TANTE CHIACCHIERE, NESSUNA SOLUZIONE - EUROGRUPPO, VERTICE UE, ECOFIN, CERNOBBIO, DAVOS, G7, G20. ORA C’È PURE “EUROFI” A MILANO CON DRAGHI: SEMPRE LE STESSE FACCE, LE STESSE CIFRE (HORROR), ZERO IDEE NUOVE
1. A MILANO IL VERTICE DELLA CRESCITA - LA SPINTA DI DRAGHI ALL’EUROGRUPPO
Stefania Tamburello per “Il Corriere della Sera”
Ministri, economisti, banchieri centrali, tutti chiamati a discutere sul perché l’Europa non riesca a ritrovare la strada della crescita: oggi a Milano prende avvio una tre giorni di confronti, a più livelli, tecnico e politico, da cui si attendono indicazioni importanti sulla strategie che saranno seguite nei prossimi mesi.
Un grande convegno di Eurofi, il think tank presieduto da Jacques de Larosière, quindi l’Eurogruppo e a seguire il primo Ecofin informale a guida italiana saranno le tre diverse occasioni di dibattito. Sullo sfondo, le cifre, severe, su disoccupazione, inflazione e sviluppo e il richiamo del presidente della Bce, Mario Draghi, ai governi a condividere l’urgenza di agire.
Draghi interverrà stasera al convegno di Eurofi ed il suo sarà, ancora una volta, il discorso più atteso, peraltro il primo dopo le decisioni della Bce, di tagliare al «livello minimo» i tassi di interesse, portati allo 0,5%, ad un passo dallo zero, e di accelerare sulla realizzazione del programma di acquisti di Abs, cioè di titoli bancari cartolarizzati rappresentativi di prestiti ad imprese e famiglie.
Sarà quindi, per lui, l’occasione per spiegare tempi e obiettivi di tali iniziative che si aggiungono al piano di prestiti finalizzati ai finanziamenti di imprese e famiglie. Il numero uno dell’Eurotower, che sin da oggi avrà contatti ed incontri bilaterali nell’ambito delle riunioni dell’Eurogruppo e dell’Ecofin, avrà anche modo di ribadire e chiarire, senza malintesi, le sollecitazioni fatte nel discorso di metà agosto di Jackson Hole in cui ha ribadito che la politica monetaria non può fare tutto da sola e che diventano sempre più necessarie e urgenti le riforme strutturali e la composizione, più favorevole alla crescita, delle voci di bilancio. Ci vuole più flessibilità — aveva aggiunto nell’intervento americano — mantenendo ferme però le regole previste e non retrocedendo rispetto all’obiettivo di tenere i conti a posto.
Ma sulla flessibilità — anche nell’interpretazione delle regole — insiste la Francia, che ieri ha fatto sapere che potrà rientrare entro il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil solo nel 2017 e in qualche misura, in modo più articolato, l’Italia, con la Germania invece arroccata nella difesa tout court del rigore. È quindi molto probabile che gran parte del confronto finisca per svolgersi su questo tema.
CON DRAGHI Anche se il ministro italiano, Pier Carlo Padoan, padrone di casa all’Ecofin, cercherà di portare più avanti possibile la sua agenda che insiste in modo particolare sulla necessità di sviluppare un’azione comune per rilanciare gli investimenti. Non per nulla di investimenti e dell’Expo 2015 si parlerà nell’incontro dell’Asem. il forum Asia-Europa, che si svolgerà domani prima dell’Eurogruppo.
Nell’agenda della presidenza italiana dell’Ecofin, che servirà un po’ da guida per la nuova Commissione europea, appena nominata, c’è anche la discussione di una road map degli strumenti finanziari per sostenere la crescita. Tra questi ci sono le cartolarizzazioni, che, per essere rilanciate, hanno bisogno, come ha rilevato lo stesso Draghi giovedì scorso a Francoforte, di nuove regole.
