junk bond

ANCHE I BOND VANNO A FOND - LA CRISI DEGRADA A "JUNK" ANCHE I TITOLI DI GRANDI GRUPPI COME KRAFT HEINZ, FORD E RENAULT: NELLA SPAZZATURA FINISCONO 120 MILIARDI DI BOND (CHE POTREBBERO DIVENTARE 200 ENTRO L’ANNO) - UN LIVELLO RIBASSATO DEL RATING OBBLIGA MOLTI FONDI A VENDERE, CON UN FRENO ALL RACCOLTA DI CAPITALI SUI MERCATI PER LE AZIENDE - GOLDMAN SACHS STIMA CHE QUEST'ANNO IL LIVELLO DI FALLIMENTI TRA LE SOCIETÀ CON RATING BASSO ARRIVERÀ A UN TASSO DEL 9% NEGLI USA…

Sandra Riccio per “la Stampa”

 

BANK OF AMERICA

Il coronavirus non risparmia nemmeno gli angeli. L'emergenza sanitaria sta gettando nella spazzatura una lunga lista di prestiti obbligazionari che fino a poche settimane fa erano ancora considerati di prim'ordine (investment grade). In gergo finanziario, i bond che precipitano nel gradimento degli investitori e si avvicinano all' area del livello più basso (spazzatura), sono soprannominate «fallen angels» (angeli caduti). Perdono quota perché bocciati dalle agenzie di rating, che stanno a vigilare sulla capacità che le società emittenti hanno di restituire i soldi in prestito. La schiera di queste obbligazioni societarie è in colossale crescita in queste ultime settimane.

HEINZ

 

Gli analisti di Bank of America ne hanno contate per complessivi 120 miliardi di dollari. Si tratta della cifra accumulata nei soli ultimi due mesi di quest' anno, quelli della pandemia. Per fare un confronto, nei 12 mesi questo dato si ferma a 137 miliardi.

 

Tra gli «angeli caduti» ci sono anche colossi del mondo dell' economia come Kraft Heinz, Ford, Renault e Occidental Petroleum. La casa automobilistica Ford è stata la prima a essere declassata. La decisione della bocciatura, arrivata da S&P, ha fatto parlare molto. Il titolo era già in bilico però, anche per i ritardi nel piano di rilancio. Il colpo di grazia è arrivato con la chiusura degli stabilimenti. Il fenomeno è in aumento.

 

renault

Bank of America si aspetta che questo tipo di obbligazioni superi i 200 miliardi di dollari nell' anno. La banca Usa stima che in Europa il ciclo recessivo innescato dalla pandemia possa spingere fra i 20 e i 30 miliardi di euro di bond in territorio spazzatura.

 

A essere intossicato è tutto il sistema. I bond vengono comprati e venduti ogni giorno sulle piazze finanziarie. Finiscono nei fondi d' investimento oppure nei portafogli dei fondi pensione e delle assicurazioni. Un livello ribassato del rating (da «investment grade» a «high yield» o «junk») obbliga però molti fondi a vendere.

 

Questo vuol dire anche un improvviso freno in tutto il meccanismo di raccolta dei capitali sui mercati per le aziende. Comporta, infatti, tassi più alti per finanziare la crescita ma anche il rischio di veder andare invendute le proprie obbligazioni sui mercati, con conseguenza ancora più drammatiche anche per i risparmaitori.

 

GOLDMAN SACHS

Goldman Sachs stima che quest' anno il livello di fallimenti tra le società con rating basso arriverà a un tasso del 9% negli Usa. Per riportare fiducia nel sistema, la Fed la scorsa settimana ha detto che il piano da 2300 miliardi di dollari messo in campo servirà anche per l' acquisto diretto di queste emissioni. Il solo annuncio ha ridato fiato a tutto il settore.

 

«Ford ne è stato il maggior beneficiario e in poche sedute ha visto rimbalzi impressionanti dell' ordine anche del 20% dalle quotazioni minime - spiega Alessandro Cameroni, gestore obbligazionario Lemanik -. Sullo sfondo, il numero uno dell' Esma (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati) ha richiamato le agenzie di rating a non "premere il grilletto" con downgrade dovuti alla pandemia». I rischi sono alti. Per l' esperto mai come ora l' azione delle varie istituzioni sta agendo a tutto tondo per prevenire effetti incontrollati e per preservare la capacità produttiva delle economie.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…