equitalia

EQUITALIA SCOMPARE (PER FINTA), MA QUEL CHE RESTA POTRÀ BLOCCARE I CONTI CORRENTI AGLI EVASORI - AFFARI D’ORO PER GLI STROZZINI. IN COMPENSO, IL GOVERNO PROMETTE DI DARE 800 EURO AD OGNI DONNA CHE SI DICHIARA INCINTA

 

Claudio Antonelli per “La Verità”

 

fisco in bancafisco in banca

La legge di Stabilità al momento viaggia nell' etere. Arriverà in Parlamento, ma prima il governo dovrà prendere carta e penna e rispondere a tutti i dubbi sollevati da Bruxelles sulle mancate coperture. Dalla bozza emergono però, in ordine sparso, inquietanti e drastiche inedite misure.

 

Oltre alle clausole di salvaguardia per l' Iva, imbucate per il 2018, e la previsione dell' ennesimo aumento delle accise sulla benzina, la vera novità riguarda le riscossioni da parte del fisco. Dietro l' idea di riformare Equitalia e rottamare le vecchie cartelle esattoriali è spuntata l'«arma finale»: il pignoramento dei conti correnti.

 

SPORTELLO BANCARIOSPORTELLO BANCARIO

A fronte di pendenze legate all' evasione, l' organismo che svolgerà le funzioni del vecchio Ente sarà in grado di bloccare la liquidità della persona che sfugge ai propri doveri tributari.

 

Una legge entrata in vigore nel 2013 consentiva a Equitalia di mettere le ganasce ai veicoli e, in caso di grosse pendenze, anche di «bloccare» le case di proprietà. Successivamente, la riscossione è stata estesa ad altri beni intestati, fino ai crediti di clienti o fornitori. La «passata di spugna» sull' enorme massa di vecchie pendenze aprirà le porte a un intervento mirato, con lo scopo di generare più gettito. Quasi un' attività da cecchino. Infatti, se l' idea di pignorare i conti correnti appare legittima, la realtà quotidiana ci suggerisce alcune osservazioni destinate a tradursi in dubbi veri e propri.

 

SPORTELLO BANCARIOSPORTELLO BANCARIO

I grossi evasori di solito non hanno conti correnti intestati. I piccoli evasori sì. A finire penalizzati, quindi saranno prima di tutto quei disgraziati che si sono trovati a non pagare le imposte per stato di necessità. Ma togliere loro l' ultimo ossigeno, cioè la disponibilità di un po' di soldi, potrebbe innescare un circolo vizioso. Non dimentichiamo che il 2014 e il 2015 sono stati gli anni neri dei suicidi: ma forse questo è un punto di vista poco burocratico, di difficile comprensione a chi si occupa solo di norme e leggi.

 

D' altro canto, la scelta di poter pignorare i conti ci sembra una mossa molto più di facciata che di sostanza: gli obiettivi sbandierati dal governo sulla lotta all' evasione fiscale, di fronte alla realtà dei numeri e dei fatti si sono sciolti al sole. Basti pensare alle soglie di non punibilità penale per i reati di evasione fiscale, innalzate del triplo: si è passati da 50 a 150.000 euro; o al caos dell' Agenzia delle Entrate, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che nel marzo 2015 ha annullato, perché illegittimi, gli avanzamenti di carriera di 800 dirigenti, infine al tentati vo di condonare i soldi in nero tenuti sotto il materasso o nelle cassette di sicurezza.

 

evasori fiscoevasori fisco

Non è altro che una sanatoria, percepita come l' ennesima. Anche se ogni qual volta il governo lancia uno scudo fiscale (il discorso vale anche per tutti i governi precedenti) si mette in moto il meccanismo di propaganda per diffondere il messaggio: italiani, adeguatevi, pagate le multe perché è l' ultima occasione. Ma gli italiani sanno che basta aspettare un paio di anni per tentare la nuova lotteria. Così, i condoni portano sempre meno gettito.

 

donne incinte la bellezza del pancione 8donne incinte la bellezza del pancione 8

La prima voluntary disclosure ha fruttato solo 3,6 miliardi. Se la seconda non dovesse portare all' Erario almeno 1,6 miliardi, il ministero dell' Economia ha già messo bianco su nero che le accise su benzina, diesel, alcol e tabacchi verranno aumentate il 10 settembre 2017. «L' obiettivo», come si legge nella bozza di Bilancio, «è incassare almeno il 50% della differenza tra gli 1,6 miliardi previsti e l' introito effettivo».

 

A fronte dei punti di domanda e dei buchi di bilancio, la bozza, a oggi in vigore, conferma una lunga serie di bonus e di incentivi una tantum. A partire dal primo gennaio 2017 sarà riconosciuto un bonus di 800 euro in un' unica soluzione su domanda della futura mamma, nel momento in cui sarà al settimo mese di gravidanza.

 

donne incinte la bellezza del pancione 4donne incinte la bellezza del pancione 4

Mille euro all' anno sono previsti per pagare le rette di asili nido pubblici e privati per i nati dal primo gennaio 2016. Ed è spuntata, infine, una nuova forma di incentivi al lavoro. Le future assunzioni stabili, anche in apprendistato «effettuate entro il 31 dicembre 2018 di studenti che abbiamo svolto attività di alternanza scuola lavoro potranno godere di esonero contributivo per un massimo di 36 mesi», così recita il relativo articolo.

 

Non è altro che il tentativo di spostare più in là gli effetti degli incentivi che nel 2015 hanno drogato il mercato delle assunzioni, per poi rivelarsi nel 2016 un boomerang sulla produttività. Insomma, tante mance e tanto deficit. Vedremo quando bisognerà fare i conti con l' Europa e gli accordi sottoscritti anche dal nostro Paese. Ma forse avverrà dopo il referendum.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….