“CI SONO GRAVI LACUNE INFORMATIVE” – SCOPPIA LA CONTESA SUL MILAN TRA L’AZIONISTA DI MAGGIORANZA ELLIOTT, CHE HA ANNUNCIATO LA VENDITA DEL CONTROLLO DEL CLUB AL GRUPPO STATUNITENSE REDBIRD DI GERRY CARDINALE, E L’AZIONISTA DI MINORANZA BLUE SKYE - IL CONSIGLIERE SALVATORE CERCHIONE, ESPRESSIONE DI BLUE SKYE, SI È DIMESSO DAL CDA DEL CLUB DENUNCIANDO “OPACITA’ E ANOMALI CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI VENDITA DEL MILAN A REDBIRD E…”
Carlo Festa per www.ilmessaggero.it
Sul Milan scoppia la contesa tra l’azionista di maggioranza Elliott, che ha da una settimana annunciato la vendita del controllo del club rossonero al gruppo statunitense RedBird di Gerry Cardinale, e l’azionista di minoranza Blue Skye (proprietario indirettamente di poco più del 4 per cento della squadra).
Il consigliere Salvatore Cerchione, espressione di Blue Skye, si è infatti dimesso dal Cda del club denunciando in una lettera le “gravi lacune informative” rispetto a molti temi fra cui “la direzione e coordinamento e l’opacita’ e anomali caratteristiche” del processo di vendita del Milan a RedBird.
Inoltre la stessa Blue Skye ha avviato al Tribunale del Lussemburgo due cause contro Elliott.
La prima causa riguarderebbe l’operazione di vendita del Milan, che a detta di Blue Skye deve avere il via libera delle controllanti lussemburghesi dove è socio. La seconda causa sarebbe sulla rimozione dal board della holding Rossoneri (a detta di Blue Skye senza validi motivi) del consigliere Giovanni Caslini, sempre espressione del gruppo londinese.
La struttura di controllo del Milan è ancora espressione del’uscita di Yonghong Li nel 2018. Il club è infatti controllato dal veicolo lussembughese Rossoneri, a propria volta controllato da Project RedBlack. Elliott controlla indirettamente poco meno del 96 per cento mentre Blue Skye possiede poco più del 4 per cento.