E RIMETTI I NOSTRI DEBITI (CON LE BANCHE) - CI SONO 100 MLD € DI CREDITI SOFFERENTI CHE GLI ISTITUTI FATICHERANNO A RECUPERARE (QUASI DUE TERZI SONO A CARICO DELLE AZIENDE) - PER I CITTADINI PESANO SOPRATTUTTO I MUTUI E L’AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE, SENZA CONTARE LA PERDITA DEL POTERE D’ACQUISTO E L’INFLAZIONE - I ‘BUFFI’ CON LE BANCHE SONO EQUAMENTE DISTRIBUITI E TOCCANO ANCHE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LE IMPRESE A CONDUZIONE FAMILIARE (QUASI 10 MLD €)…

Francesco Semprini per "la Stampa"

E' l'ennesimo allarmante segnale che conferma come la crisi finanziaria non cenni a mollare la presa. E a farne le spese sono famiglie e imprese italiane, sempre più in difficoltà a onorare i debiti contratti con gli istituti di credito. A rivelarlo è la Banca d'Italia nel supplemento «Moneta e Banche» pubblicato ieri, secondo cui le sofferenze per gli istituti del paese, nel mese di settembre, hanno superato la soglia dei 102 miliardi di euro. A tanto ammontano i prestiti a rischio erogati dalle banche ovvero quelli che presentano minori probabilità di rimborso da parte dei clienti.

Si tratta di un aumento assai pronunciato su base annuale pari al 39,9% rispetto ai quasi 75 miliardi di euro del settembre 2010. A dimostrazione del momento di gravi turbolenze in cui si trova il sistema imprenditoriale italiano è il fatto che quasi i due terzi delle sofferenze (che al valore di realizzo, ovvero al netto delle svalutazioni contabilizzate, ammontano a 53,8 miliardi) è a carico delle aziende. Alla voce società non finanziarie infatti, il bollettino iscrive 66.65 miliardi di euro in prestiti a rischio contro i 47,64 dello stesso periodo dello scorso anno.

Un balzo del 39,9% inferiore solo a quello riportato dalle famiglie che se in termini assoluti sono esposte di meno, in termini percentuali registrano un aumento delle sofferenze del 46,7%. In sostanza le famiglie consumatrici rischiano di non restituire agli istituti di credito 24,07 miliardi di euro, a fronte dei 16,42 miliardi di settembre dello scorso anno. Sono i mutui a pesare maggiormente sull'indebitamento dei cittadini e l'aumento dei tassi d'interesse rende ancora più onerosa l'opzione di rifinanziamento.

I nuclei familiari devono fare i conti inoltre con la tenuta del bilancio domestico, stretto nella morsa di perdita del potere di acquisto e aumento dei prezzi dei prodotti, anche quelli di prima necessità, come dimostra del resto la contrazione cronica dei consumi. Capitolo a parte meritano le cosiddette «famiglie produttrici», ovvero le imprese a conduzione familiare, che a settembre contavano prestiti a rischio per 9,93 miliardi di euro, segnando un rimbalzo del 16,2% rispetto ai 7,8 miliardi dello scorso anno.

Il dato aggregato di istituzioni finanziarie, assicurazioni e fondi pensione segna un rialzo del 50% delle sofferenze a 701 miliardi contro i 469 miliardi di settembre, mentre per la pubblica amministrazione l'incremento si è fermato al 9,1%. La ripartizione per settori traccia una mappatura piuttosto aderente delle difficoltà con cui le diverse categorie di imprese devono fare i conti a causa della crisi finanziaria e della paralisi economica in cui si trova l'Italia. E' l'attività manifatturiera quella più esposta con 22,55 miliardi di euro, seguita dal comparto delle costruzioni e dal commercio sia esso all'ingrosso che la dettaglio.

Palazzo Koch fa notare che i valori descritti nel supplemento «sono stati influenzati da discontinuità dovute ad alcune operazioni societarie compiute da banche», e questo spiegherebbe in qualche modo il carattere pronunciato delle variazioni rispetto ai mesi precedenti. Ma le cifre sono «preoccupanti» specie per le famiglie come spiega Elio Lanutti, presidente dell'Adusbef l'associazione che tutela i consumatori di banche e istituzioni finanziarie. Ancor più perchè nello stesso periodo i prestiti erogati, sono stati pari a 1.984 miliardi di euro rispetto ai 1.914 miliardi di settembre 2010, ovvero in aumento marginale del 3,6% a una velocità cioè che nemmeno sfiora di un decimo quella registrata dalla sua componente «a rischio».

 

ELIO LANNUTTIignazio visco ELIO LANNUTTIGIUSEPPE MUSSARI resize

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO