CARI-GENOVESI, 800 MILIONI NON BASTANO! BANKITALIA ALL’ATTACCO, CASTELBARCO ALBANI A RISCHIO SANZIONE

Gianluca Paolucci per La Stampa

Gli 800 milioni di aumento di capitale previsti da Carige potrebbero non essere sufficienti. Lo scrive Bankitalia nella sua relazione ispettiva, recapitata all'istituto ligure lo scorso 30 agosto. Nonostante questo, la banca ieri sera ha ribadito che l'aumento deliberato nel marzo scorso «si conferma ammontare a 800 milioni».

La giornata di ieri è stata convulsa per l'istituto. Il titolo, sotto forte pressione a Piazza Affari, ha chiuso gli scambi in calo del 4,37%, sulla scia delle notizie riportate da questo quotidiano relativamente alle posizioni in derivati su titoli di Stato e al ruolo di Deutsche Bank, finite nel mirino di Bankitalia.

A mercati chiusi, Carige ha emesso un comunicato per precisare che «non esistono buchi nel bilancio». «L'asserita posizione di 7 miliardi di euro fa riferimento ad investimenti in titoli di stato italiani da parte del gruppo bancario, in gran parte anch'essi coperti con derivati che proteggono dal rischio di tasso». Inoltre «le riferite differenze valutative rilevate dall'Organo di Vigilanza sui contratti derivati sono originate da motivazioni di natura tecnica e sono di limitata entità».

Fin qui la posizione della banca. Dal canto suo, la relazione Bankitalia traccia un quadro più articolato. Come riportato ieri, gli ispettori scrivono che «sono state prese, senza compiute valutazioni, cospicue posizioni a leva su titoli di Stato» italiani per quasi 7 miliardi, anche «inflation linked e/o con elevata vita residua».

Carige in questa attività ha trascurato «oneri e rischi connessi alle necessità di rifinanziamento e all'ampio utilizzo di derivati di copertura» a partire dall'impatto della collateralizzazione. In particolare vi sono stati assorbimenti di margini a garanzia pari a 1,1 miliardi di euro a giugno scorso, e vi è stato l'immobilizzo di investimenti gravati da riserve negative per 0,5 miliardi di euro dopo picchi superiori al miliardo.

L'istituto precisa anche che «a ulteriore garanzia della correttezza della propria operatività, oltre alla consueta attività di costante monitoraggio, ha effettuato una specifica verifica tramite i propri organi interni di controllo; inoltre ha affidato, su propria iniziativa e già ad inizio anno, a primaria società di revisione e di consulenza analoga verifica, conclusasi con la conferma della piena correttezza delle rilevazioni e dell'operato di Banca Carige».

Ma la relazione, accompagnata da una lettera firmata dal governatore Ignazio Visco, si spinge più in là. La Vigilanza conferma la necessità per l'istituto ligure di attuare le «misure volte ad assicurare il raggiungimento, nei tempi previsti, del richiesto rafforzamento patrimoniale (quello da 800 milioni euro approvato in marzo, ndr.), che rischia però, in prospettiva, di non essere risolutivo stanti l'avverso contesto e l'insoddisfacente situazione tecnica e di governo» societario.

Tra i profili di conformità del governo aziendale la Banca d'Italia rileva inoltre che Banca Carige ha cercato di «mantenere l'equilibrio economico ricorrendo anche a soluzioni opportunistiche» e ad «accorgimenti contabili e valutativi» sul bilancio 2012 grazie ai quali l'istituto è riuscito ad raggiungere gli obiettivi previsti «nonostante il peggioramento di variabili chiave dell'attività caratteristica». Tra queste accorgimenti, cita «il rinvio in extremis al 2013 della valutazione al fair value delle emissioni».

Dalla documentazione emerge anche che la richiesta di aumentare il capitale per 800 milioni era stata avanzata dalla stessa Bankitalia nel dicembre del 2012. La documentazione indica anche i soggetti a rischio di sanzione per la varie violazioni rilevate dagli ispettori, tra i quali figura anche il candidato alla presidenza Cesare Castelbarco Albani.

 

 

cesare castelbarco albani Carige visco ignazio BANCA CARIGE E LA NUOVA BANCA CARIGE ITALIA CARIGEGIOVANNI BERNESCHI FOTO INFOPHOTOflavio repetto

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...) 

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"