CRAUTI AMARI PER "PIER DUDI" BERLUSCONI - IL FIGLIO DEL CAV HA 220 MILIONI DI MOTIVI PER ESSERE INCAZZATO NERO CON IL MANAGEMENT DI PROSIEBENSAT, LA PRIMA EMITTENTE TEDESCA, DI CUI MFE HA IL 29,9% DEL CAPITALE, CHE STA METTENDO A RISCHIO L'INVESTIMENTO FATTO DA PIER SILVIO - L'AD DI MEDIASET NON SI FIDA DI LANCIARE UN’OPA SULLA SOCIETA', NON SAPENDO QUANTO PERDONO E VALGONO DAVVERO LE ATTIVITÀ NON STRATEGICHE - IL "BISCIONE" STA ASPETTANDO INVANO CHE I CRUCCHI MANTENGANO LA PROMESSA DI CEDERE LE ATTIVITÀ NON TELEVISIVE...
Estratto dell'articolo di Sara Bennewitz per www.repubblica.it
Pier Silvio Berlusconi, ad e maggior azionista di Mfe, ha 220 milioni di euro di motivi per essere adirato con il management di Prosiebensat. A tanto ammonta la perdita potenziale nella tv tedesca da parte del gruppo di Cologno.
Mfe non solo non può consolidare le sinergie con il gruppo, ma vede il suo investimento messo a rischio da un management, che in settimana ha tagliato il target del mol 2024, ma soprattutto non ha fatto nulla per ridurre i debiti, lievitati a 1,6 miliardi, cedere le attività non strategiche e tagliare i costi per preservare i margini dal calo dei ricavi pubblicitari.
L’ad Bert Habets si è insediato nel novembre 2022 promettendo di investire sulle tv e di vendere tutte le altre attività, ma alle parole non sono seguiti i fatti. Tanto più che il sito di incontri, ParshipMee, continua bruciare cassa, e quello delle tariffe comparate, Verivox, e dei profumi, Flaconi, restano senza un compratore, nonostante un miglioramento dei conti.
Mfe da 5 anni aspetta che Prosiebensat mantenga le promesse, e intanto è salita al massimo consentito per legge (il 29,9% del capitale e il 30,8% dei diritti di voto) mediando al ribasso i valori di carico (che al 30 giugno erano di 8,17 euro per azione), ma superiori del 40% a quelli di mercato (ieri 4,9 euro). Mfe in questi anni ha invece ridotto i debiti (attesi a 0,7 miliardi a fine anno) e aumentato i margini, ma non si fida di lanciare un’Opa non sapendo quanto perdono e valgono davvero le attività non strategiche. [...]