CRIPTO-TRUMP – LE QUOTAZIONI DEL BITCOIN HANNO SFIORATO QUOTA 100 MILA DOLLARI. E DAL 6 NOVEMBRE SCORSO, DATA DELLA VITTORIA DI THE DONALD ALLE ELEZIONI, IL RIALZO È STATO DEL 43% – ALLA BASE DI QUESTA EUFORIA LE DICHIARAZIONI DEL TYCOON, CHE HA PROMESSO DI FARE DEGLI STATI UNITI LA CAPITALE DELLE CRIPTOVALUTE – L’ALLARME DELLA CONSOB: “LE CRIPTOVALUTE SONO STRUMENTI ALTAMENTE SPECULATIVI. SOTTO NON C’È NULLA”
Estratto dell’articolo di Marco Sabella per il “Corriere della Sera”
A un passo da quota 100 mila dollari. Ieri il bitcoin — regina della criptovalute — ha toccato un massimo di 99mila 400 dollari, salvo poi ripiegare leggermente sotto i 99mila. Le performance del bitcoin di questi ultimi mesi e giorni, del resto sono impressionanti: dal 6 novembre scorso, data della vittori di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane, il rialzo è stato del 43%. Da inizio anno il balzo è addirittura del 136%.
Alla base di questa euforia le dichiarazioni del neopresidente Usa, che ha promesso di fare degli Stati Uniti la capitale delle criptovalute. Ma anche l’afflusso di ingenti capitali delle famiglie (circa 90 miliardi di dollari) sul mercato delle cripto dopo il lancio dei nuovi Etf da parte dei principali asset manager globali, tra cui BlackRock.
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Federico Cornelli - commissario consob
Di fronte a questa accelerazione speculativa la Consob prende posizione. «I bitcoin e le altre criptovalute sono strumenti altamente speculativi. Sotto non c’è nulla. Non c’è un debitore. Se mai un giorno dovesse scoppiare la bolla, nessuno venga a chiedere risarcimenti alle autorità o ai governi». Questo il monito lanciato dal commissario Consob, Federico Cornelli, intervenuto durante il convegno su «Le scelte degli investitori italiani tra consulenza e sostenibilità», tenutosi ieri a Roma nella sede della Consob.
Tra il 2022 e il 2023 — emerge dalle ricerche presentate al forum — è più che raddoppiata la percentuale di italiani intervistati che dichiara di avere criptovalute in portafoglio (dall’ 8% al 18%). Tuttavia, la scelta non è sempre associata ad un’effettiva conoscenza delle caratteristiche e dei rischi connessi con questo tipo di asset digitale. […]
Di recente, infine, il governo italiano è intervenuto, e nella legge di bilancio è prevista una norma per la tassazione delle plusvalenze superiori a 2mila euro realizzate sui bitcoin con un prelievo del 42%. La Lega punta a ridurre questa aliquota.