caltagirone del vecchio

"CALTA" CANTA SUL LEONE: SALE OLTRE IL 5% DI GENERALI E SI PREPARA ALL'ASSEMBLEA CON DEL VECCHIO, PURE LUI IN AVVICINAMENTO AL 4,8%. NAGEL VUOLE MANTENERE INALTERATO IL CDA IL PROSSIMO MAGGIO. MA SE LE AZIONI DEI DUE PAPERONI SERVISSERO A BOCCIARE LA MODIFICA DELLO STATUTO PRO-GALATERI E A IMPORRE UN CANDIDATO CARO AI DUE SOCI? NAGEL UN ALTRO NOME CE L'HA GIA' (TONONI)

 

Da www.ilsole24ore.com

 

CALTAGIRONE NAGEL GALATERI

Francesco Gaetano Caltagirone sale al 5% di Generali e in questo modo centra l'obiettivo che aveva annunciato diversi mesi fa diventando un azionista chiave del Leone di Trieste. Lo scorso 6 febbraio, infatti, l'imprenditore romano con due differenti operazioni ha rilevato altre 550mila azioni del gruppo assicurativo, arrivando così al 5,002% del capitale.

 

In scia ai suoi acquisti, continuano anche quelli della holding Delfin di Leonardo Del Vecchio, che nelle scorse ore ha portato la sua quota al 4,8%. Anche per il fondatore di Luxottica Group l'intenzione è quella di salire fino al 5 per cento. Ma nessuno, in questa fase, si sente di escludere che i due soci possano crescere ulteriormente. Il momento, d'altra parte, è delicato. Nelle prossime settimane Mediobanca, primo azionista della compagnia, con il 13%, dovrà chiamare a raccolta gli altri grandi soci per definire la lista del nuovo consiglio di amministrazione del gruppo assicurativo che dovrà essere votato dall'assemblea di bilancio.

 

LEONARDO DEL VECCHIO

Ieri il ceo dell'istituto, Alberto Nagel, ha fatto capire che piazzetta Cuccia auspica un rinnovo del cda nel segno della continuità, complice il riscontro positivo che il nuovo piano industriale presentato dalle Generali a novembre ha avuto sul mercato. Il tema centrale, in ogni caso, è quello della presidenza oggi affidata a Gabriele Galateri di Genola, rispetto alla quale il board ha recentemente demandato all'assemblea l'approvazione della modifica dello statuto che elimina il vincolo dei 70 anni di età per la carica da numero uno.

 

 

Questo apre un ventaglio piuttosto ampio di opportunità attorno al quale è immaginabile si terrà il confronto fra i grandi azionisti nelle prossime settimane. E' evidente che il nuovo equilibrio azionario dovrà riflettersi anche nel la composizione del consiglio. Sia il costruttore ed editore romano sia l'imprenditore bellunese hanno incrementato sensibilmente le proprie quote dall'ultima tornata assembleare che ha rinnovato il board. In particolare, gli acquisti si sono fatti più intesi a partire dallo scorso ottobre. Le recenti operazioni hanno così consolidato posizioni costruite da tempo ma, si immagina, destinate a crescere ancora.

 

MASSIMO TONONI

In questo modo è anche contemporaneamente aumentato in maniera sensibile il peso degli azionisti italiani nel capitale del Leone. Già oggi la cordata tricolore, considerato anche il 3% in mano alla famiglia Benetton e l'1,7% in capo alla famiglia De Agostini, più le quote custodite in Invag (circa l'1,2%) e quelle in Ferak, vale quasi il 29% della compagnia, quota superiore alla soglia degli investitori esteri presenti all'ultima assise che potevano contare su poco meno del 23%.

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…