mario draghi

DRAGHI PROMETTE CHE ''TUTTE LE OPZIONI SONO APERTE'' MA DEPRIME LE BANCHE E NON ECCITA LE BORSE (MILANO -0,2%) - VIVENDI CONFERMA LE DICHIARAZIONI DI FIDUCIA AI MANAGER DI TELECOM, E SMENTISCE INCONTRI CON GUBITOSI E MARIO GRECO

1.BORSA: DRAGHI FRENA LE BANCHE, MILANO CHIUDE A -0,23% CON TELECOM IN LUCE

Radiocor - I listini europei hanno chiuso poco mossi. La giornata e' stata caratterizzata dalle vendite sul settore bancario dopo le parole di Draghi che ha confermato l'intenzione di procedere con una politica ultra-accomodante che rischia di acuire la tensione sui margini di interesse degli istituti di credito. D'altra parte si sono registrati acquisti sui gruppi piu' esposti sul settore militare e della difesa dopo l'attacco terroristico in Mali: Finmeccanica ha chiuso a +2,49% a Piazza Affari con l'indice principale che ha registrato un -0,23%.

mario draghi bazookamario draghi bazooka

 

In leggero rosso anche Parigi (-0,08%) mentre hanno chiuso in positivo Londra (+0,07%) e Francoforte (+0,31%). A Milano, acquisti anche su Fca (+2,34%) e Telecom Italia (+1,72%). Fra i bancari, i ribassi piu' forti hanno toccano Unicredit (-2,08%) e Bper (-1,73%). Sul fronte valutario, l'euro torna sotto quota 1,07 e scambia a 1,0651 da 1,0735. Euro/y en a 130 ,81 (da 131,90). Dollaro/yen a 122,82 (122,87). Petrolio stabile (+0,05%) nella consegna di gennaio del Wti a 41,74 dollari al barile.

 

2.BCE: DRAGHI, TUTTE LE OPZIONI APERTE SE STABILITA' PREZZI A RISCHIO

MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI

Radiocor - Se nella prossima riunione di dicembre del Consiglio direttivo della Bce 'dovessimo giungere alla conclusione che i rischi per il nostro obiettivo di stabilita' dei prezzi nel medio termine sono in prevalenza di un peggioramento, agiremo usando tutti gli strumenti a disposizione entro il nostro mandato'. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo allo European Banking Congress a Francoforte. 'Se la decisione e' che l'attuale traiettoria delle nostre politiche non e' sufficiente per raggiungere' l'obiettivo di un'inflazione vicina al 2% nel medio termine 'faremo quello che e' necessario per farla ripartire al piu' presto possibile', ha detto Draghi.

 

In dicembre, ha anticipato Draghi, il Consiglio direttivo della Bce 'valutera' in modo approfondito la forza e la persistenza dei fattori che stanno rallentando il ritorno dell'inflazione verso il 2'. Per farlo, ha detto Draghi, 'ci serviremo delle proiezioni' su crescita e inflazione nell'Eurozona messe a punto dallo staff della Bce su base trimestrale e 'del lavoro dei nostri esperti in concerto con i Comitati dell'Eurosistema sugli stimoli monetari finora attuati e sulla gamma di strumenti a nostra disposizione nel caso in cui sia necessario aumentare il grado di accomodamento'.

 

MARIO DRAGHI FIRMA LA NUOVA BANCONOTA DA 5 EUROMARIO DRAGHI FIRMA LA NUOVA BANCONOTA DA 5 EURO

La Bce 'fara' quanto necessario per far ripartire l'inflazione al piu' presto - ha detto Draghi - Questo e' quanto ci viene richiesto dal mandato che abbiamo sulla stabilita' dei prezzi'. Nel valutare i rischi per la stabilita' dei prezzi 'terremo conto - ha detto Draghi - del fatto che l'inflazione e' bassa ormai da un po' di tempo. In futuro, la politica monetaria della Bce restera' accomodante per tutto il tempo necessario a garantire un aggiustamento sostenibile del percorso dell'inflazione.

 

Questo vuol dire -- ha concluso - che vogliamo essere abbastanza sicuri che l'inflazione non solo convergera'' verso l'obiettivo di un tasso vicino al 2% annuo, ma che 'si stabilizzera'' intorno a questi livelli in un orizzonte di medio periodo. 'Le moderate dinamiche di crescita e inflazione - ha sottolineato Drghi - comportano la necessita' di un attento esame sulla capacita' dell'economia, senza ulteriori aiuti, di riportarsi su una traiettoria di crescita sostenibile in condizioni di stabilita' dei prezzi. Se non sara' cosi', allora sara' necessario un ulteriore stimolo monetario che la Bce non esitera' a fornire'.

 

3.TELECOM: VIVENDI CONFERMA DICHIARAZIONI FIDUCIA A MANAGEMENT (FONTI)

bollore article bollore article

Radiocor - Vivendi conferma le dichiarazioni di fiducia al management di Telecom Italia fatte in passato. Come apprende Radiocor da fonti vicine al dossier, la posizione del gruppo francese, primo azionista di Telecom con il 20,116%, non e' attualmente cambiata. Negli ultimi giorni sono circolati rumour di contatti sul tema Telecom tra Vincent Bollore', primo azionista e presidente di Vivendi, con Luigi Gubitosi e anche con il group ceo di Generali Mario Greco, rumour che trovano una netta smentita da parte di Vivendi. 'E' falso' si indica da Parigi.

