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LA CORSA È GIÀ FINITA? FERRARI CROLLA IN BORSA A NEW YORK (-8,7%, 49,60$), AL DI SOTTO DEL PREZZO DELLA QUOTAZIONE (52$) - ANCHE IL PRIMO GIORNO DI POSTE IN BORSA NON ECCITA GLI INVESTITORI (-0,7%)
1. WALL STREET: -7,45% FERRARI, SCIVOLA SOTTO PREZZO IPO A 50,94 DOLLARI
MARCHIONNE ED ELKANN ALLA QUOTAZIONE FERRARI
Radiocor - Per il momento si e' fermata la corsa della Ferrari a Wall Street, iniziata mercoledi' scorso in occasione dello sbarco al Nyse. Il titolo del Cavallino rampante in questo momento cede il 7,45% a 50,94 dollari (-0,3% il Dow Jones) portandosi sotto il prezzo di collocamento pari a 52 dollari. Le azioni del gruppo di Maranello avevano incominciato gli scambi il 21 ottobre scorso con il turbo segnando in apertura un +15% a 60 dollari. La prima settimana, seppur corta sulla Borsa americana, era finita in aumento dell'8,4% circa.
2. POSTE: ESORDIO SENZA IL BOTTO (-0,74%),SCAMBIATO 8% CAPITALE
(ANSA) - Debutto senza il botto per Poste Italiane a Piazza Affari. Chi ha partecipato all'Ipo per aggiudicarsi le azioni a un prezzo di 6,75 euro puntando su un rapido apprezzamento è rimasto deluso. Dopo aver toccato un massimo in avvio di seduta a 6,95 euro il titolo si è allineato al valore fissato nel collocamento (a metà della forchetta di prezzo iniziale) e ha concluso a 6,7 euro (-0,74%). E' stato invece boom di scambi col passaggio di mano sul mercato di più dell'8% del capitale.
''E' mancato l'apporto della componente speculativa e molti investitori potrebbero aver deciso di liberarsi anzitempo del titolo. Da qui la ripida inversione di tendenza accusata nei minuti successivi al suono della campanella a Palazzo Mezzanotte'', commenta Vincenzo Longo, analista di Ig. ''Non possiamo escludere - aggiunge - che qualche investitore abbia guardato con scetticismo l'evoluzione del business di lungo periodo e abbia preferito rimanerne fuori''.
Nelle sale operative si rileva d'altro canto che la corazzata Poste Italiane non è la Ferrari e che quello approdato oggi in Borsa è più un titolo da cassettisti. Il consiglio è di aver pazienza e, al di là delle oscillazioni sul listino, di guardare ai dividendi (è previsto che la quota di utile distribuito ai soci non sarà inferiore all'80% negli esercizi 2015 e 2016) e al premio fedeltà (1 azione ogni 20 azioni possedute per chi le conserva almeno un anno).