margrethe vestager mario draghi giancarlo giorgetti

DRAGHI METTE LE ALI – IL GOVERNO È PRONTO ALLO STRAPPO CON LA COMMISSIONE EUROPEA, CHE CONTINUA A ROMPERE LE PALLE SULLA NASCITA DELLA NEWCO DI ALITALIA (SU PRESSIONE DELLA LOBBY DEI CIELI E DELLE LOW COST): BRUXELLES CHIEDE IL TAGLIO DEL 50% DEGLI SLOT. IN BALLO ANCHE I SERVIZI DI TERRA E MANUTENZIONE E I DIRITTI DI VOLO – MA IL PREMIER E GIORGETTI VOGLIONO CHE “ITA” SIA COMPETITIVA E SOSTENIBILE

Mario Draghi

Umberto Mancini per "il Messaggero"

 

Anche a Palazzo Chigi, dopo quattro settimane di negoziati inconcludenti, hanno perso la pazienza. Le tattiche dilatorie di Bruxelles su Ita-Alitalia mettono a serio rischio un asset del Paese considerato strategico dal governo.

giancarlo giorgetti

 

Da qui la crescente preoccupazione del presidente del Consiglio Mario Draghi e del capo di gabinetto Antonio Funiciello che, da ieri, ha preso in mano il dossier con l' obiettivo dichiarato di chiudere in fretta la trattativa. In queste ore a supportare l' azione dell' esecutivo è arrivata la spinta forte del Pd di Enrico Letta, molto sensibile alla sorte degli 11 mila dipendenti della compagnia di bandiera che, almeno in parte, secondo il piano condiviso dall' ex ministra Paola De Micheli e recepito da Ita, troveranno una nuova collocazione nella newco guidata da Fabio Lazzerini.

FABIO LAZZERINI 1

 

A patto ovviamente che l' Europa dia il via libera. Il tempo per evitare il fallimento sia di Alitalia, da quattro anni in amministrazione straordinaria e, a cascata, di Ita, sta infatti scorrendo inesorabile. La stagione estiva è alle porte e ritardare ancora il decollo non farebbe altro che aiutare i concorrenti, negando al vettore italiano la possibilità di presentarsi sul mercato. La Cisl denuncia peraltro che la vecchia Az, visto l' impasse, non ha articolato una campagna commerciale per l' estate.

margrethe vestager

 

PD SCHIERATO

Anche Lega e 5Stelle sono sulla stessa linea del Pd, così come il super tecnico Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture, che dopo i maxi aiuti statali concessi a Lufthansa e ad AirFrance invita la Ue a non avere due pesi e due misure.

 

giuseppe leogrande

«E' evidente - ha scandito ieri il ministro - che noi non possiamo accettare una disparità di trattamento da parte della Commissione rispetto ad Air France o Lufthansa, pur sapendo che la condizione delle tre imprese è molto diversa». Proprio per questo, verrebbe da dire, è necessario dare una svolta.

aereo alitalia

 

Gli euroburocrati guidati dalla commissaria Vestager continuano invece a inondare Ita di domande, sempre le stesse, con il solo intento di far girare le lancette, di porre ostacoli. Pare evidente, e lo ha fatto intendere lo stesso Giovannini, che se non arriveranno segnali chiari, il governo farà partire la newco comunque, con o senza l' ok Ue.

 

alitalia

Anche perché lo stop della Vestager, almeno sotto il profilo strettamente legale, andrebbe ben oltre i poteri della Commissione. Draghi vuole che Ita alzi i carrelli a luglio e che siano salvaguardati gli interessi nazionali fornendo un adeguato servizio di trasporto aereo. Il tutto tutelando al massimo i livelli occupazionali. Ma Draghi vuole anche che Ita sia competitiva e sostenibile.

 

mario draghi

Da qui il braccio di ferro sugli slot (Bruxelles chiede il taglio del 50% di quelli posseduti a Linate; Roma risponde offrendo meno del 10%), dei diritti di volo cioè da cui dipendono i volumi di traffico e i profitti delle compagnie. In ballo anche il futuro dei servizi di terra che Bruxelles non vuole transitino da Az ad Ita e quello della manutenzione. In serata incontro al Mise Franco-Giorgetti-Giovannini per limare l' ultima proposta alla Ue.

enrico giovannini

 

Proposta che prevede un mix di soluzioni possibili su slot, brand e assetto societario (minoranza o maggioranza nell' handling e/o nella manutenzione, numero di aerei, dipendenti complessivi). Poi, in caso di rifiuto, lo strappo sarà inevitabile. Ieri, come anticipato dal Messaggero, è arrivata anche la seconda tranche degli stipendi per i dipendenti Alitalia.

giancarlo giorgetti thierry breton 1PROTESTE ALITALIAPROTESTE DEI DIPENDENTI ALITALIAprotesta dei lavoratori alitalia a fiumicinoalitalia 2protesta dei lavoratori alitalia a fiumicino 2protesta dei lavoratori alitalia a fiumicino alitalia. protesta lavoratori alitaliaGIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINIgiancarlo giorgetti thierry breton 2Margrethe Vestager e Thierry Bretongiancarlo giorgetti bruno le maire

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…