Padoan comunque interverrà anche oggi all’Eurofi e parlerà dei problemi della crescita, un argomento che tratterà anche, in apertura di convegno, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco
2. VISCO: DEBOLEZZA ECONOMICA NON CONFINATA A PAESI SOTTO STRESS
(LaPresse) - "Nell'area dell'euro i dati recenti indicano che le prospettive di crescita restano scarse e debolezza economica non è più confinata ai Paesi sotto stress". Così Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, nel suo intervento all'Eurofi in corso a Milano.
PERFORMANCE ECONOMICA UE DELUDENTE. "La performance economica deludente nell'Unione europea va ben oltre le esperienze precedenti. Al cuore del problema è la debolezza della domanda aggregata, in particolare dgli investimenti" ha aggiunto Visco, governatore della Banca d'Italia, nel suo intervento all'Eurofi in corso a Milano.
Rilanciare gli investimenti, pubblici e privati, nazionali ed europei, secondo Visco "è fondamentale per far ripartire la ripresa". In generale, quindi l'obiettivo "è quello di rendere il contesto imprenditoriale più favorevole agli investimenti. Oltre l'attuazione delle riforme strutturali specifiche per ciascun Paese, che è di importanza decisiva, gli investimenti richiedono condizioni di finanziamento favorevoli" ha spiegato Visco. La Presidenza italiana ha posto questo tema in cima alla sua agenda, ricorda il governatore.
QUATTRO PRIORITA'. Per promuovere gli investimenti e migliorare l'accesso al credito, sono quattro le priorità che spiccano: la riduzione del costo del capitale; rilancio delle cartolarizzazioni; sviluppo di fonti di finanziamento sul mercato dei capitali; investire nelle infrastrutture. "Insieme con riforme strutturali specifiche di ogni Paese sul lato dell'offerta, una più ampia azione di politica economica è necessaria per accelerare la costituzione di infrastrutture, sia materiali che immateriali, indispensabili per il successo di un vero mercato unico" ha auspicato e suggerito Visco.
ASPETTATIVE INFLAZIONE DIMINUITE. "Le aspettative di inflazione a medio termine sono diminuite notevolmente. Con i tassi di inflazione anche negativi, il consolidamento del debito pubblico e privato è più difficile, mentre persistenti rigidità nominali ostacolano l'aggiustamento dei prezzi relativi" ha spiegato il governatore della Banca d'Italia, nel suo intervento all'Eurofi in corso a Milano.
"Evitare il rischio che un periodo troppo prolungato di bassa inflazione possa eventualmente portare ad una dis-ancoraggio delle aspettative di inflazione a medio termine è di primaria importanza. Se necessario, ulteriori azioni di politica monetaria possono essere intraprese" ha spiegato Visco, che aggiunge come "rispetto al passato, nelle attuali circostanze la politica monetaria ha un potente alleato: la politica macroprudenziale". Ciononostante, "misure macroprudenziali dovrebbero essere efficacemente utilizzate per aumentare la resilienza del sistema finanziario" ha auspicato Visco, perché "in generale, sembra che vi siano vincoli per la politica monetaria di continuare a fornire lo stimolo necessario per l'economia dell'area euro".
PER CRISI EUROZONA NON BASTANO AZIONI ISOLATE. "Un sostanziale rafforzamento della ripresa europea, con l'avvio di un lungo cammino verso l'uscita definitiva dalla crisi, non può essere raggiunto dalle azioni isolate di singole autorità di politica economica" ha proseguito Visco. "In particolare, la politica monetaria da sola non può rilanciare la crescita e garantire la stabilità finanziaria nella zona euro, se i problemi di fondo della crisi non si risolvono a livello sia nazionale che europeo".
"In una prospettiva di più lungo periodo, abbiamo bisogno di riprendere il processo di integrazione europea, pur riconoscendo che si tratta di un processo lungo e faticoso, e lungi dall'essere lineare" ha aggiunto Visco. "Il dibattito sulla 'capacità fiscale' della zona euro deve essere riavviato. "Al di là del risultato importante ottenuto con l'Unione bancaria - ha concluso - è essenziale continuare con determinazione lungo il percorso di un'Unione più ampia".