosso Fonsai (-1,71%) e Generali (-0,62%). Segni positivi, invece, nel comparto energetico: Eni guadagna lo 0,39% ed Enel l'1,57%. Piatta Fiat (+0,06%) con Fiat Industrial che lima lo 0,08% .

2 - BANCHE: UE APPROVA REINTRODUZIONE REGIME GARANZIA ITALIANO...
Radiocor - La Commissione europea ha approvato fino al 30 giugno 2012 la reintroduzione del regime garanzie pubbliche alle istituzioni di credito in Italia inizialmente approvato nel novembre 2008 ed esteso nel giugno 2009. Bruxelles ritiene che l'estensione di tali misure e' in linea con le norme sugli aiuti pubblici alle banche nel corso della crisi. Si tratta di misure 'bene mirate, proporzionate e limitate nel tempo e nell'obiettivo'.

3 - BANKITALIA: DEBITO PUBBLICO SALE A 1.909 MLD A OTTOBRE...
(ASCA) - Riprende a crescere il debito pubblico. Secondo le statistiche di Bankitalia a ottobre il debito pubblico e' salito 1.909 miliardi di euro rispetto ai 1.883 miliardi del mese precedente. Lo stock resta poco sotto il livello record di 1.911 miliardi toccato nel mese di luglio.

4 - CRISI: MARCEGAGLIA, SE NON CAMBIA POLITICA UE RISCHIO COLLASSO EURO...
(ASCA) - Se non cambia la politica europea l'euro e' a rischio di collasso. Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine del seminario del Centro Studi di Confindustria. Secondo la leader degli industriali ''la Germania non puo' restare sulle sue posizioni'' e per questo ''chiediamo al governo che ci sia un cambiamento di rotta in Europa e soprattutto in Germania perche' se andiamo avanti cosi' il rischio di collasso dell'euro c'e' e sarebbe gravissimo'' anche se questa circostanza ''non ha un'alta probabilita'' di verificarsi.

5 - UNICREDIT: FONDAZIONE CR VERONA, RIFLESSIONE SEVERA SU CAUSE AUMENTO...
Radiocor - La Fondazione Cr Verona, azionista di UniCredit da' il via libera all'aumento di capitale della banca ma con un suo rappesentante in assemblea chiede agli organi sociali 'una sever riflessione su tutte le cause, interne ed esterne, che hanno portato alla decisione odierna'.

6 - BCE: ATTUARE SUBITO RIFORME LAVORO E LIBERALIZZAZIONI...
(AGI) - E' urgente che i paesi dell'area euro attuino subito riforme strutturali tese ad aumentare la competitivita', intervenendo in particolare sul mercato del lavoro e sulle liberalizzazioni. E' l'invito contenuto nel bollettino mensile della Bce. "Per accompagnare il riequilibrio dei conti pubblici, il Consiglio direttivo ha ripetutamente invocato riforme strutturali audaci e ambiziose - si legge nel bollettino -. Procedendo di pari passo, il risanamento di bilancio e le riforme strutturali rafforzerebbero la fiducia, le prospettive di crescita e la creazione di posti di lavoro.

7 - AIR FRANCE: PREVISTI 2.000 LICENZIAMENTI NEL 2012 (LA TRIBUNE)...
Finanza.com - Air France ha allo studio la riduzione di due mila posti di lavoro nel 2012. A svelare il piano della compagnia aerea francese è "La Tribune". Questi due mila posti, ricorda il quotidiano transalpino, andrebbero a sommarsi ai 4mila posti di lavoro non rinnovati durante gli ultimi quindici mesi. Si tratta di circa il 10% della forza lavoro della società.

8 - GANCIA: RUSSIAN STANDARD CORPORATION RILEVA IL 70% DEL CAPITALE...
Radiocor - Il controllo della storica casa di spumanti Gancia passa al colosso russo R ussian Standard Corporation. L'operazione, che prevede la cessione del 70% della societa', vedra' la famiglia Gancia restare con il 30% del capitale. Russian Standard Corporation e' leader nella vodka ma anche nei servizi bancari e nel credito al consumo e fa capo al fondatore Roustam Tariko.

'Per Gancia abbiamo un progetto ambizioso, vogliamo far conoscere questo marchio in tutto il mondo - ha sottolineato Tariko in una conferenza stampa - escludo per ora lo sbarco in Borsa per due ragioni: non ci piace e non abbiamo bisogno di capitali per crescere'. Le parti non hanno voluto fornire dettagli sul prezzo della transazione, ne' sulla valorizzazione della societa'.

