ELON MUSK VI FIONDA SULLA LUNA, MA NON TUTTI POSSONO FARE I TURISTI SPAZIALI - OLTRE A 80 MILIONI CASH DOVETE AVERE CUORE SANO, NESSUN DISTURBO ALLA CIRCOLAZIONE E AL SISTEMA RESPIRATORIO, TONO MUSCOLARE MOLTO BUONO. NIENTE NAUSEE, E ZERO CAPSULE AI DENTI: ECCO PERCHÉ…
Giuliano Aluffi per la Repubblica
L' unica certezza è che devono essere ricchi, molto ricchi.
Elon Musk non ha rivelato l' identità dei due turisti spaziali che hanno gia prenotato, con tanto di caparra milionaria, il viaggio con destinazione Luna che la compagnia SpaceX, fondata dal magnate americano di origini sudafricane, ha in programma per il 2018. Il lancio della capsula Dragon 2 avverrà dal pad 39A di Cape Canaveral, lo stesso che ha battezzato le gloriose missioni Apollo della Nasa.
A portarla nello spazio provvederà il megarazzo Falcon Heavy, poi la navicella passerà accanto alla Luna, la supererà proseguendo per inerzia finché, esaurita la spinta iniziale, sarà di nuovo attirata dalla gravità terrestre ed effettuerà un secondo passaggio vicino all' altra faccia lunare prima dell' ammaraggio di rientro. Totale chilometri percorsi: tra 480.000 e 640.000.
Un piccolo passo per l' astronautica, un grande passo per il turismo. Ma, conto in banca a parte, quali caratteristiche deve avere chi aspira a fare un viaggio attorno alla Luna? Il turismo spaziale non è cosa da tutti: ci si muove in un ambiente difficile e pericoloso, che richiede un certo tipo di persone, mette in chiaro Tommaso Ghidini, responsabile della ricerca tecnologica all' Agenzia spaziale europea nella sede di Noordwijk (Olanda) e pilota aeronautico.
Ecco allora l' identikit del viaggiatore celeste.
«Le visite mediche che i turisti spaziali devono superare sono le stesse dei piloti militari, perché ovviamente bisogna azzerare il rischio di inconvenienti. Quindi: cuore sano, nessun disturbo alla circolazione e al sistema respiratorio, tono muscolare molto buono, che è la chiave per sopportare le brusche accelerazioni della partenza e del rientro.
E, naturalmente, nessuna propensione alla nausea o al vomito, caratteristica che viene valutata tramite test con una centrifuga» spiega Ghidini. «E poi una cosa che pochi immaginano perché non è da film di fantascienza: chi vuole viaggiare nello spazio non deve avere capsule ai denti. Perché possono esplodere causando dolori lancinanti e ingestibili».
«Stabilità e self-control sono le due doti più importanti» sottolinea Ghidini. «Nessuna propensione alla claustrofobia: già solo indossare il casco potrebbe dare una sensazione di quel tipo. E poi serve capacità di andare d' accordo con gli altri, visto che i turisti lunari dovranno convivere per una settimana in uno spazio stretto ed essere pronti a soccorrersi l' uno con l' altro in caso di emergenza».
Ai tempi di Neil Armstrong e Buzz Aldrin era diverso. «Allora la Nasa preferiva astronauti dotati di una fiducia granitica nei propri mezzi: chi aveva un ego ipertrofico veniva premiato, perché sembrava offrire più garanzie di successo » ricorda Ghidini.
«Oggi le missioni spaziali sono più collegiali, e in genere durano di più, soprattutto se pensiamo alle future missioni marziane, e quindi ai "titani" si preferisce chi ha molto spirito di squadra. Vale anche per i passeggeri occasionali, sia che debbano rivestire il ruolo che in gergo militare chiamiamo "del sacco di patate", ossia l' ospite del tutto passivo ma che comunque non deve creare problemi agli altri, sia che invece debbano svolgere dei compiti precisi».
«Chi sale a bordo, qualsiasi ruolo abbia, deve avere conoscenze di fisica e di ingegneria aerospaziali utili a risolvere problemi inediti» aggiunge Ghidini. «È presumibile che il periodo di formazione di 6-12 mesi dei turisti di SpaceX preveda lezioni intensive di queste materie, a meno che i turisti non siano già ingegneri o fisici» Elon Musk non ha rivelato il prezzo del "biglietto", ha solo detto solo che ha un costo leggermente superiore a quello per un viaggio sulla Stazione spaziale internazionale.
Che dal 2001 ad oggi è passato da 35 milioni a 90 milioni di euro. Il futuro appare però più a portata di tasca. Ajay Kothari, CEO di Astrox Corporation, vuole abbassare a 500.000 dollari il costo di un viaggio orbitale. Secondo sue stime, quando si pagheranno 5 milioni di dollari a sedile, il mercato mondiale sarà ristretto a un numero di turisti tra 600 e 1500. Se si abbasserà il costo a 1 milione di dollari, il mercato di turisti sarà compreso tra 9.000 e 23.000. Dimezzando il costo a 500.000 dollari, i potenziali viaggiatori possono diventare 225.000.
spacex falcon 9 cape canaveral