SONO BANCHE O CASINÒ? - LA TRUFFA DA 2 MLD $ CHE RISCHIA DI AFFONDARE IL COLOSSO SVIZZERO UBS È L’ENNESIMA PROVA DI COME DAI SUBPRIME A OGGI SIA CAMBIATO POCO O NULLA - COME HA FATTO IL TRADER CANAGLIA, UN GHANESE DI 31 ANNI, A SCAVARE LA VORAGINE INDISTURBATO? - SU FACEBOOK LUI È GIÀ UNA STAR: “SEI IL MIO IDOLO!”, “FARAI UN SACCO DI SOLDI CON CONFERENZE, INTERVISTE E LIBRI. MA NON RACCOGLIERE LA SAPONETTA NELLA DOCCIA”...

1 - UBS MAXIFRODE DA 2 MILIARDI DI DOLLARI IL TRADER TRENTENNE FINISCE IN MANETTE

Antonia Jacchia per il "Corriere della Sera"

Maschio, trentenne, ambizioso. E truffatore. Non sarà solo una questione di testosterone, ma sembra questo il fil rouge che accomuna i trader «canaglia» che hanno inanellato alcune delle più grandi frodi bancarie degli ultimi 15-20 anni.

Si è da poco archiviata la polemica su Jérôme Kerviel, l'enfant prodige di Société Générale che fece perdere 4,9 miliardi alla banca francese che si accendono i riflettori sul trentunenne Kweku Adoboli, cittadino ghanese, arrestato dalla City Police per «frode generata abusando delle propria posizione». Il trader che sta facendo tremare Ubs sarebbe «colpevole» di aver mandato in fumo 2 miliardi di dollari dei risparmi della più grande banca svizzera (il cui bilancio è quattro volte il Pil della repubblica elvetica).

Laurea all'università di Nottingham, Adoboli lavora alla European Equity Trading - Delta1 di Ubs a Londra, una divisione finita già sotto la lente di ingrandimento di Oswald Gruebel, ceo del colosso di Zurigo, dopo le pesanti perdite seguite alla crisi del 2008 (e il salvataggio da parte del governo elvetico) e lo scandalo dei suoi banchieri che aiutavano clienti ricchi negli Usa a frodare il fisco. Divisione che ora rischia la chiusura. Come il giovane funzionario abbia potuto accumulare perdite così consistenti senza creare allarme nella banca resta un'incognita, che rilancia il cosidetto «casinò banking» e la convinzione che dai subprime a oggi poco (o niente) si sia fatto per proteggere i risparmiatori.

Secondo alcuni analisti «il buco» potrebbe essere il frutto di un'operazione andata male in seguito alla decisione recente del governo svizzero di fermare la corsa del franco sull'euro. In ogni caso Ubs è preoccupata per la sua reputazione e perché possa venir meno la fiducia dei clienti. E la reputazione è tutto per una banca.

Del resto, dopo lo scandalo Kerviel, una certa diffidenza non ha mai completamente abbandonato la SocGen. Tanto che alcune settimane fa è bastato un feuilleton estivo per rendere credibili le voci che l'istituto di credito francese fosse sull'orlo del disastro. Così la storia si ripete. Aveva 31 anni nel 2008 Kerviel, un ragazzo di umili origini che dalla campagna bretone riuscì a mettere in ginocchio la terza banca in Francia.

Condannato a cinque anni e al risarcimento di 4,9 miliardi, «pago io per tutto il sistema» aveva ribadito l'ex trader all'uscita dal tribunale. E c'è chi in Francia gli dà ragione considerandolo se non un eroe una vittima. In tempi di crisi e di sfiducia verso le banche Socgen, forse per «strategia commerciale» ha deciso di non chiedere a Kerviel la restituzione dei miliardi frodati.

E non aveva ancora 30 anni (28 per l'esattezza) Nick Leeson, il trader spericolato che con le sue speculazioni nel 1995, affondò la storica banca della Regina, con perdite per 1,4 miliardi di dollari (di allora). A differenza di Adoboli, Leeson si consegnò all'aeroporto di Francoforte dopo una vacanza intorno al mondo e una caccia all'uomo intercontinentale. Ma ai tempi di Facebook, la vita è in diretta. E proprio due giorni fa Kweku aveva scritto sul suo profilo: «I need a miracle».

