CORRIERE DELLA VALLE - MEDIOBANCA DI NAGEL PRO-SCARPARO ALLA FACCIA DI KAKY ELKANN - MA SIAMO SICURI CHE SGANCERA' UNA BARCA DI EURI PER LA QUOTA ROTELLI?
Giovanni Pons per "La Repubblica"
«Tutti gli azionisti che si impegnano e mettono capitali in Rcs devono poter esprimere la propria opinione e partecipare al tavolo senza steccati tra soggetti del patto e fuori patto», ha detto l'ad di Mediobanca Alberto Nagel; quindi «ben venga il contributo di azionisti come Diego Della Valle a piani attuali o futuri». Ecco la conferma che si aspettava da qualche settimana.
Il fondatore della Tod's ha riallacciato i rapporti con piazzetta Cuccia e con Intesa Sanpaolo, le banche azioniste di Rcs che hanno promosso l'aumento di capitale da 400 milioni senza il quale la casa editrice sarebbe entrata in procedura concorsuale. E ora sia Nagel che Giovanni Bazoli sono d'accordo affinché Della Valle assuma una posizione di primo piano nell'azionariato in modo da pilotarne il rilancio.
Il patto di sindacato, inoltre, è in via di scioglimento: «Prima lo si rivede meglio è - ha detto ancora Nagel - la tipologia dei patti tipo quello di Rcs mettono un pò a disagio i partecipanti, perché hanno bardature concepite nel passato».
E anche la revisione del piano industriale messo a punto dall'ad Pietro Scott Jovane è un passo su cui ormai si è coagulato un certo consenso, se si esclude il presidente della Fiat John Elkann. Lo si farà ad aumento concluso, come ha ricordato ancora Nagel: «Non ci sono i margini temporali durante un aumento di capitale per cambiare il piano, ma c'è tutta la disponibilità a ragionare appena finito l'aumento di capitale».
Fatto sta che la mappatura dell'azionariato non è ancora chiara e la si avrà soltanto il 6 luglio quando tutti i diritti saranno stati sottoscritti. L'incognita maggiore riguarda i diritti di opzione in mano a Giuseppe Rotelli, che ieri in risposta alle richieste della Consob ha dichiarato di averne venduti una parte, 4,6 milioni su un totale di 18 milioni. Ma è buio fitto su chi li abbia acquistati.
Non sono sicuramente le banche partecipanti al consorzio dell'aumento, potrebbe essere un broker indipendente che poi li girerà a Della Valle se esiste un accordo già fatto tra quest'ultimo e Rotelli. I Benetton, titolari di un altro 4,9%, hanno a loro volta fatto sapere che non eserciteranno i diritti ma allo stesso tempo non li hanno ancora venduti.
Anche questa quota potrebbe essere stata opzionata dal patron della Tod's. Al contrario Pirelli ha ribadito che sottoscriverà tutta la sua quota parte mantenendo la partecipazione al 5,3 o 5,4%. Lo stesso farà Mittel per la sua quota di pertinenza, pari all'1,3% delle azioni ordinarie.
Se Della Valle riuscirà a raccogliere e poi sottoscrivere almeno una parte dei diritti in mano a Rotelli e Benetton potrebbe il 6 luglio prossimo diventare il primo azionista della casa editrice con una quota vicina al 22%. E poi trattare con Mediobanca e Intesa Sanpaolo da una posizione di forza la revisione del piano industriale che potrebbe non essere più farina del sacco dell'attuale amministratore delegato.
Nella fase 2 potrebbe poi scendere in campo anche Andrea Bonomi con il fondo Investindustrial per rilevare parti o asset messi in vendita, ma ogni discorso al riguardo è oggi prematuro.
ALBERTO NAGEL E SIGNORA to05 dellavalle al elkann rosi grecoMARCO TRONCHETTI PROVERA E ALBERTO NAGEL FOTO BARILLARI JOHN JAKI ELKANN A BAGNAIA il Presidente de La Stampa e di Fiat John Elkann e lAd di RCS Pietro Scott Jovane Berlusconi e Rotelli