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LA FLOTTA DI SILVIO VOLA IN ROSSO. SEPPURE DIMEZZATI, GLI AEREI DEL BISCIONE REGISTRANO PERDITE PER 5,5 MILIONI – LA COMPAGNIA PUNTA, CON GAVIO, AD UN NUOVO MEZZO PER IL “LUNGO RAGGIO” – IL CAV TORNA AL MATTONE E PUNTA SU “MILANO 4” CON IL FRATELLO PAOLO

 

1 - BERLUSCONI VOLA SEMPRE IN ROSSO.

 

Andrea Giacobino per https://andreagiacobino.com

 

aerei berlusconiaerei berlusconi

Continua a volare in rosso la flotta aerea di Silvio Berlusconi che si disfa di un jet ma sta per comprarne uno con un acconto da quasi 30 milioni di dollari. La notizia è contenuta nel bilancio 2016 di Alba Servizi Aerotrasporti controllata da Fininvest che raggruppa il parco aeromobili dell’ex premier, chiuso con l’ennesima perdita pari a 5,5 milioni di euro ripianata con versamenti in conto capitale, dopo il passivo di 10,8 milioni del precedente esercizio.

 

aerei berlusconi1aerei berlusconi1

A fine 2016 gli aerei di proprietà erano tre: un Gulfstream 450 comprato nel 2015 in partecipazione con la famiglia Gavio e costato 26,3 milioni, un Hawker 4000 rilevato sempre assieme alla famiglia alessandrina e costato 14,2 milioni (oggetto lo scorso anno di una rinegoziazione del contratto) e un Hawker 750 costato 10,1 milioni.

 

Nel 2016 è stato venduto l’Hawker 800 XP così come sono stati ceduti due posti auto presso il parcheggio del Centro Direzionale di Milano Due, con plusvalenze complessive per oltre mezzo milione.

 

aerei berlusconi02 elicottero Aw139aerei berlusconi02 elicottero Aw139

La relazione sulla gestione firmata dall’amministratore delegato Augusto Barbieri spiega che “la società è in procinto di potenziare la propria flotta mediante la sostituzione di un aeromobile con un nuovo veicolo long range”, per il quale è previsto un acconto di 29,5 milioni di dollari, finanziato al 67% da un soggetto associato (presumibilmente ancora i Gavio) e per il restante 33% attraverso indebitamento oneroso assicurato da Fininvest, che già vanta crediti per circa 15 milioni.

 

I servizi di trasporto aereo hanno registrato anno su anno una diminuzione del valore da 12,1 milioni a 11,8, anche se le ore volate sono aumentate da 1.656 a 1.744, di cui solo 338 afferenti a società del gruppo Fininvest, essendo cresciuta invece la componente di imprese clienti terze, che rappresentano ormai il 65% delle ore vendute e il 75% di ricavi.

 

2 - BERLUSCONI 200 MLN PER MILANO 4

 

Andrea Montanari per “Milano Finanza”

 

Sorgerà una Milano 4 nell’arco di un decennio? Non è detto che il brand del progetto sia quello, ma chi lo vuole realizzare ha già alle spalle sia Milano 2 sia Milano 3. E quest’ultimo insediamento urbano sorgerà nello stesso comune, Basiglio, dell’ultima grande company town realizzata negli anni Settanta da Silvio Berlusconi.

 

Paolo e Silvio BerlusconiPaolo e Silvio Berlusconi

Tutto ruota attorno alla Immobiliare Leonardo controllata al 52% dalla holding Pbf di Paolo Berlusconi, fratello minore dell’ex Cav, e dalla finanziaria di via Paleocapa (48%) che ha messo sul piatto 14,5 milioni per rilevare la partecipazione nella società di sviluppo che dal 2008 attende il via libera al progetto che fa perno su un’area complessiva di proprietà di 300 mila metri cubi.

 

Adesso, dopo una lunga attesa, l’iter burocratico pare essersi sbloccato definitivamente, visto che come si legge nel bilancio di Fininvest Gestione Servizi, la subholding che amministra il patrimonio real estate (82 milioni) della cassaforte berlusconiana, «l’edificabilità dell’area della partecipata è stata definitivamente sancita dalla stipula dell’approvazione del piano attuativo e della relativa convenzione con l’autorità locale». Passaggi formali che comportando impegni «sia di ordine tecnico-costruttivo sia di ordine finanziario».

milano 2milano 2

 

Il programma di sviluppo prevede, infatti, la realizzazione di abitazioni, in un arco temporale di dieci anni, su una superficie totale di 75 mila metri quadrati, ossia come 10 campi da calcio e come la superficie dello stabilimento nel quale Apple proverà a realizzare, dalle parti di San Francisco la sua auto del futuro, la iCar. L’investimento totale è rilevante: oltre 200 milioni. A dimostrazione che il mattone è tornato uno dei settori d’interesse dei fratelli Berlusconi, in particolare Silvio, che proprio da lì sono partiti, con la EdilNord.

 

E per avviare definitivamente la progettualità del cantiere gli azionisti di Immobiliare Leonardo di recente hanno versato 2,5 milioni e dato garanzie per 14: disponibilità che sono servite per il pagamento dei primi oneri di urbanizzazione, «in attesa della puntuale definizione del business plan dell’iniziativa, sulla base del quale potranno essere concordate con i soci scelte strategiche inerenti l’ambizioso progetto», viene specificato ancora nella relazione di bilancio di Fininvest Gestione Servizi.

 

Milano 3Milano 3

Un piano che di fatto, una volta portato a termine, porterà a una rilevante crescita della popolazione residente di Basiglio (oggi conta 8mila abitanti, 7mila dei quali proprio a Milano 3). Ma se al momento Paolo e Silvio Berlusconi paiono i reali promotori del progetto, è ipotizzabile che in futuro Fininvest (che ha appena definito la cessione del Milan e attende sviluppi delle vicende Premium e Banca Mediolanum ) non si impegni così tanto, soprattutto in termini finanziari, nel business del mattone.

 

Quindi, anche se ora la direttrice è un’altra, tra qualche anno la holding presieduta da Marina Berlusconi e controllata dal leader di Forza Italia uscirà di scena, cercando un compratore, un player industriale per la sua quota di minoranza. Fininvest Gestione Servizi ha chiuso il bilancio 2016 con una perdita di 5,89 milioni, in leggero miglioramento rispetto al rosso del 2015, 6,21 milioni. A incidere sulla gestione della società guidata dall’ad Renato Corrada (il nuovo presidente è Adriano Galliani) è soprattutto lo scorso utilizzo, e quindi la relativa valorizzazione, di Villa Gernetto, nel comune di Lesmo, iscritta a bilancio a un valore netto totale di 42 milioni.

villa gernettovilla gernetto

 

L’immobile di pregio, che l’ex Cav non vuole (ancora) vendere costa parecchio in termini di manutenzione. Nell’attesa di capire il futuro di Villa Gernetto (diventerà la base operativo del nascituro Partito animalista sponsorizzato da Michela Vittoria Brambilla e sostenuto da Berlusconi?), in via Paleocapa si prova a fare pulizia nel portafoglio immobiliare: da oltre un anno è in vendita il multisala Odeon (valore del fabbricato 12,9 milioni), nel centro di Milano, che farebbe gola a Generali , Coima , Prelios , Fortress, Starwood e Kryalos, mentre da pochi mesi è sul mercato anche il cinema Embassy di Roma (valore di 575 mila euro), chiuso da tempo.

 

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