DRAGHI TIRA FUORI UN PISTOLONE DA 1,2 TRILIARDI. MA L’80% DEL RISCHIO PESA SUI SINGOLI PAESI - MILANO +2,4%, SPREAD IMPAZZITO, ALLA FINE CHIUDE A 110 - MARCO BARDAZZI DALLA “STAMPA” ALLA COMUNICAZIONE DELL’ENI
1.BORSA: MILANO SALE CON BPER, MEDIOLANUM, SAIPEM E FCA
ENNIO DORIS CON ALLE SPALLE UN RITRATTO D ANNATA DI BERLUSCONI
(ANSA) - La Borsa di Milano chiude con un balzo del 2,44%, dopo il varo del Qe della Banca centrale europea, con acquisti sui finanziari, Saipem (+4,37%) e Fca (+3,18%), risalita oltre gli 11 euro. Bper avanza del 4,73%, Mediolanum del 4,40%, Unicredit del 3,70%, Mps del 3,31%. Dopo la volata della vigilia Popolare dell'Etruria segna un nuovo balzo del 13,31%. Vivaci gli editoriali, con l'Espresso in crescita del 6,80% dopo la vendita di Deejay Tv. Giù il lusso, con Tod's in calo dell'1,64%.
2.BCE: PADOAN, MISURE IN DIREZIONE GIUSTA, IMPORTO E PROCEDURE IMPORTANTI
Radiocor - 'Le misure prese dalla Bce sono molto importanti vanno nella giusta direzione. E' importante l'ammontare ed e' importante la procedura'. Cosi' il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, commenta le odierne decisioni della Bce, in un incontro con la stampa a margine del World Economic Forum.
matteo renzi pier carlo padoan
3.LISTINI EUROPEI POSITIVI NEL GRAN GIORNO DELLA BCE
(Finanza.com) Come era nelle attese, oggi è stato lanciato il tanto atteso Quantitative Easing targato Bce. L’istituto guidato da Mario Draghi ha annunciato un programma di acquisto di titoli di Stato per oltre 1.000 miliardi di euro, nella parte alta delle aspettative del mercato. A partire da marzo e fino al settembre del 2016, la Bce ogni mese acquisterà 60 miliardi di euro di titoli di Stato e obbligazioni emesse da privati che abbiano un giudizio "investment grade". A raffreddare l’entusiasmo degli investitori è la condivisione del rischio tra la Bce e le banche nazionali dei singoli Paesi.
In questo contesto l’indice della City, il Ftse100, ha terminato in rialzo di oltre un punto percentuale (+1,02%) fermandosi a 6.796,63 punti mentre a Francoforte il Dax è salito dell’1,32% a 10.435,62. Incremento dell’1,52% per il Cac40 a 4.552,8 e +1,7% dell’Ibex che ha chiuso a 10.510,6.
VIGNETTA BENNY DA LIBERO DRAGHI BAZOOKATE CONTRO LA MERKEL
4.DRAGHI ESTRAE BAZOOKA: QE DA OLTRE 1.000 MLD, MA A PAESI 80% RISCHIO
(LaPresse) - Un quantitative easing "molto ampio" di almeno 1.140 miliardi di euro di acquisti di titoli di Stato e privati dell'eurozona. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha estratto il tanto atteso 'bazooka' per contrastare il rischio deflazione e sostenere la ripresa nell'area dell'euro. Gli acquisti partiranno a marzo e saranno pari a 60 miliardi di euro al mese almeno fino a settembre del 2016.
Ma potrebbero essere estesi fino a che l'inflazione non sarà risalita all'obiettivo dell'Eurotower "sotto ma vicino al 2%". L'inflazione nell'area dell'euro è stata negativa per lo 0,2% a dicembre e, ha ammesso Draghi, "rimane su livelli più deboli del previsto". Ma il banchiere centrale ha assicurato che, nonostante il rallentamento della crescita dell'eurozona che rimane "considerevole", con il Qe "i rischi dovrebbero diminuire". Il numero uno dell'Eurotower ha tuttavia ammonito: resta "cruciale" che "le riforme strutturali siano attuate rapidamente, in modo credibile ed efficace" per spingere gli investimenti, la fiducia e la crescita.