'Le cifre circolate sono scorrette. - ha chiarito l'ex presidente di Gancia, Carlo Pavesio - Posso dire che avevamo un'opportunita' unica di crescere e che fatturato e marchi della societa' sono stati valorizzati in modo corretto'. 'Abbiamo privilegiato gli interessi dell'azienda rispetto a quelli della famiglia', ha concluso Lorenzo Vallarino Ganc ia, decano della famiglia.

9 - NEMMENO LA DIGA DELL'ORO TIENE, SOTTO I 1.600 DOLLARI...
G.Str. per il "Corriere della Sera" - Non succedeva dallo scorso luglio: l'oro è sceso per la prima volta sotto quota 1.600 dollari l'oncia. Con un pesante calo - ieri - di oltre il 5%, all'incirca 100 dollari in meno. Adesso, calcolatrice e calendario alla mano, sembra che l'oro abbia bruciato una buona parte dei «dividendi» della crisi del debito, quantomeno di quella italiana, che ha iniziato a colpire duro proprio lo scorso luglio. Da allora, per diverse settimane, la fuga dal rischio verso gli asset più sicuri ha messo le ali al metallo giallo, ma adesso anche quest'ultimo deve dire agli investitori più «arrivederci» che «benvenuti».

Gli operatori parlano di movimenti in uscita dal metallo giallo a favore di acquisti di liquidità. Tanto che a New York i contratti sull'oro sono ormai scambiati al di sotto della media delle ultime 200 sedute, per la prima volta da gennaio 2009. E rispetto ai massimi di settembre il calo è del 17%. Ma chi ha investito in oro nei giorni del picco, non necessariamente oggi ha perso quel 17%. C'è infatti in gioco anche l'effetto cambio: da quei giorni di settembre il dollaro ha guadagnato un buon 7% sull'euro, riducendo la perdita degli europei al 10%. È quindi possibile che gli investitori, che in questi ultimi mesi hanno lasciato l'oro a favore di nuova liquidità, si siano indirizzati proprio sul dollaro.

E ora? Difficile fare previsioni, visto che solo pochi mesi fa la cavalcata dell'oro sembrava inarrestabile. Ma se la corsa alla sicurezza comincia a premiare più il biglietto verde del metallo giallo, allora la crisi dell'euro potrebbe trasformarsi sempre di più in un trionfo del dollaro. Ma - ancora una volta - è meglio non fare previsioni. Soprattutto se la politica monetaria ultra-espansiva dell'americana Fed, di fronte a una posizione molto più rigorosa - a torto o a ragione - della Bce di Francoforte, sul lungo periodo potrà ritorcersi proprio contro lo stesso dollaro.

10 - L'OPERAZIONE VERITÀ SALVA OLYMPUS...
C.D.C. per il "Corriere della Sera" - L'operazione verità salva Olympus dal delisting. Il gruppo giapponese di macchine fotografiche, coinvolto da mesi in uno scandalo finanziario, ha fornito ieri al Financial Services Agency (Fsa) i conti rettificati dal 2006 a oggi. Ma è sull'ultimo periodo che si è concentrata l'attenzione degli esperti: nella prima metà del 2011, l'Olympus ha registrato perdite per quasi 320 milioni di euro e soprattutto ha rivelato un buco da un miliardo di dollari nei suoi bilanci.

Le azioni del colosso giapponese, sottoposto a diverse indagini e a una class action da parte di un investitore americano, hanno perso metà del valore da quando è scoppiato il caso dell'occultamento delle perdite finanziarie. È stata la stessa azienda a rivelarlo, dopo le accuse dell'ex amministratore delegato Michael Woodford. E ieri il gruppo ha presentato il rapporto sugli utili in vista della imminente scadenza dell'ultimatum lanciato dalla Tokyo Stock Exchange, che aveva minacciato la cancellazione dal listino.

L'azienda si è affrettata ad assicurare che «tenterà di portare avanti riforme fondamentali per recuperare il prima possibile la fiducia», aggiungendo di non poter fornire una prospettiva complessiva degli utili per il 2011 dal momento che non è stato ancora possibile valutare l'impatto dei problemi sulle vendite. È stato comunque rivisto al ribasso il profitto per l'anno fiscale fino al marzo 2011, passato dagli originali 7,38 miliardi di yen a 3,87.

11 - MOMO, L'IPAD E IL DESIGN ITALIANO CHE BATTE LA CRISI...
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Crisi o non crisi il design italiano spacca sempre. Anche all'estero. La Momo Design - la società di Marco Cattaneo nata dalle costole dell'omonimo marchio famoso per i volanti da corsa negli anni Settanta e che si è costruita un nome autonomo con i caschi più chic in circolazione - ha lanciato poche settimane prima della scomparsa del fondatore della Apple, Steve Jobs, una custodia per iPad e iPhone. Nessuno in azienda si aspettava un risultato di questo genere, ma nel giro di poco più di due mesi l'oggetto è diventato un cult, vendendo 100 mila pezzi solo in Europa e producendo un fatturato di 1,2 milioni.