 

Le voci sugli incontri avevano fatto supporre l'intenzione di Vivendi di spingere per un cambio della prima linea di Telecom. In piu' occasioni nei mesi scorsi il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine ha sottolineato l'impegno del gruppo francese ad essere a fianco del management di Telecom.

 

4.BANCHE: CONSIGLIO MINISTRI DOMENICA CON DL PER RISOLUZIONE QUATTRO ISTITUTI

giuseppe recchigiuseppe recchi

Radiocor - Il Consiglio dei ministri si riunira' domenica pomeriggio alle 17,30. Il Governo, infatti, secondo quanto apprende Radiocor, ha deciso di varare un decreto legge per completare il meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie. Direttamente interessate sono le quattro banche in amministrazione straordinaria, Banca Marche, Carife, Popolare Etruria e CariChieti, per le quali appare difficile il tentativo di salvataggio da parte del Fondo interbancario per l'opposizione della Commissione europea. L'intervento per decreto legge disegna una strada alternativa al nuovo meccanismo del bail-in, che peraltro entrera' in vigore dal primo gennaio prossimo.

 

5.TIRRENO POWER: TRIBUNALE DI ROMA OMOLOGA PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEBITO

Radiocor - Semaforo verde per il riassetto di Tirreno Power, la ex genco Enel in forte crisi a causa del crollo della domanda di energia e dei margini sugli impianti termoelettrici. Oggi, secondo quanto risulta a Radiocor, il Tribunale di Roma ha omologato l'accordo di ristrutturazione del debito della societa' (oggi controllata da Engie al 50% e partecipata in trasparenza al 39% da Sorgenia) ex articolo 182 bis del codice di procedura fallimentare.

 

banca etruriabanca etruria

L'intesa, che coinvolge tutte banche creditrici (Banco Bilbao, Bnp Paribas, Cdp, Credit Agricole, Ing, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Mps, Portigon e Unicredit) riguarda un'esposizione di 890 milioni. Di questi, circa 290 milioni verranno convertiti in strumenti partecipativi, altri 250 milioni trasformati in un bond convertendo e il residuo di 350 milioni riscadenziato fino al 2024.

 

Quanto ai due soci (Engie e la holding Energia Italiana, guidata da Sorgenia), si sono impegnati a ver sare un aumento di capitale di 100 milioni (per circa due terzi sotto forma di rinunce di crediti). Oggi e' arrivato il via libera del Tribunale di Roma, anche a seguito della perizia del professor Enrico Laghi, che ha asseverato il nuovo piano industriale di Tirreno Power.

 

6.A2A: PER SBLOCCARE IMPASSE SU LGH SI PUNTA SU PARERE LEGALE INDIPENDENTE

Radiocor - Un parere legale 'terzo' per sbloccare l'impasse sull'integrazione tra A2A e Linea Group (Lgh). Sarebbe questa, secondo quanto risulta a Radiocor, la soluzione all'esame per superare il no arrivato ieri all'operazione da parte del cda di Cogeme, holding che raggruppa 70 Comuni nelle province di Brescia e Bergamo e che detiene il 31% di Linea Group.

 

tirreno power centrale di vado ligure tirreno power centrale di vado ligure

La presa di posizione del consiglio di Cogeme, allo stato attuale, blocca il negoziato perche' i patti parasociali di Lgh prevedono una maggioranza qualificata del 70% per approvare operazioni straordinarie. Tra le parti tuttavia c'e' ottimismo su una soluzione a breve dell'impasse, anche perche' l'offerta vincolante di A2A scade il 21 dicembre. Il cda di Cogeme, l'unico contrario e che esprime una maggioranza riferibile al centro destra, ha infatti opposto una contestazione di carattere procedurale, senza entrare nel merito dell'operazione che portera' A2A al 51% di Linea Group: la cessione di quote da parte delle amministrazioni dovra' avvenire tramite gara pubblica.

 

Tuttavia, lo schema messo a punto negli ultimi mesi per l'integrazione rispetterebbe tutte le condizioni che, a norma di legge, consentono invece di seguire la strada della trattativa privata tra le due societa': a dirlo sono due pareri legali messi a punto da Bonelli Erede Pappalardo per Linea Group e dallo studio Gianni Origoni per A2A. Di qui, l'idea - per superare gli attuali dubbi - di proporre comunque al cda di Cogeme di acquisire un terzo parere legale indipendente per dirimere definitivamente la questione.

 

7.TELECOM: FITCH ALZA OUTLOOK A STABILE, CONFERMA RATING

tirreno power centrale di vado ligure tirreno power centrale di vado ligure

Radiocor - Fitch ha alzato a stabile da negativo l'outlook di Telecom Italia e ha confermato il rating 'BBB-'. La decisione - spiega l'agenzia in una nota - 'riflette principalmente la performance della societa' nelle attivita' domestiche, assieme all'enfasi posta dal management negli investimenti nella rete e nella 'customer experience'. Tra i fattori chiave presi in considerazione da Fitch anche il miglioramento del bilancio.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…