BERNANKE QUANTITATIVE EASING SOLDI DALL ELICOTTERO
Il piano supera le aspettative della vigilia, con le indiscrezioni che parlavano di acquisti per 50 miliardi di euro al mese. Tuttavia uno dei punti controversi era chi dovesse accollarsi il rischio dell'operazione. Alla fine la Bce ha deciso di lasciarlo per l'80% in capo alle Banche centrali nazionali, con una condivisione di appena il 20% in capo all'Eurosistema. Gli acquisti potranno riguardare un'ampia gamma di titoli di livello 'investment grade', con scadenze dai 2 ai 30 anni.
Sono previsti inoltre dei tetti massimi: non si potrà superare una quota pari al 33% del debito di ciascun emittente e il 25% di ciascuna emissione. Infine Paesi sotto il programma di assistenza di Ue e Fmi dovranno soddisfare criteri aggiuntivi. Sul via libera al quantitative easing in consiglio direttivo "c'è stata un'ampia maggioranza, così ampia che non c'è stato bisogno di votare", ha detto Draghi incalzato dai giornalisti. Il banchiere centrale ha stemperato la tensione dopo il consiglio attribuendo l'inconsueto ritardo della conferenza stampa agli "ascensori che non funzionavano".
La politica della Bce si conferma estremamente accomodante. Il quantitative easing va infatti ad aggiungersi agli acquisti in essere di covered bond e Asset backed securities (Abs). Inoltre il tasso di interesse è stato mantenuto al minimo storico dello 0,05% e l'Eurotower ha deciso di abbassare di 10 punti base il costo della liquidità a cui le banche possono accedere con le aste di rifinanziamento a lungo termine Tltro (ne rimangono sei). Draghi ha inoltre ricordato che queste misure straordinarie sono affiancate, all'occorrenza, dal programma Omt, ovvero il cosiddetto scudo 'anti-spread' che permetterebbe ulteriori acquisti di titoli sovrani se un Paese lo richiedesse.
Almeno fino a luglio il Qe non dovrebbe interessare la Grecia. Il consiglio direttivo, ha voluto sottolineare ancora il banchiere centrale, "è stato unanime nello stabilire che gli acquisti" previsti dal Qe "sono uno strumento monetario a tutti gli effetti" e rientrano quindi nell'ambito del mandato. Nel corso della conferenza stampa di Draghi lo spread del Btp a 10 anni ha sfiorato quota 100 punti base, per poi risalire oltre 110 punti, mentre l'euro ha oscillato intorno a quota 1,15 dollari. Le Borse europee hanno invece reagito aumentando la volatilità.
5.BCE, SAMARAS: GRECIA FUORI DA QE SE NON VERRÀ CONCLUSA REVISIONE BAILOUT
(Reuters) - Il premier greco Antonis Samaras ha accolto favorevolmente il varo da parte della Bce del programma di acquisto di titoli di Stato ma ha aggiunto che Atene non sarà in grado di trarne vantaggio se non porterà a termine la revisione del programma di salvataggio. Oggi la Bce ha lanciato il programma di acquisto titoli, il tanto atteso 'quantitative easing', che prevede l'iniezione di centinaia di miliardi di nuova moneta per risollevare lo stato di salute dell'economia della zona euro.
Paesi come la Grecia ne potranno beneficiare fin tanto che resteranno sotto l'ombrello dei programmi di salvataggio targati Ue e Fmi ma la loro ammissibilità verrà sospesa fino a quando non verrà ultimata con esito positivo la review ancora in corso. Questo aspetto ha accresciuto le probabilità che la Grecia venga esclusa nel caso in cui il partito di estrema sinistra Syriza dovesse vincere le elezioni politiche di domenica prossima. Il partito infatti ha detto chiaramente che non ultimerà l'attuale revisione e che intende rinegoziare il debito e cancellare le misure di austerity.
"La decisione di oggi della Banca centrale europea mette in chiaro che senza una conclusione della revisione con i nostri creditori sull'attuale programma che finirà nel giro di un mese, saremo esclusi", ha sintetizzato Samaras in un messaggio diffuso in tv commentando la decisione della Bce.