Tanto che le custodie sono state subito lanciate negli Stati Uniti dove le attese ora fanno sperare in un veloce raddoppio. Forse non avremo mai il nostro Mark Zuckerberg. Ma per fortuna Leonardo e Michelangelo ci hanno lasciato un'altro tipo di eredità culturale di cui dovremmo andare più fieri.

12 - CAPPELLACCI MANDA IN TILT LA FIBRA OTTICA DI TISCALI E ZTE...
Da "il Giornale" - Per realizzare la rete a banda ultra larga in fibra ottica in Sardegna sembrava essere tutto a posto. Tiscali, nel 2010, aveva firmato un accordo con i cinesi di Zte, leader mondiale nella fornitura di soluzioni di rete per realizzarla. Della partita doveva essere anche Telecom. In una prima fase, Tiscali e Zte dovevano lavorare alla rete utilizzando i costruendi condotti del gas nell'area dell'hinterland di Cagliari, che comprende oltre 50 mila linee. Ma il progetto si è bloccato perché la Regione guidata da Ugo Cappellacci ha lanciato una gara d'appalto per la costruzione della stessa del valore di 80milioni. E così un progetto che aveva già trovato consensi e pareva ben avviato si è fermato dato che le utilities sarde non vogliono farsi sfuggire l'occasione di un bando pubblico.

13 - IN GRECIA LA MACCHINA PER RISCUOTERE LE TASSE HA BISOGNO DI NUOVA BENZINA...
Edward Hadas per "La Stampa"

L' avidità sarà forse un argomento meno nobile del dovere ma può avere più efficacia. La Grecia e tutti gli altri Paesi che hanno burocrazie di riscossione delle imposte poco efficiente e un'evasione fiscale dilagante, potrebbero seguire un metodo adottato nell'antica Roma, vale a dire il sistema di pubblicani.

Va detto che il rimando a "pubblico" nella parola "pubblicano" è fuorviante. Il sistema usato dall'Impero Romano era quello che oggi si chiamerebbe un partenariato pubblico-privato. I pubblicani di Roma vincevano all'asta il diritto di riscuotere tasse in una particolare regione. Pagavano Roma in anticipo e poi lavoravano duramente per incassare le tasse, trattenendo quel che eccedeva. Il sistema funzionava bene anche in epoche successive: nella Francia di Luigi XIV, dove la pratica era nota come "appalto dell'esazione delle imposte", Nicolas Fouquet riscosse abbastanza per comprarsi un castello, Vaux-le-Vicomte.

Per i governi centrali però, il sistema di pubblicani era tutt'altro che perfetto. Gli esattori trattenevano una quota troppo grande delle entrate e potevano diventare troppo potenti. L'avvento delle moderne burocrazie fiscali con i loro dipendenti stipendiati è stato accolto favorevolmente. Come disse il sociologo Max Weber «L'apparato burocratico sviluppato regge il confronto con altre organizzazioni esattamente come la macchina con i metodi non meccanici di produzione».

In Grecia però il sistema burocratico è stato smantellato. Le promesse del governo di migliorare la riscossione delle imposte non sono state mantenute. Non è una sorpresa. Il senso del dovere dei funzionari è stato indebolito dai tagli salariali e non c'è stato un aumento della disponibilità dei cittadini a sostenere lo Stato nel momento di bisogno. Se i dipendenti dell'agenzia delle entrate e i giudici fiscali prendono bustarelle dagli evasori fiscali, la parte peggiore del sistema di pubblicani è già in funzione. Ma anche in Grecia potrebbe essere arrivato il momento di adottare la parte migliore del metodo non meccanico di riscossione.

14 - BIOSANTE PHARMA CROLLA A WALL STREET, IL VIAGRA ROSA NON ECCITA GLI INVESTITORI...
Finanza.com - Brusco crollo ieri a Wall Street per le azioni Biosante Pharmaceuticals. I titoli del gruppo farmaceutico sono crollati nell' after-hours dell'80% a 50 centesimi di dollaro dopo che la società ha comunicato che il suo prodotto di punta, il Libigel, non ha superato i due studi sulla fase 3 di efficacia condotti dall'Fda. Il Libigel, spesso erroneamente chiamato Viagra per le donne, è un gel pensato per migliorare il desiderio sessuale ipoattivo delle donne in menopausa e quello del gentil sesso colpito da disfunzione sessuale.

 

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