zach mecelis paolo scaroni covalis enel

CHI C’È DIETRO COVALIS? “IL FATTO”: “FINANZIARIAMENTE PARLANDO, ZACH MECELIS È UNO SCONOSCIUTO. HA DEPOSITATO LO 0,67% DEL CAPITALE DI ENEL, UNA SPESA DA 600 MILIONI, QUANDO I PRIMI 7 INVESTIMENTI DI COVALIS NON SUPERANO LA MANCIATA DI MILIONI. È CHIARO CHE AGISCE PER CONTO DI QUALCUNO E FORSE LO SI CAPIRÀ AL MOMENTO DI RICEVERE IL DIVIDENDO A GIUGNO (SE SARÀ RIMASTO). ALCUNE TRACCE PORTANO IN SPAGNA, DOVE I QUOTIDIANI FINANZIARI HANNO NOTATO LEGAMI CON ENDESA, CONTROLLATA SPAGNOLA DI CUI STARACE È VICEPRESIDENTE. SE VINCE MECELIS, È UNA FIGURACCIA; SE NON VINCE, SCATTERÀ LA RESA DEI CONTI…”

Estratto dell’articolo di Carlo Di Foggia per “il Fatto quotidiano”

 

ZACH MECELIS

La battaglia per i vertici di Enel si concluderà oggi all’assemblea degli azionisti. Si vedrà se avrà successo la sfida lanciata al governo italiano e al Tesoro azionista dal fondo caymaniano Covalis dell’ex broker lituano Zach Mecelis. Diversi elementi alla vigilia lo rendono improbabile, ma gli errori commessi lasceranno strascichi. Non è insomma finita qui. Se invece Covalis dovesse vincere, la figuraccia sarebbe dirompente.

 

Oggi l’assemblea eleggerà il Cda. Dovrebbe vincere la lista di Assogestioni, che racchiude i fondi comuni d’investimento e le società di risparmio. Se così fosse, alla fine il Tesoro, che ha il 23% del capitale, comunque eleggerà la sua lista, visto che Assogestioni ne presenta una “corta” di soli tre nomi.

 

È già successo nel 2020 in Enel, quando fu uno choc per il ministero, che stavolta ha problemi più grossi. Come noto, gli alleati sono riusciti a imporre a Giorgia Meloni che a guidare il gigante elettrico sarà Flavio Cattaneo (ex Terna, Rai, Tim) e come presidente Paolo Scaroni, il padre-padrone di Eni durante i governi Berlusconi segnati dai generosi contratti di gas con la Russia.

 

francesco starace foto di bacco (2)

Mecelis ha lanciato la sfida contestando soprattutto la scelta di Scaroni, infatti la sua lista non prevede un Ad, ma solo un presidente: il banchiere Marco Mazzucchelli. A decidere la partita saranno come sempre i grandi fondi esteri. I proxy advisor […] hanno dato indicazione soprattutto di votare Assogestioni. Alcuni grandi fondi hanno preso già posizione.

 

Quello sovrano della Norvegia e Mondrian, che sommano a meno del 4% del capitale, si sono schierati per Mazzuchelli. Per battere Scaroni, però, Covalis deve farlo eleggere in Cda superando almeno il 10% e la letteraccia che Mecelis ha mandato lunedì agli azionisti attaccando Assogestioni sembra suggerire che l’impresa stia sfumando.

 

[…] La realtà è che Covalis è stato aiutato dall’autogol del Tesoro che ha fatto candidare Scaroni come “non indipendente” (molti fondi possono votare solo candidati indipendenti).

PAOLO SCARONI ENEL

L’indicazione però pare arrivata da Enel, ed è la seconda anomalia di questa storia dopo quella dell’Ad del colosso, Francesco Starace, spodestato dopo 9 anni dal controllo, che ha provato pubblicamente a mettersi a disposizione dei vincitori, una cosa talmente incredibile da far sospettare che ci sia una regia interna dietro la mossa di Covalis.

 

Finanziariamente parlando, infatti, Mecelis è uno sconosciuto: ha depositato lo 0,67% del capitale di Enel, una spesa da 600 milioni, quando i primi 7 investimenti di Covalis non superano la manciata di milioni (e tutti, eccetto uno, sono in società dove il presidente non è indipendente). È chiaro che agisce per conto di qualcuno e forse lo si capirà al momento di ricevere il dividendo a giugno (se sarà rimasto). Alcune tracce portano in Spagna, dove i quotidiani finanziari hanno notato legami con Endesa, controllata spagnola di cui Starace è vicepresidente (la lista di Covalis comprende gli spagnoli Daniel Lacalle e Paulina Beato). Oggi il verdetto. Se vince Mecelis, è una figuraccia; se non vince, scatterà la resa dei conti.

francesco staracePaolo Scaroni

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…