GEDI SEGUE LA STELLANTIS COMETA – “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” CAMBIANO LINEA SUL GOVERNO MELONI: ORA CHE TAVARES SI È DIMESSO, I QUOTIDIANI DI JOHN ELKANN PARLANO DEL “NUOVO CORSO” NEI RAPPORTI CON L’ESECUTIVO - “IL FATTO”: “IL 17 DICEMBRE, AL TAVOLO CONVOCATO AL MINISTERO ANCHE I SINDACATI POTRANNO APPREZZARE ‘LA SVOLTA’ DEL NUOVO ‘PIANO ITALIA’. CHE AVRÀ MIGLIOR FORTUNA DEL FAMOSO ‘FABBRICA ITALIA’ DI MARCHIONNE, IMMAGINIAMO NOI. COSA POTRÀ ANDARE STORTO?”
Estratto dal “Fatto quotidiano”
La situazione è ancora in divenire, ma i giornali di casa Agnelli hanno già intravisto la “svolta”: l’appeasement tra Stellantis e il governo pare già realtà. Tutto è perdonato da quando quel puzzone di Carlos Tavares se ne è andato. Per questo i quotidiani Gedi – di proprietà della Exor, la holding di famiglia – trovano ovunque “segnali del nuovo corso”.
Uno, ricordava ieri Repubblica è il passaggio “dalle intenzioni ai fatti. Ai soldi, come quelli che il governo potrebbe destinare alle filiere della componentistica con un emendamento alla manovra”. La decisione, ricorda La Stampa, guarda caso “segue di pochi giorni le dimissioni improvvise di Tavares...”.
adolfo urso giorgia meloni question time alla camera
Insomma, in un paio di giorni il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, avrebbe stravolto i piani e deciso di rimpinguare i fondi all’automotive dopo aver appreso che non sarà più il puzzone a beneficiarne.
Forse […] si tratta di una mossa quasi obbligata visto praticamente azzerato il fondo istituito ai tempi di Draghi, sottraendogli quasi 5 miliardi in un momento in cui il settore è in ginocchio e si rischia un’ondata di esuberi. Sul piatto sono rimasti solo 200 milioni il prossimo anno, ma l’idea è di attingere anche a fondi Ue per arrivare ai soliti 750 milioni, ma non per gli ecoincentivi, come peraltro Urso aveva già detto.
Poco importa, da giorni è un fiorire di “fase nuova di dialogo”, ovviamente “più disteso e costruttivo rispetto al passato” […]. A […] cosa serve tutto questo dialogo? “A chiudere in modo positivo con un ‘Piano Italia’ in grado di riaffermare la centralità del nostro Paese nei progetti di di Stellantis”.
Insomma, il 17 dicembre, al tavolo convocato al ministero (il 12 dicembre ci sarà l’incontro con le sigle dei metalmeccanici) anche i sindacati potranno apprezzare “la svolta” di Elkann e del suo nuovo Piano Italia. Che sarà senz’altro più concreto e avrà miglior fortuna del famoso “Fabbrica Italia” di Sergio Marchionne, immaginiamo noi. Cosa potrà andare storto?
I TITOLI DI REPUBBLICA E DELLA STAMPA SULLA SVOLTA DEL GOVERNO colloquio tra john elkann e sam altman all italian tech week di gedi 2MELONI URSO