6.BCE, MUELLER (DEUTSCHE BANK): CI ASPETTIAMO UN DEPREZZAMENTO DELL'EURO
(LaPresse) - "La decisione della Banca Centrale Europea di oggi si è rivelata superiore delle aspettative che si erano già riflesse nei prezzi del mercato finanziario. Dopo il primo entusiasmo iniziale, ci aspettiamo una certa tranquillità sui mercati al posto della speculazione rampante degli ultimi giorni e settimane". Così Johannes Mueller, CioO Wealth Management Germany di Deutsche AWM (Gruppo Deutsche Bank), commenta il Quantitative Easing di Mario Draghi.
"Dal punto di vista economico, siamo del parere che gli acquisti di titoli di Stato da parte della BCE non sarà né una panacea né un male. Il duraturo effetto positivo sull'economia verrà probabilmente dalla svalutazione dell'euro, che equivale a un piccolo programma di stimolo. In ogni caso, l'impatto complessivo del QE rischia di essere limitato" spiega ancora Mueller.
"Siamo molto più infastiditi dalla natura delle discussioni precedenti l'annuncio della BCE, che hanno visto anche politici di alto livello dare per scontate, come se fosse già state prese, le decisioni che la Banca Centrale indipendente non aveva ancora annunciato - prosegue Mueller - possiamo aspettarci una temporanea battuta d'arresto per l'euro, ma soprattutto ci attendiamo che la valuta continui a deprezzarsi nei confronti del Dollaro, un trend che sosterrà i profitti delle imprese nella zona Euro e quindi anche i mercati azionari.
Il calo dei rendimenti obbligazionari sono stati guidati principalmente dai tassi decrescenti di inflazione e dalle aspettative di inflazione, così come dalle speculazioni sulla politica della BCE. Non ci aspettiamo che le tendenze inflazionistiche si invertano molto presto, per cui crediamo che i rendimenti dai mercati obbligazionari continuino a essere interessanti nel breve termine".
7.MARCO BARDAZZI DALLA STAMPA ALL’ENI COME DIRETTORE COMUNICAZIONE ESTERNA. PALLADINO PASSA ALLA SAIPEM
Grandi novità nella comunicazione del gruppo Eni. Dopo una lunga selezione condotta dai cacciatori di teste della Spencer Stuart, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha scelto come direttore della comunicazione esterna Marco Bardazzi, che assumerà l’incarico il 16 febbraio.
Bardazzi, 47 anni, proviene dalla Stampa, dove era caporedattore centrale e digital editor. Al quotidiano torinese era arrivato nel 2009 dopo una lunga esperienza all’agenzia Ansa, come corrispondente da New York dell’agenzia, dal 2000 al 2009.
All’Eni metterà a frutto questa esperienza internazionale, le conoscenze nel campo dell’energia e della geopolitica maturate durante il soggiorno americano e soprattutto le competenze nel campo digitale, di cui è uno specialista e che svilupperà molto nel nuovo incarico.
Ad affiancare Bardazzi, come capo ufficio stampa dell’Eni arriva Erika Mandraffino, che lascia la Saipem – la società controllata dall’Eni specializzata nelle infrastrutture per il settore petrolifero – dove guidava le relazioni istituzionali e la comunicazione dallo scorso ottobre. Mandraffino era entrata nel gruppo Eni nel 2006 dopo alcuni anni di esperienza in società di consulenza in comunicazione come Brunswick e Barabino. Nel nuovo incarico sarà responsabile delle relazioni con i media e dell’editoria aziendale, tra cui il trimestrale ‘Oil Magazine’.
Lascia infine l’Eni, dove era responsabile relazioni con i media, Camilla Palladino: passa alla Saipem come direttore della comunicazione esterna. Palladino porta nel suo nuovo ruolo una forte competenza nella comunicazione finanziaria. Giornalista, ha iniziato la sua carriera in Inghilterra, a Breakingviews.com, il sito di informazione economico finanziaria di Ugo Dixon, per diventare poi responsabile investor relations e quindi media relations dell’Eni.