
DRAGHI PUNTA ALL’AMMUCCHIATA - SUPERMARIO DENUNCIA: IN EUROPA CI SONO TROPPE BANCHE - ED A BERLINO MANDA A DIRE: NON SONO I TASSI BASSI A RIDURRE I GUADAGNI PER I SIGNORI DEL CREDITO, MA I TROPPI SPORTELLI IN CIRCOLAZIONE - LE AGGREGAZIONI QUALE SOLUZIONE PER LA SCARSA REDDITIVITA’
Luigi Grassia per “la Stampa”
VIGNETTA BENNY DA LIBERO DRAGHI BAZOOKATE CONTRO LA MERKEL
Dalla Banca centrale europea arrivano lodi e rimbrotti all' Italia: il Bollettino economico di settembre dice che il Jobs Act, cioè la riforma del mercato del lavoro di Renzi, ha «contribuito al rinnovato dinamismo dell' occupazione nel Paese negli ultimi trimestri». La stessa Bce però incalza l' Italia a tagliare il debito pubblico, la grande zavorra del nostro Paese; nessuna sponda alle ipotesi di flessibilità di bilancio.
E in altra sede il presidente della Bce, Mario Draghi, accusa le banche (italiane ed europee) di essere troppo numerose e frammentate e di avere troppi sportelli e troppi dipendenti, cosa che riduce al lumicino la redditività; non è colpa dei tassi di interessi a zero, dice in sostanza Draghi, se gli istituti sono poco redditizi; pensino piuttosto a fondersi fra loro e a snellire le strutture.
Quello di Draghi è un contrattacco alle critiche in arrivo soprattutto dalla Germania. Il numero uno della Bce ammette il fatto (ovvio per i tecnici del settore) che «i bassi tassi di interesse tendono a comprimere i margini di interesse netti, a causa della rigidità verso il basso dei tassi sui depositi». Ma Draghi aggiunge che è soprattutto «l' overbanking», cioè il numero eccessivo di banche in Europa, la vera «causa del basso livello di redditività».
«La sovraccapacità in alcuni settori nazionali - argomenta Draghi - comporta una concorrenza intensa, inasprisce la riduzione dei margini, e fa sì che il settore non operi nel modo più efficiente, imponendo un alto rapporto fra costi e i i ricavi».
La Bce calcola che in Europa siano aperti in media 37 sportelli ogni 100 mila abitanti. Questo livello è giudicato già alto di per sé ma è ancora più elevato nei Paesi mediterranei: in Spagna ci sono 66,9 sportelli ogni 100 mila abitanti, in Francia 56 e in Italia 50. Ma anche in Germania la media è più alta di quella europea, con oltre 41 sportelli ogni 100 mila persone.
Dalla Bce arriva anche un nuovo monito ai Paesi ad alto debito, in primis l' Italia (dove il debito supera il 130 per cento del prodotto interno lordo) affinché compiano «ulteriori sforzi di risanamento». Nelle condizioni in cui si trovano, questi Paesi «sono vulnerabili a un eventuale aumento dell' instabilità nei mercati finanziari o a una risalita dei tassi di interesse», che aumenterebbe il costo del servizio del debito e aggraverebbe il fardello a dismisura.
Per evitare questi pericoli la Bce consiglia «piena conformità» al patto di stabilità. Quindi sulla politica di bilancio non c' è corrispondenza con le speranze di flessibilità da parte del governo italiano, che invece viene additato ad esempio per il Jobs Act.
Il Bollettino della Bce osserva che nell' Eurozona dal 2013 a oggi c' è stata una ripresa dell' occupazione trainata da Germania e Spagna. L' Italia ha contribuito molto meno, però «anche in Italia c' è stata un' accelerazione negli ultimi quattro trimestri». Merito del Jobs Act, dice la Bce, secondo cui questo risultato «potrebbe incoraggiare le altre economie dell' area ad attuare ulteriori riforme».