 

2 - IN MANETTE IL TRADER CHE FA TREMARE UBS
LA BANCA SVIZZERA RISCHIA DI PERDERE 2 MILIARDI

Luca Fornovo per "la Stampa"
Ben fatto», «ottimo lavoro», «sei il mio idolo». C'è persino chi lo incoraggia: «Non ti preoccupare, farai un sacco di soldi, con conferenze, interviste e libri, ma non raccogliere la saponetta nella doccia... ». Sulla sua pagina Facebook continuano a fioccare i commenti (oltre 200 fan) su Kweku Adoboli. A dispetto del suo look da rapper nero, non è una star dell'hip hop, ma da ieri è balzato nell'hit parade dei signori della truffa. Adoboli è finito in manette a Londra perché con un clic sul pc ha fatto perdere 2 miliardi di dollari al colosso bancario svizzero Ubs.

Ghanese, «un tantino disordinato» come dice il padrone di casa del suo loft da 300 metri quadri di Shoreditch, Adoboli (31 anni) fa guarda caso la stessa professione, il trader come Jerome Kerviel, l'operatore della banca francese Société Generale, condannato lo scorso ottobre a tre anni di prigione e a restituire 4,9 miliardi di euro.

Nel terzo anniversario del crac di Lehman, il trader di Ubs Adoboli (che in ghanese vuol dire capro espiatorio) è stato arrestato alla sua scrivania nel cuore della City. Kweku ha causato con «una operazione di compravendita non autorizzata» nella divisione investment bank una perdita che rischia di mandare in rosso le trimestrali di Ubs. Che ha combinato? Non è ancora chiaro, ma le dimensioni della perdita hanno suggerito ad alcuni analisti che la perdita sia legata a scambi di derivati nel mercato dei cambi che ha un valore di circa 4.000 miliardi al giorno. Una teoria è che la decisione recente del governo svizzero di fermare l'ascesa del franco nei confronti dell'euro abbia preso il trader di sorpresa. Kweku potrebbe aver scommesso, perdendo, che il franco sarebbe rimasto forte.

E così «Fiducia, sicurezza e discrezione»: i valori simbolizzati dalle tre chiavi del logo di Ubs, sono andati in frantumi nello spazio di una notte. Solo 48 ore fa Ubs, che ha seimila dipendenti a Londra e 65 mila nel mondo, aveva scoperto l'ammanco e all'una di ieri notte ha informato la polizia della City of London. Tre ore dopo le manette.

Dalle pagine di Facebook, il trader si difende: riferendosi ai banchieri di Ubs, Kweku ironizza: «Due miliardi non è mai quanto la loro esposizione alla Grecia, loro hanno già fatto meglio di me. Ma non ascoltatemi, sto passando brutti momenti in questi giorni». Invece in un memorandum ai dipendenti l'ad di Ubs, Oswald Gruebel, al timone dal 2009 ha commentato: «Kweku resta nelle mani della polizia. È un arresto doloroso». Nonostante la corsa delle Borse e delle banche, ieri le azioni Ubs hanno perso a Londra il 10,8%. L'ammanco ha polverizzato i risparmi di 2 milioni di franchi svizzeri (2,3 milioni di dollari) che il colosso svizzero aveva annunciato in agosto e che prevedevano il taglio di 3.500 posti di lavoro.

Kweku lavorava come European Equity Trader Director nella banca di investimenti di Ubs, una divisione da 18 mila trader che rischia la chiusura dopo essere già finita nel mirino dopo le pesanti perdite seguite alla crisi del 2008 (il governo elvetico era corso al salvataggio) e lo scandalo dei suoi banchieri che aiutavano ricchi clienti negli Usa a frodare il fisco. Anche John Hughes, capo di Kweku, si sarebbe dimesso. Oltre ad Adoboli e a Kerviel nella hit parade dei trader canaglia è finito nel 2009 anche Ray Rajaratnam, il fondatore dell'hedge fund Galleon, arrestato dall'Fbi per insider trading.

 

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